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𝗟𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗮𝘁𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗮𝗻𝗼𝘁𝘁𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝘂𝗰𝗹𝗲𝗼 𝗢𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗥𝗮𝗱𝗶𝗼𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗲 𝗺𝗮𝗴𝗮𝗿𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗶𝗻𝗴𝘂𝗮 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗮𝘀𝘀𝘂𝗻𝘁𝗼𝗿𝗲. 𝗬𝗼𝘂𝗻𝗼𝘂𝘀𝘀 𝗚𝗨𝗬𝗘, 𝟯𝟯 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝘀𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼, 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗻𝗲𝘃𝗮 𝟮𝟯 𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗱𝗿𝗼𝗴𝗮 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗶𝗺𝗶𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗮 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶. 𝗟’𝗲𝘅𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼, 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶, 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶, 𝗶𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼

Tradito con probabilità da un cliente rimasto invischiato nella fitta rete di prevenzione, tessuta quotidianamente dai Carabinieri del nucleo Operativo, diretti con la solita dedizione e professionalità dal Luogotenente Giuseppe ESPOSTO.

L’osimano arrestato in flagrante per la detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti

A farne le spese un altro osimano di importazione, tale Younouss GUEYE, 33 anni, origini senegalesi, residente al 53 di via San Giovanni, nei pressi del cosiddetto Cimitero vecchio.

Ed è proprio sotto un pino, fuori del camposanto, distante poche centinaia di metri dall’abitazione dell’osimano, che GUEYE nascondeva un piccolo rifornimento di cocaina – esattamente 23 grammi – e quanto necessario per suddividerla in 46 dosi, già confezionate e destinate al pubblico osimano.

I Carabinieri mostrano le 46 dosi di cocaina confezionate da GUYE e il denaro sequestrato al senegalese

Proprio un osimano, dicevamo, potrebbe aver venduto l’informazione ai Carabinieri che, messe sotto osservazioni le piste del senegalese, hanno impiegato poco a verificare che l’uomo era per davvero tutta casa e chiesa; o per meglio dire casa e il poco distante cimitero… conservando il malloppo che avrebbe potuto tradirlo proprio sotto un pino antistante il luogo sacro, ben nascosto nel terriccio, all’interno di involucri ermetici alla pioggia e/o alla razzia di animali randagi.

Verificata l’informazione come vera, ai militari non è dunque rimasto altro da fare se non far scattare la trappola, organizzando l’arresto in flagranza di GUEYE attraverso una richiesta di coca per il prossimo week-end giunta all’incensurato spacciatore dallo stesso insospettabile cliente.

La zona del Cimitero “vecchio” di San Giovanni distante solo qualche centinaio di metri dall’abitazione del pusher extra comunitario d’origine

Non immaginando la trappola, ieri sera, attorno mezzanotte, il senegalese si è recato a piedi fino al cimitero, rintracciando nell’oscurità, rischiarata dal solo telefonino, il pino che nascondeva la sostanza proibita.

Ad attenderlo da qualche ora, nell’oscurità del luogo, non visti da GUYE, almeno cinque o sei Carabinieri, liberi dall’uniforme, che hanno lasciato fare il senegalese sino a quando l’uomo non si è ritrovato in mano il contenitore con la cocaina già bella e suddivisa in dosi.

Troppo tardi per tentare di disfarsi del malloppo gettando la droga oltre una siepe, praticamente in mano ad un carabiniere in borghese!

Nella notte la traduzione di GUYE in camera di sicurezza, in attesa della convalida dell’arresto operata dal Tribunale nella mattinata odierna

Esattamente il momento che gli uomini del Luogotenente ESPOSTO attendevano con pazienza, nella notte, nascosti nei paraggi.

Palesatisi al comando prestabilito, i Carabinieri non hanno dato all’uomo neanche il tempo di pensare, facendo scoccare ai polsi del disorientato mercante di morte il click delle manette

Dal successivo sopralluogo nella vicina abitazione di GUYE sono inoltre saltati fuori 780 euro in tagli da 50, sequestrati dai Carabinieri, come da prassi, in quanto ritenuti provento dello spaccio.

L’arresto dell’osimano di origini extra comunitarie, ha così permesso al nucleo Operativo e Radiomobile osimano di interrompere un flusso di rifornimento finalizzato al centro storico e alla prima periferia avendo come principale luogo dello spaccio la zona di via Marco Polo e segnatamente l’angolo tra il centro scommesse Snai e l’attiguo Club Italia, spazi tutti i giorni molto frequentati, in particolare, da giovani e giovanissimi osimani con quattrini in tasca.

L’abitazione del 33enne, nei pressi del Cimitero vecchio, visitata dai Carabinieri in seguito all’arresto

Questa mattina Younouss GUEYE è comparso in Tribunale, ad Ancona, per la convalida dell’arresto e il processo per direttissima, non celebrato per la richiesta dell’avvocato difensore di acquisire ulteriore documentazione.

Il senegalese corporatura alta e grossa, rimasto disciplinatamente e per tutto il tempo senza parole, è così stato posto dal giudice, nell’attesa dell’invocato termine a difesa, agli arresti domiciliari.

Rimarrà presso la propria abitazione di via San Giovanni, 53 – a pochi passi dal pino, dal Cimitero e soprattutto dal ricordo dei convulsi attimi immediatamente precedenti la materializzazione, da tutti i quattro lati, di altrettanti carabinieri – fino al prossimo processo.

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Renzo LORENZETTI
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