𝐒𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐥’𝐢𝐧𝐯𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐭𝐫𝐮𝐩𝐩𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐞𝐥𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐌𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐢 (𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐁𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨𝐧𝐢) 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐪𝐮𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐯𝐨𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐭𝐢𝐞𝐩𝐢𝐝𝐢 𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐢𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐏𝐢𝐫𝐚𝐧𝐢. 𝐎𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐬𝐬𝐚: 𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐝 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐥𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐭𝐫𝐚 “𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐚 𝐏𝐮𝐠𝐧𝐚𝐥𝐨𝐧𝐢” 𝐞 𝐒𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐚 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐁𝐨𝐥𝐝𝐫𝐢𝐧𝐢. 𝐋𝐞𝐠𝐚 𝐞 𝐅𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐥𝐚𝐮𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐂𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐫𝐨𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢. 𝐀𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐢𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨-𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚
Sostengono sulla carta ANTONELLI ma in cuor loro tifano GLORIO! Misteri della politica.
Per Alberto ALESSANDRINI PASSARINI ecc non è esattamente una novità. Sono esattamente cinque anni che al primo turno il “Conte duca” si presenta mettendoci la faccia (2019) o sostiene un candidato ostile alle Liste civiche (2024), per poi mutar pelle al ballottaggio votando PUGNALONI 2019 e GLORIO 2024.
Per Giorgio BRANDONI, invece, 41 anni, Consigliere comunale di maggioranza in forza ai Popolari uniti per Osimo, nonché verosimilmente impiegato Astea, si tratta della prima volta; di una news entry nel club, ormai discretamente affollato, di quanti si professano agli osimani in un modo (di Centro-Destra), salvo comportarsi, all’atto pratico, nel suo esatto contrario.
Un doveroso passo indietro per capirci qualcosa. Salvo contro sorprese non attese, BRANDONI alla chiusura delle liste è segnalato in forza alla neo lista di Giancarlo MENGONI. Appena 1.05 la quota pagata dagli allibratori affinchè l’evento annunciato si verifichi. In pratica puntando 100 euro su BRANDONI in corsa per portare voti ad ANTONELLI se ne incasserebbero appena 105!
Troppo poco anche per un rischio minimo. Ciò che gli allibratori non quotano ancora però è cosa farà BRANDONI del suo consenso una volta escluso dal ballottaggio del 23 giugno.
Andare a votare diligentemente per Francesco PIRANI (come ogni candidato di Centro-Destra dovrebbe fare, senza indugio, non foss’altro per potersi radersi la barba e guardarsi allo specchio ogni mattina) o andarsene tranquillamente al mare, tradendo il mandato appena ricevuto?
Pare, ma l’avverbio è di pura cautela, che dietro l’operazione ci sia la lunga mano di un Simone PUGNALONI forte di sondaggio e certo di accedere al ballottaggio; talmente sicuro del risultato da potersi persino permettere la pericolosa stravaganza di scegliersi l’avversario da ribattere il 23 giugno tra ANTONELLI e PIRANI!
Secondo il pensiero Pugnaloniano è noto come PIRANI possa costituire, nella sua imprevedibilità, l’unico interrogativo non quantificabile ad un risultato altrimenti già segnato nel secondo turno; con la Boldriniana Michela PUGNALONI a primeggiare a mani basse grazie alla inevitabile spaccatura dell’elettorato filo governativo in Regione, in Italia e in Europa
Una sicurezza, quella di primeggiare in ogni caso, che PUGNALONI rischiando il giusto e giocando d’astuzia, si è già assicurato con l’operazione BRANDONI, in prestito secco ad ANTONELLI ma senza diritto di riscatto. Un novello cavallo di Troia fatto persona, grazie alla disponibilità del sempre fedele Giancarlo MENGONI e reso possibile attraverso la lista di appoggio regalata dal Sindaco all’ingegnere meccanico di Campocavallo!
Semplice l’obiettivo perseguito: caro ANTONELLI, io ti regalo una bella lista di Centro e alcuni candidati di valore (vedi BRANDONI e altri)… tu vedi bene di arrivare al ballottaggio e di lasciarmi fuori dai giochi PIRANI. Poi al ballottaggio è chiaro che mi riprendo i miei uomini e i miei voti. Ci stai? E vinca il migliore, cioè io.
