𝗟’𝗼𝗱𝗶𝗼 𝗿𝗲𝗰𝗶𝗽𝗿𝗼𝗰𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮, 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗰𝗮 𝗶𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶, 𝗶𝗻𝗱𝘂𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗲𝗿𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝘂𝗿𝗻𝗲. 𝗠𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗶𝗹 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝘂𝗻𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗹 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗰𝗲𝗻𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶… 𝗺𝗮 𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗶𝗼𝗻𝗼 𝘁𝗶𝗺𝗼𝗿𝗼𝘀𝗶 𝘀𝘂 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮𝗿𝘀𝗶 – 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶? – 𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼. 𝗥𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼? 𝗣𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝘂𝗶!
La netta e sempre più profonda separazione in casa dell’elettorato di Centro-Destra, già più che evidente sin da subito e verosimilmente vieppiù esasperata con l’avvicinarsi dell’avvio ufficiale della campagna elettorale, pare rendere inevitabile il ricorso al ballottaggio del 23 giugno, in piena estate; evento ballottaggio, dopo o i due tra LATINI e PUGNALONI, decisi rispettivamente dal 51.32% e dal 55.88%, quanto mai pronosticabile anche nel ‘24.
Non solo. Probabilmente affidato alla decisione della percentuale votante più bassa mai registrata ad Osimo, ipotizzata addirittura sotto il 50%!
Del resto un’aria diffusa e crescente di sfiducia nel sistema, oltre ad una serie di eventi perlomeno “strani”, capitati in testa sia all’elettorato di qua che a quello di la, dovrebbero portare ad un sostanziale ed ulteriore cresta sul numero dei presenti al voto (66.80% nel 2019).
Anche la contemporanea celebrazione delle Europee non aiuta, anzi. E’ statisticamente provato come nei Comuni dove si vota in contemporanea anche per il rinnovo del Sindaco (3.701 Amministrazioni, quasi mezza Italia) la partecipazione giunge certamente a crescere ma resta pur sempre contenuta in un margine ristretto di 7/8 punti percentuali aggiuntivi.
Ciò detto, visto l’esito costante dei sondaggi che indicano, in maniera concordante, i partecipanti al voto europeo ricompresi tra una forchetta oscillante tra il 49% e il 53% e volendo aggiungere a questi il bonus Comunale, ecco che gli Osimani interessati ad esprimere un voto valido tra PIRANI, GLORIO e ANTONELLI dovrebbero non superare quota 62%-63% per un dato atteso alle 33 urne cittadine di circa 19.000 votanti.
E ora riproviamo a giocare, ma non troppo. Attribuiti d’ufficio 6.800/7.000 consensi alla candidata di ultra Sinistra Michela GLORIO, la torta restante da dividersi nel Centro-Destra tra il candidato “puro” Francesco PIRANI e quello “contaminato” dall’unione a Sinistra con l’elettorato di Achille GINNETTI, si riduce ad un residuo ragionevole di 12.000 preferenze.
Una torta ancora ingente che, anche rinunciando per ipotesi alla partecipazione Ginnettiana (al momento stimata in ribasso, nell’ordine di 1.500 voti), consegnerebbe in potenza al Centro-Destra, la parte maggioritaria del consenso politico, con 10.000 e passa voti a disposizione; ovvero l’anima tradita (dalla politica) di Osimo.
Questa gran massa di voti, purtroppo, appaiono sin d’ora non cumulabili ne al primo tentativo, ne tantomeno al ballottaggio e – per come stanno messe le cose – difficilmente riunibili persino nel lontanissimo 2029, per chi ci arriverà…
Troppe le imboscate politiche, i tradimenti, i doppi giochi, gli accordi alle spalle, l’uno contro l’altro armati, per sperare di rimarginare ferite ormai profonde.
Ognun per se, dunque, con la speranza vicendevole di sorpassarsi allo sprint o sull’allungo dell’ultimo chilometro… agognando ciascuno – PIRANI e ANTONELLI – di giungere quanto più vicino possibili al risultato di Michela GLORIO, designata vincitrice del primo turno.
Detto che 12.000 costituiscono l’alveo totale dei voti disponibili da Forza Italia a Fratelli di Italia, passando per le Liste civiche “originali”, come verrà suddivisa, questa torta, dagli elettori?
L’obiettivo dichiarato e raggiungibile sia da ANTONELLI che da PIRANI è quello di strappare all’altro almeno 800/1.000 elettori; bottino sufficiente sia ad assicurarsi ciò che più conta, ovvero il ballottaggio, che avvicinare più possibile la GLORIO, ferma alla ricordata quota di 6.800/7.000.
Chi tra PIRANI e ANTONELLI sarà capace di strappare all’altro i 1.000 voti che faranno la differenza (6.000+1.000=7.000 e 6.000-1.000=5.000) potrà non solo appaiare il 23 giugno la prestanome di Simone PUGNALONI ma anche avere chances di vittoria finale..
In attesa del nero su bianco del conteggio del voto sulle schede, i soliti noti continuano a darsi da fare nel tentativo di danneggiare l’altro, tanto per restare in ottica mors tua vita mea.
Ad Osimo Stazione Giancarlo MENGONI, redivivo in quota Ginnettiana con Azione, ha appena innestato la quarta facendo circolare voce, nel vecchio elettorato personale che fu Civico, di un sicuro sorpasso di ANTONELLI su PIRANI.
Idem con patate da parte di altri ex Civici Latiniani, ALESSANDRINI e SANTONI su tutti, in rappresentanza di Lega e Forza Italia, certi del fatto- fanno credere – che la pratica sia ormai risolta e la freccia lampeggiante innescata.
In realtà fino al 15 maggio, ovvero sino all’avvicinarsi delle due o tre settimane che separeranno ancora dal voto, la gran massa degli indecisi – al momento 40%, quasi tutti in casa Centro-Destra – non saprà che pesci pigliare, incredula e rammaricata di compiere una scelta di campo, scegliendo uno tra ANTONELLI e PIRANI, che in realtà potrebbe portare ad avvantaggiare la GLORIO!
Un’unica cosa, al momento, parrebbe sicura: l’estrema difficoltà degli elettori a capirci qualcosa con certezza. Troppe difficili e contorte le dinamiche, dalle inquinate primarie civiche ad oggi, per poter dar torto a tanti cittadini… orientati a lasciar perdere e a non partecipare.
Il nuovo Sindaco? Se lo voti la politica…