𝗟’𝗲𝘅 𝗰𝗮𝗽𝗼𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗣𝗱 𝗮𝘃𝘃𝗶𝘀𝗮: “𝗖𝗵𝗲 𝗹’𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮. 𝗡𝗼 𝗮𝗱 𝗮𝘀𝘀𝗲𝗺𝗯𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗺𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘂𝗻 𝗶𝗱𝗲𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗼”. 𝗗𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗶𝗹 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗶𝗽𝗼𝘁𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗹𝘀𝗶𝗮𝘀𝗶 𝗲𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗹𝗮 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶. “𝗖𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗹’𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗲𝗿𝘀𝗮”
“Armiamoci e ripartiamo con Michela. Senza aggiunte di soldataglie dell’ultimo minuto, sbandati o capitan di ventura”. Firmato Paola ANDREONI, ex capogruppo del Pd e soprattutto indisponibile ad alimentare una eventuale fronda alternativa alla candidata della Sinistra.
La campagna elettorale, per definizione mai spenta ad Osimo pure a Ferragosto, conoscerà un Natale più rinvigorito del solito grazie ai temi dominanti di un bis in arrivo ai seggi elettorali, inaspettato per Osimo e gli osimani.
Signori ci siamo, si riparte. In attesa che sabato, al bunker, LATINI chiuda e spieghi quella di giugno ’24 per aprire subito e spiegare, subito dopo, quella di giugno ’25… dall’altra parte non si rimane con le mani in mano.
Il ruolo delle Regionali ad una incollatura da giugno, inevitabilmente, porterà molti, non solo LATINI, ad una obbligata riflessione sul da farsi. E Paola ANDREONI, tra una stagione osimana di polemiche possibili e una candidatura stuzzicante alle regionali… non solo per onor di Patria ma con possibilità concrete di elezione, sceglie per il piatto più interessante, incrociando le dita.
Dunque tutti sul carro della inevitabile vincitrice? “Tutti tutti magari anche no… spiega la ANDREONI con la maturità e la saggezza dei suoi anni – anche perché la vicenda appena passata di PIRANI, qualcosa alla politica dovrebbe pur averlo insegnato… non puoi mettere insieme carne e pesce e sperare in una piacevole serata a tavola”.
La ANDREONI non lo dice chiaramente, anzi tocca a noi stuzzicarla col nome di Achille GINNETTI, senza raccogliere la provocazione.
“Non mi riferisco a nessuno in particolare ma il monito dovrebbe valere un pò per tutti i personaggi e i movimenti che, di ora in ora, ci vengono accostati in soccorso alla nostra coalizione. La mancanza di senso di responsabilità e di competenze specifiche, accompagnate alle tremende divisioni dimostrate in soli cinque mesi, narrano complessivamente di un Centro-Destra osimano incapace di governare.
Gli osimani, anche quelli più convinto del contrario, ne stanno prendendo atto toccando con mano i limiti della doppia proposta Civica accompagnata alla Destra di sempre, disorganizzata e priva di slanci.
Ecco noi vorremmo, anzi vogliamo evitare tutto questo restando uniti e stretti insieme, come siamo stati e abbiamo dimostrato di saper restare, da metà luglio luglio al 28 novembre, in Consiglio comunale”.
Insomma caro Achille GINNETTI e compagnia bella, non se ne parla proprio. Ammesso e concesso che il fondatore di Osimo progetto futuro voglia o possa avere un senso politico anche oltre la fine del mandato amministrativo appena concluso.
Appunto voglia. Ma Achille GINNETTI, appena sentito al riguardo seppur super velocemente, come suo solito, si affretta a convenire.
“Io di nuovo in pista? Credi di aver abbondantemente ricevuto e dato… a Osimo e dalla politica. E alla mia età, quasi certamente, gli osimani non mi ritroveranno, a giugno, nuovamente impegnato come in passato; almeno in prima persona.
Anche il progetto civico, teso ad inquadrare il miglior futuro possibile per la città, temo mi seguirà. In questo non ho comunicazioni ufficiali da dare essendo la botta subita ancora abbastanza fresca e soprattutto importante. Dovremo riunirci, parlare, confrontarsi e infine decidere. Non escludo nulla a priori ma, fosse per me, punterei più ad una trasformazione del movimento in qualcosa vicino ad un “Centro studi”, come si diceva una volta, utile a non disperdere il lavoro di questi anni e mantenere comunque una identità di impronta circa la nostra visione di Osimo.
E’ ancora presto per una decisione condivisa con la sola esclusione, sin d’ora, del fatto riguardante la mia persona, ovvero di una mia ennesima ripresentazione ai cittadini”.
GINNETTI non lo dice ma anche il recente deferimento all’Anac (associazione nazionale anti corruzione), chiesto proprio dalla ANDREONI sul caso della Presidenza Asso, affidata da PIRANI al leader civico appena 24 ore le proprie dimissioni da Consigliere comunale, non va né su, né giù al fondatore di Osimo progetto futuro.
E’ una vecchia storia, questa, aperta a tutte le interpretazioni, tra cui, ad esser cattivi ci sta anche la chiave di lettura offerta dalla ANDREONI secondo la quale un politico in corso effettivo e permanente non può presiedere una azienda partecipata o di servizi locali prima di un consono “raffreddamento” con le leve del potere appena azionate di almeno due anni. E a chiarire l’assunto sarebbe, anzi è, una legge – la 39 del 2013, nota come la SEVERINO – disciplinando temi caldi come la inconferibilità e la incompatibilità degli incarichi piovuti dalle pubbliche amministrazioni”.
Si è lungo parlato, nei giorni caldi della pioggia di poltrone, anche di deroghe temporali – a chi si e a chi no – che avrebbero potuto sanare la situazione (identica in carta carbone a quella di Alberto Maria ALESSANDRINI PASSARINI ecc. in Osimo Servizi, risparmiato però dall’esposto della ANDREONI) o almeno insinuare il dubbio.
Certo rileva il fatto, tornando alla chiusura annunciata dalla ANDREONI ad altre forze o forzette politiche, che proprio GINNETTI e ANDREONI hanno a lungo tramato, anche alla luce del sole, nella scorsa primavera. quando la ANDREONI non approvava ancora la linea Dem per giungere all’abbraccio dall’alto (vedi PUGNALONI) con Michela GLORIO. Ma questa è storia passata. Ampiamente passata.