Tutto sommato abbastanza triste e squallido ma si sa… in guerra, in amore e in politica tutto è lecito. Tutto è talmente lecito che per i più dubbiosi possiamo fornire anche la controprova matematica di quanto bolle in pentola.
Abbiamo detto del ruolo mini dirigenziale del candidato Antonelliano in Astea. Bene, ciò detto, invitiamo gli eternamente scettici a verificare la composizione delle molte liste, la settimana prossima, in appoggio a PIRANI. Salterà immediatamente agli occhi l’assenza di qualsiasi lavoratore o dirigente di Astea e delle numerose società partecipate. Pare infatti che all’invito a candidarsi in appoggio a PIRANI… tutti, ripetiamo tutti, abbiano fatto presente di tenere famiglia e di non potersi esporre, di avere debiti di riconoscenza e di voler stare lontani dalla politica non allineata all’Amministrazione uscente ma perfettamente dominante. Per quanto tempo? Fino alla quinta generazione! E nello spazio? Fino ad una parentela di almeno quarto grado!
Da qui l’unicum della candidatura volpina del Pugnaloniano doc, premiato Astea Giorgio BRANDONI (in quota MENGONI-ANTONELLI) con voto di ballottaggio però già prenotato a Sinistra-Sinistra!
Stesso ruolo in commedia recitato dal solito ALESSANDRINI, seppur stavolta ampiamente recidivo e non più in grado di fare notizia attraverso lo scandalo.
Il Consigliere comunale forzista ALESSANDRINI, tra i promotori del dissenso ad un Centro-Destra unitario per dirazzare verso l’opzione ANTONELLI, non perde davvero occasione per spiegare e motivare le decisioni del proprio mini elettorato.
Ultima occasione in ordine di tempo una cena del Rotary in cui ALESSANDRINI ha dato sfoggio di grande politologo, capace di interpretare i sommovimenti dei cittadini da una scelta di campo all’altra.
In questa ottica l’intera conviviale, pur elaborata e ricca di piatti gourmet, non è risultata sufficiente per spiegare, ai poveri astanti (costretti dalla sorte allo stesso tavolo di ALESSANDRINI) le ragioni della storica scissione di un ANTONELLI, figura di secondissimo piano, dalla casa madre Latiniana.
Secondo l’ALESSANDRINI-pensiero, infatti, la sopportazione di ANTONELLI all’interno della casa comune aveva da tempo superato ogni limite di guardia, tanto che le primarie, per quanto truccate, giungevano alla perfezione per motivare la fuga verso la libertà politica.
Libertà ed autonomia che ALESSANDRINI ha riconosciuto ad ANTONELLI nonostante la propria presenza leghista, quella del coordinatore TOMBOLINI per Forza Italia, quella di Achille GINNETTI con le sue Liste civiche di Centro-Sinistra e nonostante l’invenzione Pugnaloniana sopra ricordata di spedire a gratis il Cavallo di Troia MENGONI a sostegno di tutto.
“In pratica – ha ripetuto ALESSANDRINI fino a giungere a noia – Francesco PIRANI è una pedina di Dino LATINI come Michela GLORIO lo è alla pari di Simone PUGNALONI. Tra i soliti LATINI e PUGNALONI il volto “nuovo”, con appena 12 anni da Assessore, è quello di Sandro ANTONELLI!
Al ballottaggio? Non c’è dubbio – ha tranciato il discorso il Duca Conte con sicurezza disarmante – andranno GLORIO e ANTONELLI. Perchè ANTONELLI? Troppo disordine, improvvisazione, mancanza di impatto nella cerchia di PIRANI per bucare il consenso degli Osimani”.
Fin qui il pensiero di candidati, vecchi e nuovi, vogliosi di interpretare e rappresentare il nuovo Centro-Destra. Cosa ne penseranno i cittadini, quelli veri?