𝐈𝐧 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧𝐚 𝐝𝐢𝐞𝐜𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢, 𝐫𝐢𝐯𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐨𝐬𝐢𝐦𝐚𝐧𝐨, 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞. 𝐋𝐚 𝐦𝐨𝐬𝐬𝐚, 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐩𝐨𝐭𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚, 𝐩𝐚𝐫𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐦𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐱 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐠𝐥𝐨𝐛𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐮𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐱 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐞̀ 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞
Dino LATINI candidato per la sesta volta a Sindaco! Due vittorie (1999 e 2004), due amarissime sconfitte (2014 e 2019) e un largo pareggio (1995): situazione di perfetta parità, spalmata lungo quasi un trentennio di convulsa vita politica osimana, che l’appuntamento del 26 maggio potrebbe, una volta per tutte, sparigliare in via definitiva. Nel bene o nel male.
Dopo il clamoroso addio all’esperienza con le Liste civiche, giusto un paio di settimane fa, un’altra news spazza il campo latiniano, sempre gravido di ghiotte opportunità politiche e quindi giornalistiche.
Diversamente dalla news dello storico abbandono con la propria creatura politica, stavolta non si registrano dichiarazioni, prese di posizione e men che meno comunicati ufficiali. Non di meno la notizia nell’aria – la candidatura in solitario del Presidente del Consiglio regionale – gode di ampio credito, tanto da costituire, in un pò tutti i partiti, dominio riservato di commenti e indiscrezioni.
Dino LATINI, dunque, parrebbe davvero sul punto di riproporsi agli osimani come candidato a Primo cittadino; l’idea, ritenuta impossibile fino a poche settimane fa, invece è accreditata dai più stretti collaboratori come “sogno segreto” di LATINI che, a 63 anni, tanti ne conterà il prossimo anno, conta di chiudere in bellezza, col prossimo decennio, una carriera politica e amministrativa giù oggi invidiata e invidiabile.
Tre o quattro le considerazioni, in mancanze di parole dirette dell’interessato, che lascerebbero intendere i cronisti di trovarsi sulla buona pista.
- Il mandato in Regione di Presidente del Consiglio è in odor di scadenza (settembre 2025) e a prima vista, nonostante il buon lavoro svolto, appare di non facile riconferma con i soli voti Udc;
- Le elezioni del 26 maggio 2024 saranno ricordate nella storia del continente Europeo (si voterà lo stesso giorno per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo) come l’anno della grande svolta a Destra (presumibilmente grazie ad Italia, Francia, Spagna e Paesi dell’Est) e quindi come l’occasione per un facile quanto clamoroso “cappotto” elettorale;
- La parte avversa, causa legge elettorale, non potrà schierare ai blocchi partenza il Sindaco uscente Simone PUGNALONI, unico capace di battere Latini in cabina elettorale, sia pur per una somma di circostanze non ripetibili;
- Il fresco addio alle liste civiche e a Sandro ANTONELLI sembra fatto apposta per solleticare in LATINI quel desiderio di umana rivincita e di dimostrazione pratica su chi, tra i due, è veramente più forte;
- vincere aiuta a vincere. E chissà cosa potrebbe accadere ad Ancona nel ’25… una volta sbaragliata la concorrenza nel ’24.
Ci fermiamo qui risultando una sola, delle considerazioni esposte, sufficiente a motivare il sesto bis per la poltrona comunale.
Ciò che non sappiamo ancora è la reazione del Centro-Destra regionale e anconetano (lesto ad investire ANTONELLI a candidato ideale, non appena vinte le primarie di aprile) ad una notizia del genere; è possibile che LATINI, forte dei buoni rapporti interpersonali intessuti con tutti i partiti e i rappresentanti regionali della maggioranza di Governo, abbia già avvisato il resto della compagnia della imprevedibile novità di candidarsi
Ma potrebbe benissimo essere che LATINI, da consumato stratega, abbia preferito che ad Ancona sappiano dai giornali attraverso indiscrezioni, piccole news e rilanci di notizie.
L’unica cosa che a oggi pare chiara, 300 giorni esatti all’alba del 26 maggio 2024, è la volontà di LATINI a tornare a correre per la propria città, in solitario, contro pochi ma sostenuto da molti.