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𝗦𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗴𝗹𝗼𝗺𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗯𝗶𝘁𝘂𝗺𝗶𝗻𝗼𝘀𝗼, 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮 𝟲.𝟴𝟬€ 𝗮 𝗯𝘂𝘀𝘁𝗮 𝗲 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗿𝗮𝗽𝗶𝗱𝗼, 𝗮 𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗺𝗮 𝗯𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗮. 𝗟’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗱𝗶𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮𝗹𝗲, 𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮 𝗻𝗼𝘁𝘁𝗮𝘁𝗮, 𝘀𝗮𝗹𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝘃𝗶𝗮 𝗚𝘂𝗮𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲: 𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗻𝗲 𝗹𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼 “𝗽𝗿𝗲𝗰𝗶𝗽𝗶𝘁𝗮𝘁𝗲” 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗔𝘀𝘁𝗲𝗮 (𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝟭𝟱 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶) 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗩𝗶𝗴𝗶𝗹𝗶, 𝘀𝗲𝗽𝗽𝘂𝗿 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗶𝗼𝗴𝗴𝗶𝗮 𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗺𝗮𝗹𝗲 𝗼 𝗮𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗺𝗶𝗼
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di Sandro PANGRAZI
In Rete lo si può trovare a buon prezzo: 6.80 euro per un sacco di ben 25 chili. Ma volendo cercare bene, magari su Amazon o qualche cineseria assimilabile è possibile acquistare dell’ottimo conglomerato bituminoso anche a prezzi più interessanti.

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
Dunque tappare buche in giro, utilizzando alla bisogna asfalto a freddo, non è più un problema (quantomeno economico) ma tutt’al più un problema rinviato.
Come tutte le cose di questo mondo che costano poco, anche il conglomerato bituminoso non fa eccezione e quindi rende o per meglio dire, dura, poco.

Poco quanto? In estate circa qualche giornata (prima di sciogliersi e disperdersi al sole e all’attrito del traffico) e in inverno… pure, magari diluito dalla pioggia battente e dal solito traffico che, in una strada, pare davvero rientrare tra gli eventi, pur prevedibili, non eliminabili.
Ovviamente il conglomerato bituminoso dovrebbe essere utilizzato come ottimo “tappa buchi”, ovvero mettere una pezza ad una buca formatasi sull’asfalto o per “tappare” il mini cantiere di un ingresso adibito, ad esempio, ai sotto servizi di una città… il tutto in attesa di riasfaltare, più o meno rapidamente, la strada e la buca.

Nella pratica quotidiana, però, la pezza a freddo costituisce la risposta finale che la pubblica amministrazione fornisce ai cittadini, ben sapendo, in questo modo, di moltiplicare le buche che ostacolano il traffico, per dieci, venti o cinquanta e più volte.
Lo sanno bene gli automobilisti che, a puro titolo di esempio, sono incappati, tra ieri pomeriggio e stamani, dentro una mega buca di almeno 15 o più centimetri di profondità, posta al 159 di via Guazzatore, lato a salire la città, altezza Dea.
Buche obbligatoriamente non segnalate (il centralino della Polizia municipale, come è noto, risponde una volta su mille alle telefonate dei cittadini, col risultato che 999 non ce la fanno) che letteralmente si aprono al passaggio, come una voragine, poggiandoci dentro prima la ruota anteriore destra e poi quella posteriore… creando, quando va bene, un bel soprassalto con imprecazione incorporata.
La stagione piovosa ha voluto, almeno, che nessuno si sia trovato a ficcarci le ruote in sella ad un motorino… diversamente saremmo qui a narrare di uno strano incidente, magari mortale, con tanto di lutto cittadino, occorso al povero conducente per cause misteriose… al vaglio della P.M.

Certo è che la dea fortuna non può sempre sostituirsi alla Polizia locale e al suo Comandante, seppur in scadenza, nel porre riparo agli eventi che pure sarebbero preposti al lavoro in divisa.
Dalla prima segnalazione sui social (vista l’impossibilità di comunicare col centralino della Pm, ammesso che prima qualcuno riesca nell’impresa di individuarne il numero) alla segnalazione di pericolo con un banale “birillo” posto nei pressi… è infatti passata una mezza giornata buona, notte inclusa.
E quanto ai lavori di ripristino, col solito conglomerato bituminoso, la buca di via Guazzatore ha dovuto attendere che Astea (che aveva commissionato i lavori nei sotto servizi) rintracciasse l’impresa per fargli ripetere la stesura a freddo del falso asfalto.
Il problema nel problema è purtroppo dato – con una allerta meteo diffusa per le piogge in corso e le buche, simil via Guazzatore, diffuse a decine e decine quasi in ogni strada osimana – che nessuno avverte nemmeno gli automobilisti dei pericoli che, all’improvviso, possono aprirsi e si aprono sotto le ruote di un’auto in transito… con gli agenti (comandanti ancora per qualche giorno da Daniele BUSCARINI) sempre troppo indaffarati altrove.

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
Tornare rapidamente alla normalità è possibile? Se tappare una buca è “impresa” fuori portata del budget comunale, Osimo almeno può sperare di ritrovarsi a gennaio con un Comandante senza virgolette (esempio il vice ma facente funzioni Danilo VESCOVO) e/o degno della fiducia del Sindaco?
Anche viceversa (nessuno espressamente delegato a comandare… ma buche sparite o almeno segnalate) potrebbe essere qualcosa; meglio di niente.
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