𝗔𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟬𝟵 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗳𝘂𝗹𝗺𝗶𝗻𝗮𝗻𝘁𝗲 – 𝗱𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗮𝗱 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗔𝘀𝘁𝗲𝗮 – 𝗠𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮. 𝗙𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗶𝗻𝗴𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗼, 𝗹’𝗲𝘅 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 – 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗵𝗼𝗯𝗯𝘆 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗼𝗹𝗳 – 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝘂𝗴𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝘀𝘀𝗶, 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗲 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗽𝗽𝗮 𝗹𝗮𝗰𝗿𝗶𝗺𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗱𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗮𝗻𝗱𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮. 𝗜𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘃𝗮𝗹𝗮𝗻𝗴𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗶𝗼𝘁𝘁𝗶, 𝗱𝗮 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗵𝗶𝘀𝘀𝗮̀ 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮𝗶𝗮!
No ufficiale di Sandro ANTONELLI alla nomina a vice-Sindaco di Francesco PIRANI.
Trattasi non di una voce ma di un rifiuto ufficiale, netto e tranciante come solo un no può essere, giunto nel week-end al movimento civico e da questi recapitato prontamente al mondo regionale alleato di Centro-Destra.
A consigliare ANTONELLI ad andare alla morte politica, sfidando l’ira dell’elettorato osimano, civico e di Centro-Destra, un altro redivivo della politica osimana… quel Giancarlo MENGONI oggi in pensione e già dalla fulminante carriera che dipendente pubblico possa giammai sognare: nel 2010 da scopino di piazza a Presidente e amministratore Astea!
MENGONI, forte anche della colleganza di sangue con ANTONELLI (i due ex latiniani risultano anche cugini), ha suggerito al consanguineo di rifiutare ogni proposta, anche la più allettante, pur di non riaprire alcun discorso di collaborazione politica con la casa madre.
Detto e fatto. Al Centro-Destra non rimane che prendere atto di dover sfidare e battere un avversario in più; candidatura temibile, però, quella dell’ingegnere, solo in caso di conquista del ballottaggio. Evento oggi dato in calo nel borsino osimano della politica, dato anche il mancato apparentamento, dato per inevitabile, di ANTONELLI con le liste di GINNETTI.
Si profila, dunque, dopo il no alla poltrona di vice Sindaco, una corsa in solitario dell’ex Assessore di SIMONCINI; una corsa tutta in salita, di pura testimonianza, tesa a contarsi elettoralmente; demotivata sul nascere dalla consapevolezza di non nutrire neanche la piccola speranza di poter influire per i giochi che contano.
L’unica speranza ragionevole è legata alla speranza di poter sottrarre voti proprio a Francesco PIRANI e di costringerlo al ballottaggio con Michela GLORIO, prestanome di PUGNALONI.
E magari consentire alla Sinistra di condurre in porto l’ennesima beffa; tale e quale a quanto già accaduto nel 2014 e nel 2019!