𝗨𝗹𝘁𝗶𝗺𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮: 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗙𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗙𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮, 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗮 𝗹’𝗨𝗱𝗰. 𝗔𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝗚𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲, 𝘀𝗶𝗮 𝗽𝘂𝗿 𝗶𝗻 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗮 𝗺𝗶𝗹𝗹𝗲 𝗲𝗱 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮̀, 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗳𝗮𝗿 𝘃𝗮𝗹𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝘀𝘀𝗮𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶! 𝗔𝘁𝘁𝗲𝘀𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝗻𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗼
Di nuovo in campo Carlo CICCIOLI e ancora un braccio di ferro fratricida tra ACQUAROLI (convinto ad abbracciare il civico latiniano Francesco PIRANI e a proporlo agli osimani candidato a Sindaco) e l’astioso e sempre irascibile Carlo CICCIOLI.
Lo credevamo impegnato a raccattare in giro per quattro regioni voti personali decisivi per la propria campagna europea. Lo credevamo zittito e lontano, con la coda tra le gambe, intento a leccarsi le ferite di una sconfitta bruciante.
Lo credevamo quasi emarginato da Fratelli di Italia e soltanto sopportato da pochi in rispetto della propria anzianità, anagrafica e storica, in seno alla Fiamma tricolore.
Lo pensavamo soprattutto senza più frecce avvelenate da lanciare al petto di nemici vecchi e nuovi e di chiunque fosse stato ritenuto, da CICCIOLI, in grado di attraversargli la strada.
Insomma lo si credeva disarmato, accantonato, sbeffeggiato, bollito, redarguito, ammonito… pronto per la pensione politica.
Nulla di tutto questo.
Carlo CICCIOLI, sulla carta Coordinatore provinciale di Fratelli di Italia e – sempre sulla carta – titolare del diritto di trattare la vicenda politica trasformatisi nell’attuale “caso-Osimo”… vive e combatte la sua partita anti Liste civiche.
Più voglioso e cocciuto che mai di riuscire a mandare tutto all’aria e di far rivincere persino il prestanome dell’estrema Sinistra (!)
Non lo fa più mettendoci la faccia (ACQUAROLI lo ha letteralmente redarguito di stare bene attento a quanto combina e ai danni che il partito, in caso di fallimento della candidatura di Francesco PIRANI, gli potrebbe notificare sul conto politico.
Rischia Carlo CICCIOLI. Dovesse fallire l’elezione a Bruxelles e in contemporanea ingoiare il rospo osimano… figurerebbe maturo per una pensione non meritata.
Un doppio gancio che potrebbe consegnare la figura di Carlo CICCIOLI alla storia negativa della Destra marchigiana ed osimana in particolare.
In attesa del 9 giugno CICCIOLI si gioca tutte le carte… sotto banco. Al partito osimano (impegnato con la STAFFOLANI a decidere unicamente il colore del pavimento della nuova sede elettorale, individuata lungo Corso Mazzini) ha già comunicato di non poter agire alla luce del sole e di adeguarsi.
Stessa comunicazione giunta a Sandro ANTONELLI, promesso sposo di Fratelli d’Italia e del duo ALESSANDRINI (Lega) e TOMBOLINI (Forza Italia); promesso sposo sempre più fremente ed impaziente, il povero ANTONELLI, di un gran giorno destinato ad essere costantemente rinviato e a non avverarsi.
Anche in queste ore, in attesa di risolvere la vicenda di unità del Centro-Destra con Lega e Forza Italia, ACQUAROLI ha ricordato a CICCIOLI che il simbolo della Fiamma Tricolore appartiene al partito e quindi – tra i due – ad ACQUAROLI; non foss’altro per questioni di gerarchia politica.
Senza il logo della Fiamma Tricolore, promessa da tempo a PIRANI, ogni presupposto alternativo viene fatalmente a cadere. Un evento negativo possibile; una storia i cui rischi sono, da ANTONELLI e CICCIOLI, conosciuti sin troppo bene.
Ancora poche ore, 24/48 al massimo, ed ACQUAROLI dovrebbe essere in grado di annunciare la resa di ALESSANDRINI, TOMBOLINI e CICCIOLI (uno per partito, guarda caso) e l’avvenuto sodalizio con le liste civiche di LATINI e il candidato Comune a nome Francesco PIRANI.