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𝗚𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘀𝗰𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗢𝗹𝘀𝗮𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗿𝘂𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗺𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗹’𝗮𝗽𝗹𝗼𝗺𝗯 𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗼𝗿𝗼𝗻𝗮 𝘀𝗽𝗮𝗴𝗻𝗼𝗹𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝗮𝗹𝗹’𝗲𝗿𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗦𝗶𝗺𝗼𝗻𝗰𝗶𝗻𝗶, 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲. 𝗩𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 “𝗿𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼” 𝗗𝗶𝗻𝗼 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗰𝗹𝗮𝗺𝗼𝗿𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝘂𝗼 𝗗𝗮𝗺𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗲 𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗶𝗻𝗶 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗻𝗶 𝗲𝗰𝗰. 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗦𝗮𝗹𝗮 𝗚𝗶𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮 𝗮𝗹 𝗱𝗶 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗺𝗶𝗰𝗶𝗰𝗹𝗼

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Niente “autodafè” da Santa Inquisizione (come richiesto dagli Antonelliani al Consigliere candidato Presidente SIMONCINI) e sonoro scorno politico per la portavoce Angela OLSARETTI, rimasta addirittura senza risposta dell’interessato e di fatto guardata dalla Sala Gialla come un animale politico raro… per essere finita clamorosamente fuori tema politico; oltre che rimasta, a conti fatti, con un mucchio di mosche in mano.

Insomma alla resa dei conti sulla faticosissima elezione del Presidente, i 6 Antonelliani si sono presentati solo in 4 all’appuntamento decisivo (con le due alternative a SIMONCINI rimaste per tutto il tempo al palo, fuori dell’emiciclo, vale a dire Damiano PIRANI e Alberto Maria ALESSANDRINI PASSARINI ecc.); Antonelliani o ciò che resta soprattutto privi di qualsiasi strategia utile a sovvertire un verdetto già scritto, nonostante ore e ore di pre consiliari.

Angela OLSARETTI, Latiniana pentita e piglio da Santa inquisitrice… ma senza le doti per mettere ad abbrustolire il duo SIMONCINI-LATINI

Alla fine, chiesti cinque minuti di pausa per riordinare le idee, i quattro Antonelliani superstiti hanno dovuto, gioco forza, ingoiare il rospo e accettare il rischio di eleggere, come avvenuto con 14 voti, un Presidente del Consiglio politicamente libero, devoto solo al proprio credo, intimo pensiero e svincolato mandato.

Termina così con un risultato all’inglese, un netto 2 a 0 per LATINI, la sfida lanciata dal duo ANTONELLI & PIRANI al Presidente del Consiglio regionale, avendo il Presidente dell’Assemblea di piazza Cavour (decisivo con un intervento magistrale a rinserrare le fila) condotto in porto una partita non semplice da concludere a braccia alzate.

E non solo. L’elezione a Presidente di SIMONCINI determinerà, a catena, almeno a giudicare le facce dei quattro, un mini scisma in casa ANTONELLI dal momento che entrambe le alternative a SIMONCINI hanno scelto la strada della protesta e della dissociazione restando fuori dai lavori; e non basta. Nell’aria anche la prossima, imminente, irrevocabile rinuncia del Consigliere Stefano PESARESI a far gruppo per entrare nel misto; al momento in solitario, domani chissà.

A termine di una giornata che ha rinverdito i fasti appannati del duo storico civico LATINI-SIMONCINI, pare opportuno citare testuale la dichiarazione, improvvida e bizzarra, pronunciata al microfono da una OLSARETTI uscita scornata assai dal confronto con i propri ex Maestri.

Una OLSARETTI, non si commetta il facile errore di prendere il dato come sola curiosità, classificatesi oltretutto all’ultimo posto dei 22 di ieri in quanto a linguaggio del corpo e pura telegenia, un dato che pure conta.

Il neo Presidentye del Consiglio comunale, il 57enne Stefano SIMONCINI, eletto alla quarta votazione con 14 consensi… ma quanta fatica! Dall “cosacce” all’accusa di “eresia” e contestuale richiesta di messa al rogo!

