𝑬’ 𝒊𝒏 𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐, 𝒅𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒐𝒍𝒊𝒕𝒊𝒄𝒂, 𝒊𝒍 𝒓𝒂𝒔𝒕𝒓𝒆𝒍𝒍𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒐𝒔𝒊𝒎𝒂𝒏𝒊 𝒄𝒐𝒏 𝒈𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒑𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒗𝒆 𝒅𝒂 𝒂𝒑𝒑𝒓𝒐𝒑𝒓𝒊𝒂𝒓𝒔𝒊: 𝒆̀ 𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒔𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒂𝒇𝒇𝒆̀ 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒓𝒔𝒐 𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑪𝒂𝒔𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑻𝒐𝒓𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊𝒏𝒐, 𝒊𝒏𝒔𝒊𝒈𝒏𝒊𝒕𝒆 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒎𝒃𝒆, 𝒏𝒆𝒍 𝒈𝒊𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒎𝒆𝒔𝒆, 𝒅𝒂 𝑪𝒐𝒎𝒖𝒏𝒆 𝒆 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝑪𝒐𝒎𝒖𝒏𝒆, 𝒊𝒏 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒇𝒊𝒅𝒂 𝒂𝒍𝒍’𝒖𝒍𝒕𝒊𝒎𝒂 𝒔𝒕𝒓𝒆𝒕𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒎𝒂𝒏𝒐. 𝑺𝒊𝒈𝒏𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝑴𝒂𝒔𝒔𝒊𝒎𝒐 𝑮𝒊𝒐𝒂𝒄𝒄𝒉𝒊𝒏𝒊 (𝒄𝒖𝒈𝒊𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝑷𝒖𝒈𝒏𝒂𝒍𝒐𝒏𝒊) 𝒕𝒓𝒂𝒔𝒄𝒊𝒏𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒂𝒍 𝑺𝒊𝒏𝒅𝒂𝒄𝒐 𝒊𝒏 𝒈𝒊𝒕𝒂-𝒑𝒓𝒆𝒎𝒊𝒐 𝒂 𝑩𝒓𝒖𝒙𝒆𝒍𝒍𝒆𝒔, 𝒂𝒍 𝑷𝒂𝒓𝒍𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒐, 𝒑𝒖𝒓 𝒅𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊 𝒊𝒏 𝒇𝒂𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂!
L’ultimo scenario dell’eterno conflitto tra i due Sindaci di Osimo, mai assopito del tutto, si combatte ormai da fine luglio… quando ad Ancona la Regione Marche si inventò “l’eccellenza della piccola e media impresa marchigiana, una mini sceneggiata alla “San Giuseppe e relative benemerenze”, per ingraziarsi il favore del pubblico, nonché presto elettore.
Quattro le aziende marchigiane da porre, ogni mese, su un piedistallo ideale; di queste quattro almeno due, invariabilmente, scelte nel tessuto produttivo e terreno elettorale di Osimo e Castelfidardo.
A luglio, giusto appunto, toccò ai 40 anni dello storico Caffè del Corso, sinonimo di Massimo GIOACCHINI (cugino di PUGNALONI) e ai soci Simone FALAPPA e Giovanni AUSILI.
Detto e fatto. Il controspionaggio Pugnaloniano decise di reagire forte e chiaro, oltretutto non potendo permettersi di votare voti persino in casa, addirittura in famiglia!
Ed ecco, magicamente, il buon Massimo GIOACCHINI salire a settembre un altro palco, stavolta in Piazza del Comune, per ritirare il riconoscimento del cugino Simone PUGNALONI per i… 40 anni di gestione del bar pasticceria.
Basta così? Troppo ingenui, cari osimani. Avete mai visto PUGNALONI concludere in pareggio una partita politica? Non è ancora accaduto.
Infatti non passarono dieci giorni da San Giuseppe e dall’avvenuto 1 a 1 con LATINI, che PUGNALONI siglò il gol del momentaneo vantaggio 2 a 1. Dal magico cilindro del Primo cittadino, amico del Bene e amico degli amici purchè veri amici e fidati, ecco comparire la trasferta di lavoro, pagata privatamente, si spera, addirittura con destinazione Bruxelles, Parlamento europeo.
Chi accompagnava PUGNALONI, in marcatura stretta, persino in terra belga? Ovviamente il cugino Massimo GIOACCHINI e altri (tra cui Martina TOMBOLINI, “addetta stampa” del Comune) amici stretti, voti sicuri alla causa Pd.
Detto che non vorremmo essere, il prossimo 9 giugno, nei panni di Massimo GIOACCHINI, proprietario di un solo voto ma come Arlecchino “servitor di due padroni”, passiamo al secondo tempo della partita PUGNALONI-LATINI lasciata sul parziale di 2 a 1.
Dovendo recuperare il risultato, stavolta l’iniziativa è del Presidente dell’Assemblea marchigiana. Come realizzare il gol della parità? Semplice! Basta consultare l’elenco infinito degli osimani civicamente premiati a botte di 100 all’anno e si avrà solo l’imbarazzo della scelta.
Bene, chiuso gli occhi e puntato il dito sull’elenco 2023, la Dea bendata ha scelto il nome della Casa del Tortellino, in piedi di 40 anni grazie all’iniziativa di papà Elio GIULIODORI, oggi rappresentato – in piazza e in Regione – dal figlio Simone.
2 a 2 e palla al centro. La sfida infinita tra i due Sindaci promette ben altre battaglie e peccato che il prossimo 9 giugno PUGNALONI non possa difendere la fascia Tricolore… tutto sommato, dopo un 2 a 2 di mandati, un bel spareggio ci sarebbe stato bene per decretare, tra i due l’effettivo migliore in campo.
Chicca finale per concludere. I premiati in regione dell’altro giorno sono stati accompagnati ad Ancona dai rispettivi Sindaci: Roberto ASCANI (Castelfidardo) per “L’Olio Poldo” di Lorenzo POLACCO; Giovanni SILVESTRI (Vice Sindaco di Ascoli Piceno) accompagnava la “Paoletti bibite”di Pierluigi PAOLETTI; ed infine il Sindaco di Ortezzano Carla PIERMARINI faceva da lady al salumificio CIRIACI di Graziella CIRIACI.
E la Casa del Tortellino di via Einaudi, 15 da chi era accompagnata nella vicina trasferta nella Dorica? PUGNALONI, PELLEGRINI, GLORIO, VATTELO A PESCA? Nessuno dei quattro, peraltro neanche lontanamente invitati, come in guerra è giusto che sia.
Essendo la Regione già ampiamente e degnamente dotata di osimani al massimo livello (si sarebbe detto)… che farsene di scartine locali?
Ubi maior, minor cessat.
,