𝐔𝐧𝐨 𝐬𝐯𝐞𝐧𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐛𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞, 𝐢𝐧 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚, 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚𝐧𝐨, 𝟓𝟏 𝐚𝐧𝐧𝐢. 𝐒𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐝𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐥𝐨𝐦𝐞𝐭𝐫𝐢 – 𝐝𝐚 𝐂𝐮𝐩𝐫𝐚𝐦𝐚𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐚 𝐆𝐫𝐨𝐭𝐭𝐚𝐦𝐦𝐚𝐫𝐞 – 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐚𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐚𝐧𝐭𝐨, 𝐮𝐧’𝐨𝐫𝐚 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐚𝐦𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢𝐠𝐢𝐚𝐧𝐨, 𝐒𝐞𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐌𝐚𝐳𝐳𝐚𝐠𝐮𝐟𝐨, 𝟔𝟏 𝐚𝐧𝐧𝐢, 𝐝𝐢 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞𝐩𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨𝐧𝐞, 𝐯𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐭𝐚𝐦𝐩𝐨𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐮𝐧 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐨 𝐩𝐞𝐬𝐚𝐧𝐭𝐞
Un malore alla guida; forse anche un possibile svenimento. Una perdita improvvisa dei sensi potrebbe aver innescato il frontale e il conseguente mercoledì nero sulla A/14, in territorio di Grottammare, costato la vita a due camionisti, vittime in due diversi incidenti stradali, verificatisi a cinque chilometri l’uno dall’altro, sulla corsia nord.
E dire che Marco CASSANO, 51 anni, originario di Sassari ma residente a Castelfidardo da tempo, era riuscito ad uscire dalla cabina con le proprie gambe, lanciare l’allarme e restare apparentemente lucido in attesa dei soccorsi.
Poco prima, sulla corsia nord ridotta a doppio senso di marcia a causa degli interminabili lavori che caratterizzano da sempre il tratto autostradale sud delle Marche, l’uomo aveva accusato un mancamento causando, con la perdita del controllo del mezzo, un frontale con un altro camion in arrivo sulla corsia opposta.
Un impatto che per quanto diretto tra i due pesanti mezzi (l’altro condotto da un 27enne rimasto senza conseguenze) sembrava non aver causato postumi rilevanti neanche per il fidardense; al punto che lo stesso CASSANO, a caldo, pur lamentando dolori al basso ventre in conseguenza dell’impatto, non immaginava di aver riportato conseguenze tipiche e purtroppo gravi, da schiacciamento all’addome.
Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto del Tronto, purtroppo per l’uomo (sposato da 21 anni con Claudia TANGIANU, concittadina sarda che gli ha dato due figli) l’immediata Tac eseguita ha evidenziato il perché di quei dolori, causati dallo schiacciamento del pancreas.
Affidato ad un’equipe chirurgica per un intervento d’urgenza, la sorte del padroncino fidardense (di rientro a Castelfidardo con un carico di mobili) si è purtroppo dimostrata segnata per il rapido aggravarsi del quadro clinico conseguente all’impatto.
A danni importanti si è man mano aggiunta una situazione andata sempre più aggravandosi fino a devastare le funzioni vitali dell’uomo, deceduto nella notte nonostante il prodigarsi dei medici in camera operatoria.
Nel frattempo, sull’autostrada, il frontale in galleria, avvenuto attorno alle 14, aveva comportato il tilt completo dell’A/14, interrotta in entrambi i sensi di marcia e con code chilometriche, sia a nord che a sud. Misurate attorno ai 6 chilometri.
Con l’autostrada chiusa al traffico e le auto e i camion in fila da circa un paio di ore, si è così materializzato, nello stesso tratto nord, un altro mortale; un altro incidente tra camionisti.
Stavolta non un frontale come per CASSANO ma comunque un micidiale tamponamento tra mezzi pesanti, con il primo a procedere lentamente, in coda per lo schianto precedente e l’altro autista a non accorgersi in tempo fermo dell’ostacolo davanti.
Altro schianto inevitabile, stavolta all’interno della galleria “Montesecco”, circa cinque chilometri più a sud, sempre in territorio di Grottammare e ancora lungo il senso di marcia nord.
Identico anche il bilancio, con il camionista tamponato uscito illeso dalla vicenda e il povero autista distratto a pagare con la vita il terribile impatto. A morire sul colpo, con danni significativi anche alla cabina di guida, un altro camionista marchigiano, Sergio MAZZAGUFO, 61 anni, di Monteprandone.
Il cadavere dell’ascolano, a differenza di CASSANO, è stato posto sotto sequestro dalla competente Procura di Fermo, allo scopo di verificare possibili concause alla base dello schianto.
La regolarità autostradale è invece stata ripristinata, a fatica, solo quattro ore dopo, dopo le 18.30, con la solita Statale Adriatica intasata, per l’intero pomeriggio, da nord a sud e viceversa, da Porto San Giorgio ad Alba Adriatica.