𝗟𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗲̀ 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗮𝗶 𝗿𝗶𝗽𝗲𝘁𝘂𝘁𝗶 𝗻𝗼 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 – 𝗩𝗮𝗹𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗶 &𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶, 𝗖𝗮𝗿𝗯𝗼𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶&𝗙𝗮𝗻𝘁𝗮𝘀𝗶𝗮 𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗚𝗶𝗻𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶&𝗙𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 – 𝗺𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗳𝗹𝗶𝗴𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮. 𝗗𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶 𝗺𝗼𝗻𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗙𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗮𝗶 𝗿𝗲𝗽𝗿𝗼𝗯𝗶: “𝗜𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗱 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮”
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La prima e unica notizia che abbiamo… è che, stando la domenica di mezzo, non c’è una notizia da comunicare.
In compenso non mancano i buoni propositi, i cattivi suggerimenti, i valorosi ideali, i miti presupposti per aspirare tutti ad una vita migliore; avvenire che però, incancrenendosi lo stallo tra i diversi mini attori del Centro-Destra, sta riportando i protagonisti della politica osimana a un nuovo dimenarsi senza successo.
Basti pensare che la lodevole iniziativa domenicale di Dino LATINI (di convocare i rappresentanti cittadini del Centro-Destra ad una chiaccherata, utile per passare un paio d’ore in attesa del pranzo e delle paste) è servita, quasi unicamente, a farsi una idea approssimativa della data che il Governo sceglierà per mandare al voto Osimo e altri 119 Comuni italiani a Statuto ordinario e altri 347 Comuni in regioni a Statuto speciale per un totale di 461 amministrazioni comunali sui 7.896 Comuni italiani.
Si voterà anticipatamente in Calabria (19), Lombardia (18), Campania (16), Lazio (9), Piemonte (9), Puglia (9), Basilicata (8), Veneto (8), Abruzzo (6), Liguria (5), Sardegna (5), Emilia (4), Marche (2), Umbria (1) e Molise (1).
Per importanza stando a numero di abitanti, Osimo figura invece come 12ma città, eccone l’elenco: Genova (561.203), Taranto (189.461), Ravenna (155.836), Giugliano (123.758), Lametia Terme (67.413), Matera (59.748), Desio (41.668), Rozzano (41.435), Saronno (38.582), Rende (36.123), Cernusco sul Naviglio (34.969) e Osimo (34.792).
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Fissate le varie date per i Comuni a Statuto speciale: 13 aprile in Friuli, 4 maggio in Trentino e autunno in Valle d’Aosta.
In Sardegna e Sicilia, invece, si voterà nella stessa data da scegliere Osimo, ovvero in un week-end a cavallo tra il 15 aprile e il 15 giugno, probabilmente accorpando la chiamata con i cinque referendum pure previsti.
Di certo la Legge indica che ad indicare la data è il Governo, attraverso il Ministero dell’Interno, scegliendo tra le diverse finestre possibili a partire da non oltre il 55° giorno precedente a quello di votazione.
Calendario alla mano, considerata la data odierna, il Governo può ancora scegliere tra domenica 27 aprile, tutte le domeniche di maggio (4, 11, 18 e 25) e le tre di giugno (1°, 8 o 15); otto date possibili su cui ognuno, in chiave osimana, può scommettere giusto per il gusto di farlo, visto che l’esito appare scontato.
A renderlo almeno frizzantino, visto che i Coordinatori regionali di Fratelli di Italia (LEONARDI), di Forza Italia (BATTISTONI), di Lega (LATINI) e dell’Udc (SACCONE) restano affaccendati un chissà quali altre visioni politiche, ha pensato il ricordato Dino LATINI rinnovando ai locali coordinatori la disponibilità a correre come Sindaco e di volerlo fare proponendo l’alleanza dei quattro partiti, logo e lista comprese.
Evidente l’obiettivo Civico di svuotare a Francesco PIRANI e al fedele Ciuffo moscio alleato quanta più acqua possibile, dimostrando alla città che amando Osimo un risultato di vittoria in funzione anti Michela GLORIO, perseguito da tutti, sarebbe stato possibile.
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5 liste, 5 loghi, anzi sei visto che Rinasci Osimo, presente all’incontro, parrebbe aver sposato subito l’idea-LATINI, dicendosi prontissima a buttare a mare il proprio ex commesso, aspirante non si sa cosa, SALLUSTIO… appoggiando il Presidente del Consiglio regionale verso un possibile ballottaggio.
Sull’altro fronte, invece, permane il nulla in cambio di niente che tanto piace agli 800 osimani superstiti con GINNETTI e ai 1.500 illusi, probabilmente meno, adepti di Ciuffo moscio e dell’immortale Michael SCHUMACHER.
Antonelliani che sia super Micky STAFFOLANI che il Conte Duca ALESSANDRINI potrebbero alla buonora abbandonare al proprio amaro destino, in cambio della solita buona uscita tutta da trovare.
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Lor signori, parlando ovviamente quasi a titolo personale (vista la estrema irrilevanza dei voti in grado di spostare da una situazione all’altra) nel corso della mattinata, in attesa di correre a tavola, si son detti persino ottimisti, alla lunga, di chiudere il Cerchio magico e ricondurre all’ovile le tre coppie terribili, orma note: VALENTINI-PIRANI, FANTASIA-CARBONETTI e soprattutto, la più intransigente di tutti (per avere qualche centinaio di voti in più) GINNETTI-FIORANELLI, indisponibili a LATINI in qualsiasi sala possibile e ai loghi di partito, indigesta Fiamma Tricolore in testa.
Ad ammonire il mutevole Conte Duca (ora leghista, quando basico popolare, quando Piraniano) sulla eventuale automaticità dei suoi amici ad aderire al progetto LATINI, caso fosse, delle tre coppie Antonelliane… ha pensato Monica SANTONI per Forza Italia; la coordinatrice forzista ha ricordato a chiarissime lettere che resta tutto da vedere il risultato di un interesse in extremis da parte di ANTONELLI, PIRANI e GINNETTI ad agganciare con successo un treno in corsa… per la serie “chi tardi arriva potrebbe facilmente trovarsi ad alloggiare male”; cercarsi un altro hotel o dormire all’aperto.
Dormire? Esattamente i sonni tranquilli, con simili presupposti allo sbando, destinati ogni notte e per un lungo decennio a Michela GLORIO.
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