𝗩𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲-𝗕𝗿𝗮𝘃𝗶 (𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮), 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲-𝗣𝗲𝗽𝗮 (𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮), 𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝗖𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗼𝗹𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗲 𝗚𝗮𝗯𝗿𝗶𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗟𝘂𝗰𝗼𝗻𝗶, 𝗶𝗹 𝗿𝗮𝗱𝗮𝗿 𝗶𝗻 𝘇𝗼𝗻𝗮 𝗶𝗻𝗱𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗥𝗼𝗺𝗶𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶, 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗻𝗮, 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗳𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗴𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶, 𝘀𝗶𝗻 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝘃𝗲𝗿𝗮 𝟮𝟬𝟮𝟯. 𝗣𝗼𝗶 𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗳𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗺𝗮𝗻𝗮𝗴𝗲𝗿 𝗱𝗶 𝗔𝗻𝗰𝗼𝗻𝗮 𝗳𝗼𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗮𝘁𝗼 𝟯𝟭 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘀𝗶 𝗲 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗹𝗲𝗼𝗽𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘃𝘃𝗼𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗔𝘁𝗮𝗻𝗮𝘀𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗔𝗻𝗰𝗼𝗻𝗮 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗶 𝘁𝗿𝗲 𝗚𝗶𝘂𝗱𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗰𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮. 𝗟’𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗼? 𝗡𝗼𝗻 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼. 𝗟𝗲 𝗺𝘂𝗹𝘁𝗲? 𝗦𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗼𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗲 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗶 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗶! 𝗕𝗮𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼: 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗲̀ 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲? 𝗢 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲: 𝗲 𝗼𝗿𝗮 𝗰𝗵𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲 𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝘁𝗮𝗿𝘁𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲?
di Sandro PANGRAZI
Sul sito del Comune di Recanati, alla pagina “personale amministrativo”, il Comandante della Polizia locale, la tolentinate Gabriella LUCONI, è chiaramente indicato dall’Amministrazione Leopardiana come persona di “elevata qualificazione”.
Ora non sappiamo se detto Comandante risponda del proprio operato unicamente a se stesso o se invece – come potrebbe essere – relazioni ad un Dirigente in capo. Qualcosa cambierebbe ma non moltissimo all’utente della strada.
All’automobilista, bastonato regolarmente dagli autovelox, quello di Romitelli in particolare, cambierebbe troppo poco. Anzi proprio nulla se la svista – da pagare in euro, punti persi sulla patente e in svanita serenità familiare – sia da imputarsi a Tizio anziché Caio.
Visto dalla vicina Osimo (e soprattutto da possibilissimi utenti della Statale Helvia Recina”, detta comunemente “Regina”) avremmo comunque dei dubbi abbastanza seri e circonstanziati riguardo le decantate capacità professionali della LUCONI (o del proprio Dirigente di riferimento) applicate al corretto andamento dell’autovelox “stragista” posizionato in zona Industriale Romitelli.
Capita da anni, con certezza a partire dal giugno 2023, Sindaco a Recanati Antonio BRAVI (Civico di Centro-Sinistra), che gli automobilisti in transito sulla Regina, all’altezza del semaforo per la zona Industriale Romitelli, vengano fotografati, multati e quindi tartassati su entrambe le corsie di marcia!
E’ capitato migliaia di volte, per alcuni anche in decine e decine di occasioni; e quel che peggio, continua a capitare anche oggi, nonostante quell’autovelox in particolare operi contro legge per una svariata sequela di motivazioni (non ultima le mancate omologazioni degli apparecchi che hanno costretto migliaia di Sindaci in tutta Italia a cautelarsi oscurando le macchinette infernali in autotutela), tra cui la mancata autorizzazione del Prefetto di Macerata ad attivare le rilevazioni su entrambi i sensi di marcia!
Possibile che a Recanati sia la passata Amministrazione-BRAVI che l’attuale affidata ad Emanuele PEPA (Centro-Destra) siano incorse e continuino ad incorrere nello stesso sgarbo commesso ai danni, in particolare, dei propri indifesi cittadini e di quanti, senza aver commesso peccati, si trovano a transitare per la Regina?
Pare di si. Anzi il pare può essere tranquillamente rimosso. In questo caso, ovvero se ce da battere cassa, Centro-Sinistra e Centro-Destra possono tranquillamente darsi la mano e parlare la stessa, identica lingua.
A darci conferma che qualcosa non va, in quell’incrocio regolato dalle immagini scattate a iosa ai danni di chi, inconsapevole, si trova a passare e viene fotografato alla pazza velocità di 71 chilometri orari, è l’avvocato Alessandro ATANASIO di Ancona, curatore degli interessi calpestati di un manager anconetano di 57 anni capace di farsi ritrarre in errore, in circa un mese, da giugno a luglio ’23, per ben 31 volte! Abbiamo detto 31 volte. Ribadiamo 31 volte.
Non ancora un record nazionale, europeo o mondiale ma pur sempre un esborso sanzionatorio quantificato in circa 10.000 euro di multa, la contemporanea perdita della patente per esaurimento punti e quanto comporta in mancata comodità nel ritrovarsi per forza a piedi o sostenuto da un autista.
Una colpa di costoro e del manager che, per fortuna propria e nell’interesse generale, ha voluto vederci chiaro? Essere stati accusati dall’accricco, giustamente, di aver infranto la velocità… peccato che la macchinetta arraffa soldi sia stata piazzata da BRAVI e mantenuta sul posto da PEPA in aperta e grave violazione della norma che prevede, in caso di raddoppio della corsia vigilata dall’occhio elettronico, la espressa concessione Prefettizia, nel caso di Recanati la competenza a Macerata, ad installare l’autovelox in modalità bi-direzionale!
