𝗜𝗻 𝗰𝗵𝗶𝗮𝘃𝗲 𝗯𝗮𝗹𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟯 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝗶 𝗱𝘂𝗲 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗰𝗶 (𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗵𝗶 𝗺𝗮𝗴𝗶𝗰𝗶) 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝗻𝘇𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗶𝗰𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲𝗻𝗻𝗶𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗮𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮. 𝗣𝗿𝗲𝘃𝗮𝗹𝗴𝗮 𝗰𝗵𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗮𝗹𝗲𝗿𝗲, 𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗮𝘂𝘀𝗽𝗶𝗰𝗮 𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗲𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗳𝗮𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗮. 𝗣𝗲𝗿 𝗿𝗶𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗼 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗹𝗲𝗮𝗹𝗲, 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝟭𝟵/𝟮𝟬 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗶 𝘀𝘂 𝟮𝟱
Ufficialmente sarebbe dovuto restare segreto fino a cose fatte; e anche oltre. Per fortuna ad Osimo nulla è però più noto dei fatti politici destinati alla privacy.
L’accordo tra i candidati Sindaci alternativi alla GLORIO (e rispettivi cerchi magici) non ha certo fatto eccezione alla regola. Oltretutto ormai vecchio di settimane.
Accomunati dal comune desiderio, parrebbe sincero, di interrompere l’antica egemonia Pugnaloniana, ANTONELLI e PIRANI, valutata la legge elettorale che delega al ballottaggio la scelta del Sindaco qualora lunedì nessuno superasse la soglia del 50% più uno dei consensi, hanno da tempo siglato un patto di onore basato sulla reciproca assistenza.
Non una alleanza vera e propria, da esporre ai cittadini alla luce del sole, quanto un sotterraneo escamotage, da negarsi a parole in campagna elettorale ma da spendersi nei fatti, l’uno a favore dell’altro, quando il 23 giugno gli osimani saranno chiamati al bis e a scegliere, non più tra tre aspiranti Sindaci ma soltanto tra due.
Chi di grazia? Bello a sapersi! L’unica certezza è che ad esserci (e da prima della classe) sarà Michela GLORIO, forte del fatto che nessuno, oltre la cortina di ferro del Centro-Sinistra, sabato e domenica riuscirà a rubarle un solo voto.
Ma contro chi? Contro il Centro Destra e le Liste civiche storiche capeggiate da Francesco PIRANI (come pare più probabile) o contro l’insalata russa di interessi diversi (a volte persino contrapposti) facenti capo, pur sempre, al fuoriuscito civico Sandro ANTONELLI?
Questa l’unica incognita, destinata a sciogliersi solo lunedì 10 giugno; incertezza che i diretti interessati, a forza di trattare, sono riusciti a svuotare di molto, garantendosi a vicenda.
Certo vincere la partita e riuscire ad indossare la fascia Tricolore del dopo PUGNALONI è una cosa… far parte comunque di una maxi maggioranza allargata, è pur sempre un fatto da accettarsi e accogliere positivamente con un bel sorriso.
Anche perché l’alternativa sarebbe stata spietata con l’escluso dal ballottaggio: cinque anni di opposizione e tanti saluti a Osimo, al futuro e alla politica fino al lontano 2029!
Certo è bene che gli osimani che si apprestano a votare ANTONELLI o a scegliere PIRANI non sappiano e neanche sospettino l’esistenza di un paracadute in grado di ovviare ad un ritorno a terra troppo veloce.
Più d’un cittadino, vai a sapere votante chi, potrebbe prendersela a male. Altri cittadini, invece, rassicurati dalla notizia, potrebbero perdere verve e passione e restare indifferenti nel conoscere, tra PIRANI e ANTONELLI, strapperà all’altro il derby delle Civiche.
Meglio tenere tutto sotto la sabbia, negare ogni possibilità e colorare questi ultimi giorni di “scontro” con un pizzico di sano odio che renda la disputa credibile fino all’ultimo. E anche noi fingeremo di crederci.
Piuttosto a quali conseguenze concrete porterà questo patto anti PUGNALONI, una volta applicato?
Occorre sapere che la coalizione vincente porterà a casa un premio di maggioranza pari al 60% e quindi all’elezione di 15 Consiglieri comunali su 24, a cui aggiungere il 25° voto riservato al Sindaco.
Le restanti 9 poltrone di spettanza alle minoranze verranno invece suddivise così: 4 Consiglieri (più la Glorio) per la coalizione perdente il ballottaggio; i restanti 4 alle liste del candidato Sindaco escluso al primo turno. Chiaro? Chiaro.
E ora analizziamo le due ipotesi possibili che discendono grazie alla matematica e alla politica.
Quadro A: al ballottaggio va Francesco PIRANI e ANTONELLI si fa carico (GINNETTI, MENGONI e ALESSANDRINI esclusi per eccesso di odio vero) di portare la manciata di voti necessaria a PIRANI per tagliare il traguardo per primo.
In questo la maggioranza, inedita, che il Sindaco PIRANI andrò a formare prevede il ripescaggio sull’onore di un paio di Assessori e ben 4 Consiglieri a garanzia ulteriore, per una Sala Gialla mai così blindata a livello di 15+1+4 Consiglieri, ovvero 20 su 25, lasciando la GLORIO e altri quattro poveri Cristi piangere all’opposizione.
Quadro B: al contrario sabato e domenica si registra il sorpasso di ANTONELLI su PIRANI. Come nel caso A (anzi stavolta senza eccezioni, si direbbe) a giungere in soccorso sarebbero le truppe delle otto Liste civiche storiche escluse; con Fratelli di Italia a rischiare grosso, con un solo Consigliere eleggibile, di restare col cerino in mano e finire all’opposizione col il Pd!
Questa la composizione della super maggioranza: 15+1+3 per un totale molto ragguardevole di 19 voti a favore contro 25, ovvero Pd e FdI!
Numeri, in entrambi in casi, 19 o 20, talmente ampi e talmente rassicuranti da alimentare nel Sindaco – PIRANI o ANTONELLI che sia – la tentazione di qualche altro ritocco in corsa.
Ma questa è già una partita destinata Natale- inizio 2025, con l’aria delle Regionali in arrivo ad alimentare lusinghe e seduzioni pericolose.
Buon voto a tutti!