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𝗟’𝗲𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗼𝘁𝗼, 𝘁𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝘀𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗹𝗼 𝗮𝗱 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗻𝘀 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗺𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲… 𝗽𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼. 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝗴𝗼𝗹 𝗱𝗲𝗹 𝟭° 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲

Ce ne fosse ancora di bisogno (pare proprio di si) anche il voto di domenica alle primarie del Pd per scegliere quale strada imboccare dopo Enrico LETTA, ha dimostrato quanto inaffidabile e fuorviante possa essere la volontà di un partito, di un movimento o di una lista civica a rinunciare al ragionamento e alla politica per lasciar fare agli umori, destabilizzanti e incontrollabili, di un popolo ridotto, semplicemente, a folla vociante, abbandonata dai propri leader.

Batte alle porte l’appuntamento demenziale dell’anno, politicamente parlando, del prossimo 1° aprile; ovvero l’idea malsana di rinunciare ad un dibattito interno, magari aspro e non condiviso al 100%, per lasciar fare gli osimani, tutti gli osimani che lo vogliano, scegliersi il candidato più bello, più intelligente, più simpatico ma non certo il personaggio più adatto a rappresentarli come Sindaco nel prossimo mandato (2024-2029).

Sandro ANTONELLI, grande favorito contro BORDONI e GIACCHETTI

Vincere già al primo turno – forti di una alleanza imbattibile col Centro-Destra, stile 1999 (apparentamento allo stato tutto ancora da scrivere, anzi proprio da pensare…) – pare confermato non interessare l’anima civica, ormai lanciata verso lo stessi baratro in cui sono appena sprofondati, in queste ore, i compagni di disavventure Pd.

Come le primarie Democratiche hanno appena dimostrato (con la SCHLEIN a battere, anche nettamente, il super favorito BONACCINI), le prossime primarie Civiche determineranno, a super sorpresa, il gradimento verso il sorriso, il modo di fare, la mancata antipatia di Sandro ANTONELLI; titoli sufficienti, parrebbe, a guidare la città fino al 2029.

E poco importa che a votare ANTONELLI saranno, come promesso, anche gli infiltrati pugnaloniani, mossi dal Sindaco per scegliersi il miglior avversario possibile; ancor meno conterà che a portare ad ANTONELLI i voti in grado di fare la differenza, saranno gli amici degli amici di Gilberta GIACCHETTI, in campo esclusivamente per sottrarre consenso e far perdere, piuttosto che…, la candidatura della ex favorita Monica BORDONI.

Come il Pd e il grosso dei suoi elettori moderati, dunque, si stanno risvegliando in queste ore, increduli ma felici di aver partecipato… poco importa se diretti a tutta forza con la barra verso una Sinistra di lotta ma non di governo, così i Civici nostrani saranno chiamati, per decenza, a non meravigliarsi, almeno, il 2 aprile, dell’esito del voto primario voluto a tutti i costi.

Le liste civiche latiniane verso l’autogol del 1 aprile, giorno di primarie

Grave non comprendere o dimenticare che fare politica è una cosa e assecondare per quieto vivere gli umori di una minoranza, i desideri di pochi, le visioni particolari di altri… è davvero tutt’altra operazione.

Una scelta sbagliata, questa di scimmiottare persino gli errori del Pd, che rischia di materializzerà sulla città l’ultimo, grande errore di un nucleo politico pensante; quel gruppo storico latiniano che è stato e ad Osimo poteva tornare ad essere maggioranza; solo se il movimento, interpellato come si sarebbe potuto e dovuto fare, avesse potuto esprimersi.

Lasciar vincere gli inquinamenti personalistici post LATINI, insomma, l’aver evitato di ragionare, come si usava fare un tempo, per il bene comune, lasciando vincere gli egoismi, le rivincite e le piccole vendette, si dimostrerà essere, forse, un perfetto metodo per dirsi democratici.

Peccato che, spiegherà oggi BONACCINI ai suoi, tanta libertà equivalga a giocare col fuoco.

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