Questa, testuale, la bizzarra richiesta (un vero e proprio Cinquecentesco “autodafè”, come l’ha bollato a chiare note il Consigliere PELLEGRINI) di una OLSARETTI imbarazzante per se e il gruppo rappresentato.

Un vero e proprio “atto di fede” ispirato alla Santa Inquisizione spagnola, mai preso in considerazione da un SIMONCINI confermatosi bravo cristiano e rimasto muto e vincitore, con la forza di una non replica al sapore di uno smacco, di fronte ad una richiesta ferma e forte e pazza. Come si conviene, a livello Istituzionale, alla seconda carica rilevante del Comune di Osimo, dopo il Sindaco.

Questa la richiesta formalizzata in avvio di lavori dalla OLSARETTI per conto di Sandro ANTONELLI e i suoi.

“Ribadendo l’imparzialità della figura del Presidente del Consiglio, come abbiamo già abbondantemente sostenuto, vorremmo chiedere al collega SIMONCINI una sua dichiarazione, una sua espressione, a sostegno totale della figura del Sindaco e della sua maggioranza che comunque (SIMONCINI, NdR.) garantirà sicuramente nel proseguo dei lavori del Consiglio”.

Apertura del dibattito e parola al citato PELLEGRINI (Pd) e soprattutto a Dino LATINI per sgombrare il campo dal dubbio che un Presidente del Consiglio debba giurare pubblica fedeltà alla maggioranza che lo ha eletto ma che non rappresenta l’intero corpo politico della Sala Gialla di cui SIMONCINI è da ieri pomeriggio Presidente garante.

Insomma una giornataccia da dimenticare per i mancati sei, ovvero i quattro Antonelliani superstiti alla faida, alla fine costretti ad accettare il rischio di premiare, di fatto, un forte oppositore interno.

E ora? Tutto risolto? Si può finalmente lasciare il porto alla scoperta delle promesse Indie? Ovviamente no.

Prossimo braccio di ferro annunciato, quello per il fortino Astea e le sue ricche prebende, contese almeno da Gilberta GIACCHETTI e Marco FIORANELLI.

Angela OLSARETTI pronuncia la richiesta di autodafè (ammissione dei propri gravi peccati) per Stefano SIMONCINI da eleggere!

Detto che la strana protesta del Consigliere Damiano PIRANI si è reiterata per il secondo Consiglio comunale consecutivo; ed evidenziato, strano per strano, il comportamento perdurante di Renato FRONTINI (anche ieri il “trombato” per eccellenza ha trascorso gran parte del tempo in Sala Gialla alla ricerca di visibilità) comunichiamo per buona nota di aver alfine individuato lo spettatore anonimo che l’ultima volta, la settimana scorsa, ebbe da ridire con la vice Sindaco BORDONI!

Trattasi addirittura di un cittadino di Ancona, quindi non votante ad Osimo, orbitante nella sfera di interesse Udc. Il tipo, complice il sole e il caldo, ha creduto male di inveire, chissà perchè, proprio contro la BORDONI, già carica di suo per il “Buffone!” appena sibilato al Consigliere allora astenuto Stefano PESARESI. Risultato? “Vaffa” prontamente ricambiato e restituito al mittente e risultato finale positivo anche in fatto di insulti: Latiniani 2, “pentiti“ 1 e palla al centro

𝗙π—₯π—’π—‘π—§π—œπ—‘π—œ π—₯π—˜π—‘π—”π—§π—’, π—–π—’π—‘π—¦π—œπ—šπ—Ÿπ—œπ—˜π—‘π—˜ π—–π—’π— π—¨π—‘π—”π—Ÿπ—˜ π—”π—šπ—šπ—œπ—¨π—‘π—§π—’; π—§π—œπ—£π—’ 𝗕𝗔π—₯ 𝗦𝗣𝗒π—₯𝗧!
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