𝗚𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝟰𝟰𝗲𝗻𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗯𝗮𝗻𝗲𝘀𝗲, 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗟𝗼𝗿𝗲𝘁𝗼, 𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟬 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼, 𝗱𝗮𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟳 𝗮𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟵. 𝗟’𝘂𝗼𝗺𝗼 𝘀𝗶 𝗲̀ 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗻𝗼𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝘃𝘃𝗲𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗮𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗿𝗶𝗯𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲, 𝗻𝗲 𝗹𝘂𝗶 𝗻𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗲) 𝗿𝗲𝗱𝗱𝗶𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝗽𝗶𝘁𝗶 𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗲 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗹’𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗼
Poco prima di essere arrestato aveva investito tutto su una casa in cattive condizioni, acquistata a Loreto per circa 80.00 euro, nel gennaio 2020. Finito per davvero in carcere giusto un mese dopo, quell’appartamento venne ristrutturato più volte dalla moglie con vari interventi di manutenzione straordinaria, al punto da quasi triplicare il valore sul mercato immobiliare, superando oggi formalmente i 200.000 euro. Ma con quali fondi?
Un interrogativo legittimo rimasto però senza risposta.
Tanto che l’uomo, un 44enne albanese, da circa venti in Italia e neanche sua moglie (nel frattempo intestataria dell’immobile) non potranno godersi i frutti dei propri sacrifici… essendo quel “tutto” iniziale fortemente sospettato come ricavato dallo spaccio di droga.
In effetti l’extracomunitario, arrestato nel febbraio del 2020 dai Carabinieri del nucleo radiomobile e operativo di Osimo a conclusione di serrate indagini protrattesi nel tempo (per episodi di spaccio a partire dal marzo 2017 e fino ad ottobre 2019) non avrebbe avuto modo di acquistarsi legalmente un tetto sotto cui vivere, non risultando intestatario di alcun reddito e men che meno lavoro.
Una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Ancona, ha così portato a Montacuto un uomo ritenuto socialmente pericoloso; di fatto condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione in via definitiva, oltre al pagamento di una sanzione per 20.000 euro.
Ora l’albanese si ritrova in procinto di lasciare il carcere avendo scontato interamente la condanna ma difficilmente potrà rimetter piedi in casa! Proprio nei giorni scorsi, come dicevamo, i Carabinieri hanno notificato alla coppia (dopo un primo intervento di sequestro nel giugno dello scorso anno) un ulteriore decreto di confisca, sempre per l’identica motivazione: con quali soldi, diversi dallo spaccio di droga, i coniugi albanesi hanno potuto operare l’acquisto e la trasformazione di lusso, con tanto di climatizzazione, di un appartamento di cinque vani, tra piano terra e primo piano, con tanto di pertinenze e garage?
Risposta non giunta da alcuna dichiarazione dei redditi; e pertanto legittimamente l’ipotesi che a correre siano sempre e solo stati i soldi ricavati dallo spaccio.
Capita così, ogni tanto, che qualcuno non riesca a godere i frutti illeciti di un reato; raro ma succede.