Possibile? Possibile. “Risulta che la prima ed unica volta che il Comune di Recanati ha richiesto autorizzazione a monitorare la strada – spiega l’avvocato Alessandro ATANASIO, neo vincitore di 31 ricorsi stradali su 31 in località Romitelli – sia stato nel lontano 2012 quando il Comune di Recanati installò il primo autovelox; apparecchio arrivato fin quasi ai giorni nostri prima della modifica importata con le capacità, tecnologicamente doppie, del nuovo impianto”.
Ciò significa?
“Banalmente che il Comune di Recanati, non richiedendo l’autorizzazione al Prefetto di voler vigilare, su quel tratto stradale, anche sulla carreggiata opposta, non poteva rilevare infrazioni, emettere verbali, incassare multe, detrarre punti dalle patenti… sulla base di una documentazione priva di valore legale”.
Ah… tipo far west…
“Ovviamente questa è la nostra tesi. Per nostra fortuna, però, è anche la tesi di tutti i tre Giudici di pace (su tre) operanti a Macerata che hanno accolto in toto i motivi di opposizione; ed è anche, implicitamente, il riconoscimento del Comune di Recanati che nei giorni scorsi ha transato, nostro tramite, con il manager multato di Ancona multato 31 volte, un accordo a non appellare le sentenze appena emesse, di fatto già passate in giudicato”.
Ma c’è purtroppo dell’altro a carico degli “allegri” addetti ai lavori, tutori della legge in divisa, a libro paga del borgo selvaggio descritto da Giacomo.
Tra i motivi di ricorso elencati dall’avvocato ATANASIO, i tre Giudici di pace maceratesi hanno concordato sul fatto come il nuovo autovelox bidirezionale, oltre a non possedere la prescritta e già ricordata autorizzazione, si presentasse e si presenti tutt’ora agli automobilisti ignari in maniera fuorviante…. Ovvero, hanno specificato le sentenze, posizionato su un palo semaforico non visibile dalla strada, a diversi metri di altezza… con i vecchi autovelox “a scatola” ancora presenti, seppure oscurati da un pannello e quindi dismessi, a fungere da “spaventa passeri” e comunque a disorientare, anzi fuorviare il traffico automobilistico, producendo ulteriori inganni a vantaggio delle casse comunali a colpi, variabili, da 130 a circa 300 euro a transito!
La segnaletica obbligatoria del nuovo posizionamento, infatti (vero quantomeno a giugno e luglio ’23), è rimasta ahi noi quella vecchia e precedente, relativa alle misurazioni obsolete sugli apparecchi “ a scatola” e non aggiornate al nuovo punto di rilievo.
Non visibile, non segnalato, non autorizzato. E c’è dell’altro, da lasciare veramente pensare sulla capacità complessiva degli agenti recanatesi a ben operare.
Stavolta la critica, pure questa fatta propria dai tre Giudici di pace maceratesi, riguarda il lavoro in ufficio del Corpo di Polizia, una volta impegnati a lavorare sui dati sensibili immortalati con la targa delle auto decretate in multa.
Per sfortuna del Corpo di polizia locale, l’auto utilizzata nel ’23 dal manager in trasferta a Recanati non era di proprietà… ma utilizzata a noleggio di lungo termine.
I verbali scaturiti dalla segnalazione dell’autovelox andavano pertanto notificati non alla società di noleggio ma al cliente titolare del cliente, possibilmente entro i 90 giorni di tempo concessi dalla legge.
Chiaramente il nominativo della persona intestataria del servizio, in questo caso il manager anconetano, sarebbe stato da ricercare nei pubblici registri e non altrove, ciò al fine di non incorrere in un valido motivo di ricorso quale la nullità di verbali emessi per tardività di notifica!
Insomma è finita che al Comando recanatese, su 31 tentativi effettuati, non ne sia riuscito neanche uno! Con l’avvocato ATANASIO a non lasciare al Comune neanche le briciole…
Bravo avvocato, bravo manager a contestare e a non pagare… ma è il caso di chiedersi: e migliaia e migliaia di contravvenzioni elevate dall’autovelox fuorilegge, finite in gran parte pagate per l’istinto da bravo cittadino, innato nel contribuente-medio italiano… di pagare e mettersi in regola?
Non dovrebbero le due Amministrazioni – di Sinistra e Destra che hanno tranquillamente incassato senza neanche chiedersi del perché piovessero improvvisamente tanti soldi…- chiedere molte scuse ai propri concittadini?
Consiglio finale: se siete incorsi nelle maglie dell’autovelox bidirezionale di Romitelli e siete ancora in tempo a proporre ricorso… non pagate. E rivolgetevi ad un bravo avvocato. Ci sarà da divertirsi.
P.S. Ci segnalano che a Recanati sono davvero sfortunati e quell’incrocio semaforico pure di più.
Pare che anche qualche anno ci furono grossi problemi, all’epoca con l’alternanza tipica del verde al giallo e quindi al rosso. Proprio tra il giallo e il rosso si segnalarono diverse multe dovute ai tempi troppi ristretti di passaggio dal giallo al rosso, praticamente istantaneo, troppo spesso distribuendo salate (o ricche) multe, secondo i casi.
Viste le circostanze e il ripetersi dei fatti incresciosi, fosse il caso, invece della Polizia locale, investire del caso il parroco della località con una bella benedizione completa all’ambaradan?