𝗣𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗚𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗲𝗻𝗼 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮 𝗮𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶. 𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗱𝗶 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝗴𝗶𝗼𝘀𝗼 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹’𝗲𝘅 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝘂𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗮𝗻𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗲 𝗲𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗶𝗽𝗮𝘁𝗲, 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗽𝘂𝗿 𝗱𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗽𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹’𝗶𝗱𝗲𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝘀𝗲 𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲
di Sandro PANGRAZI
L’anno si era concluso con l’idea, splendida e splendente, della soluzione in tasca: un federatore lanciato da LATINI su assist di ACQUAROLI.
E l’anno nuovo è proseguito col crescente ronzio, purtroppo solo della parte avversa, preoccupata di uno scompaginamento delle ottime carte sul tavolo.
In casa civica e nell’ambito diffuso del Centro-Destra osimano, invece, proprio mentre il Governo tocca margini di consenso mai raggiunti nemmeno dal miglior BERLUSCONI, la calma è piatta; preludio all’ennesimo buco tentato nell’acqua.
Da Campocavallo, infatti, la risposta che Raimondo ORSETTI avrebbe fatto pervenire ad ACQUAROLI una volta smontato l’Albero di Natale è un secco no grazie. Proposta interessante ma di impossibile realizzazione pratica. Troppe teste dure.
Insomma avanti un altro.
Per la storia cittadina è andata grosso modo così:
Come nel 2024… il copyright è registrato alla proprietà intellettuale di Francesco ACQUAROLI, con Dino LATINI a cui l’idea, tutto sommato, non dispiace… peccato che la possibile soluzione del caso-Osimo non abbia convinto, né punto, né quanto, proprio il “povero” Raimondo ORSETTI, ovvero il personaggio che avrebbe dovuto incarnare la cosiddetta figura del “federatore”.
Federa che? “Federatore”. Vediamo intanto di cosa trattasi a partire dal significato etimologico del nuovo termine politico.
Dicesi “federatore” colui che per attitudine, esperienza, sport o passione riesce bene nella difficilissima arte di mettere tutti d’accordo, ovviamente intendo per tutti proprio tutti e intendendo per d’accordo l’ok di partiti e movimenti… a partire dai più lontani e divisi politicamente possibile.
Non fosse così difficile sarebbero buoni tutti. E il mondo pieno di personaggi in grado di vantare titoli federativi.
Ovviamente così non è.
Tanto più un “federatore” è in grado, risultati alla mano, con titoli ed esami da “unto dal Signore” di esporre risultati di prestigio e tanto più credibile appare agli occhi di mogli e mariti (e rispettive suocere politiche) che, di mandare avanti la barca come Dio comanderebbe pure ad Osimo, non hanno la benchè minima intenzione.
Non a caso il principale ostacolo che qualsiasi “federatore” deve affrontare è proprio quello di saper unire, sotto un’unica bandiera, sia le forze politiche contigue che le diverse anime facenti parte di un medesimo disegno, promuovendo collaborazione e dialogo anziché guerra civile, imboscate e accoltellamenti.
Insomma cercasi disperatamente tra Civici e Centro-Destra, freschi reduci dal miracolo al contrario chiamato Francesco PIRANI, un professionista del compromesso (inteso in forma nobile), un addetto ai lavori nell’arte di smussare angoli vivi, un mago degli accordi impossibili voglioso di spendersi, per il bene proprio e comune, superando tutte le divisioni e le obiezioni possibili ed immaginabili.
Insomma servirebbe resuscitare Padre Pio… oppure recuperare dal museo delle Cere qualche democristiano doc come, a decine, Osimo ne ha sfornati, di capaci e di ottimi, per quasi mezzo secolo.
Dove trovarne però, cimiteri o case di riposo a parte, di spendibili per la nobile causa in programma non nel 1975 ma mezzo secolo dopo? Con la maggioranza delle teste in circolazione a cui la Dc ricorda, al massimo, l’acronimo “dopo Cristo”…
La tenacia di Francesco ACQUAROLI non si è fatta attendere, abbinando alla figura del “federatore” anche quella di Raimondo ORSETTI, osimano doc, lontano ex Sindaco e non per niente, una volta uscito dalla politica nel 1995, dedicatosi anima e corpo ad una tra le più sorprendenti e meritate carriere dirigenziali nella pubblica amministrazione, in seno a Regione Marche.
ORSETTI oltretutto, guadagnato un fresco pensionamento, alla politica ci sta già pensando di suo avendo appena “inventato”, con Gian Mario SPACCA, un prototipo di partito – Base popolare – destinato, negli auspici, quando sarà, forse nel 2026, a fare la differenza tra i due schieramenti regionali contrapposti di Centro-Destra (ACQUAROLI) e Centro-Sinistra (RICCI).
Da qui l’idea di ACQUAROLI di proporre ad ORSETTI, passando attraverso il placet di LATINI, un ghiotto antipasto osimano.
Avesse dovuto, in effetti, giammai funzionare e ORSETTI, da federatore delle due anime Civiche, rappresentate da LATINI e da PIRANI, sbucare all’improvviso a contrastare efficacemente la “condannata” Michela GLORIO a Sindaco di Osimo… si tratterebbe per il campocavallese di appuntarsi non solo di un miracolo politico vero e proprio ma anche di assicurare a Base popolare il miglior viatico possibile per accedere, forti di un Sindaco e che Sindaco, alle successive Regionali ’26!
Scendendo dal pero delle ipotesi e rimettendo i piedi a terra, serve ricordare che ogni moneta presenta sempre due facce da spendere.
Molto più alta è la possibilità di portare a casa l’esatto contrario. Già l’idea di riuscire a federare sotto un’unica bandiera le diverse anime Civiche sarebbe oggettivamente un miracolo.
Ma la realtà parla, purtroppo,) della assoluta certezza di non farcela legando il progetto a qualunque politico oggi in circolazione.
Chi potrebbe riunire, nella stessa casa, PIRANI e LATINI, CICCIOLI e BORDONI, ANTONELLI e l’altro mondo Civico. Oltre ad almeno mezza dozzina di agguerriti cespugli, determinati ciascuno a correre per conto proprio alla ricerca di visibilità e/o premi.
Da quale pianeta dell’Universo dovrebbe giungere il “coso” in grado di federare tutti sotto una comune bandiera, non avendone desiderio, ciascuno di questi personaggi, né punto, né a capo.
Molto più facile che l’esperimento federativo, semmai fosse partito o dovesse trovare un altro interprete diverso da ORSETTI (ma dove?), finisca con un grosso insuccesso che, oltre ad abbattersi sulla derelitta ed ormai rassegnata opinione pubblica osimana, finirebbe col minare qualsiasi speranza di gloria, sia pur sotto forma di ipotesi, anche per la nascente Base popolare.
Insomma bruciarsi le chance regionali, poche o tante, con un anno di anticipo, al solo scopo di tentare a mettere insieme ciò che nessun umano può oggi ragionevolmente fare, equivale a rincorrere un suicidio politico certo e perfetto.
Suicidio a cui ORSETTI ha già risposto, da quanto ci risulta, gentilmente e con garbo, “grazie anche no”, mostrando chiaramente ad ACQUAROLI i lineamenti della fronte: “Caro Francesco, leggi per caso scritto Jo Condor?”
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