𝐀𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐚𝐥 𝐛𝐮𝐧𝐤𝐞𝐫, 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐩𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐯𝐢𝐬𝐬𝐮𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐢𝐧𝐪𝐮𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐠𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐥𝐬𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐫𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨. 𝐒𝐢𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐥𝐢𝐳𝐢𝐚
Ancora poche ore e la resa dei conti tra il “traditore” Sandro ANTONELLI e il grosso delle liste Civiche, fedeli all’inventore Dino LATINI, passerà dalla cronaca politica (con tinte di nera) alla storia, con la s minuscola, di queste elezioni 2024 dimenticate.
Alle 21, come ogni lunedì, lo sfidante di Campocavallo sarà chiamato a spiegare molte cose e a spiegarle molto bene.
A cominciare sarà bene per tutti fare chiarezza, se non pulizia, sugli accordi pre primarie intervenuti con Carlo CICCIOLI, direttamente o per interposti personaggi, finalizzati a destabilizzare una vittoria già scritta a favore di Monica BORDONI, non a caso erede politica designata di Dino LATINI.
Il fatto che, a poche ore dalla resa dei conti, più e più e più personaggi, piccoli, piccolissimi e/o grossi di Fratelli di Italia, targata Osimo, abbiano in quel di Senigallia sentito l’esigenza di evidenziare l’inganno perpetrato ai possibili alleati, come una pagina di alta strategia… la dice lunga sia sulla caratura degli iscritti alla Fiamma e sia, purtroppo, sulla necessità di scendere a compromessi – nel ristretto clan Antonelliano formatosi nell’ultimo anno, pur di assicurarsi la candidatura a leader.
L’auspicio è che stasera ANTONELLI possa essere almeno in grado di dimostrare la propria innocenza dalla macchinazione Ciccioliana e di risultare credibile alla voce di esclusivo “utilizzatore finale” dell’avvenuto sabotaggio della volontà popolare.
Ma le sole parole, pur convincenti, rischiano di non bastare.
ANTONELLI, esaurito il primo capo di imputazione, dovrà continuare a spiegare. E spiegare a ragione.
In primis dovrà raccontare ai suoi come mai, nonostante il mandato a candidarsi a Sindaco del solo movimento civico, sortito dalle primarie truccate del 2 aprile, ANTONELLI abbia fallito clamorosamente in almeno due circostanze:
- domenica mattina scorsa, nella riunione ristretta tra lo stesso ANTONELLI, LATINI, SIMONCINI, BORDONI e GIACCHETTI, come mai alla richiesta del fondatore di considerarlo o meno allineato e coperto alle liste civiche (in caso di convergenza del Centro-Destra sul nome del Presidente dell’Assemblea regionale) ANTONELLI abbia abbassato il capo senza rispondere;
- da chi abbia ricevuto mandato, giovedì scorso, per contattare non tanto il Centro-Destra ma esclusivamente Fratelli di Italia e il solito CICCIOLI.
Detto che poi, CICCIOLI, per salvare la faccia e l’unità politica, ha intuito di dover portare con se almeno il coordinatore provinciale TOMBOLINI e comunale SANTONI di Forza Italia, resta il fatto che sia la Lega che soprattutto l’Udc sarebbero rimaste fuori dall’appuntamento di coalizione.
Forse ANTONELLI e CICCIOLI temevano che l’Udc, attraverso il convocato in extremis NICCOLETTI, potesse obiettare che i desiderata della compagine politica regionale preferivano e preferiscano di gran lunga, nonostante CICCIOLI, un proprio esponente (nonché capo anche dei Civici in città) ad un semplice surrogato?
A tutti questi interrogativi stasera ANTONELLI dovrà provare a fornire il proprio punto di vista, sperando per tutti possa essere grandemente convincente.
In maniera diversa il solo volare degli stracci – ad appena 93 giorni dalla chiusura per legge dei giochi, ovvero del termine ultimo per ufficializzare i candidati in campo – non dovrebbe poter bastare.
Almeno in un luogo, ancorchè politico, abitato da menti pensanti normali e da persone mosse con un onore e una dignità, anche personale, da difendere.