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𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗧𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮𝗹𝗶, 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗰𝗮𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 “𝗟𝗶𝗹𝗹𝘆 𝗲 𝗶 𝘃𝗮𝗴𝗮𝗯𝗼𝗻𝗱𝗶” 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮. 𝗣𝗲𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗕𝗢𝗥𝗗𝗢𝗡𝗜, 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗮𝗺𝗶𝗰𝗶 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝘁𝘁𝗿𝗼 𝘇𝗮𝗺𝗽𝗲, 𝘀𝗶𝗮 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗔𝘀𝘀𝗼 𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗮 𝗿𝗲𝗰𝗼𝗿𝗱: 𝟰.𝟯𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼 + 𝗜𝘃𝗮

Monica BORDONI, si lady ecc., vice Sindaco con delega, tra le altre, alla “Tutela degli animali”.

Che strano. Tutto al più si potrebbe pensare, davvero molto nobile: dedicare un incarico specifico ad un compito certamente importante e da valorizzare – la tutela dei nostri migliori amici – ad oggi e in passato mai elevato da alcun Sindaco agli onori di delega assessorile.

Poi, per caso, scopriamo che la news della tutela animale non è una esclusiva, bizzarra e appunto nobile, dell’Amministrazione di PIRANI.

La locandina dell’evento andato in onda ad Osimo il 13 ottobre e costato 5.246 euro. Bis domenica ad Ancona

Ad Ancona, ad esempio, anche i nostri millenari vicini hanno una Giunta di Centro-Destra e un’Assessoressa con specifica delega. “Tutela degli animali”, alla lettera, affidata a tale Orlanda LATINI.

Come deve essere il mondo, alle volte. Per secoli praticamente ignorati e affidati, nel caso del più fedele possibile degli animali, il cane, a feroci accalappia-cani e a luridi canili… e d’un tratto due città vicine, Osimo e Ancona, svegliatesi insieme con la giusta sensibilità animal, al punto da dedicare ai nostri amici a quattro zampe, un quasi angelo custode pubblico.

Wanda, la cagnetta di Francesco PIRANI, fa la guardia al suo padrone nel Gabinetto del Sindaco, un tempo inviolabile persino agli umani!

Ma le analogie non finiscono qua, segno di un allineamento dei pianeti senza precedenti, a tutto vantaggio, in questo caso, dei cani su tutti gli altri animali.

Osimo e Ancona sono state oggetto (la nostra città lo scorso 13 ottobre, Ancona lo sarà domenica prossima) dell’identica iniziativa denominata “Finalmente a casa”, tesa a trovare un padrone e una nuova famiglia ai pelosi ospiti dei molto poco confortevoli canili del circondario, nonostante tutto l’amore possibile dei volontari e le cure dei vari Comuni.

La tenerezza di una nuova cuccia ritrovata, nell’immagine di un cane adottato ad Osimo grazie all’iniziativa del Comune

Diretta e presentata, ad Osimo come ad Ancona, da tal Matteo GRECO, la filantropica iniziativa “Finalmente a casa” lamenta un solo difetto, peraltro poco noto e quindi bypassabile: costa un pò troppo ai cittadini osimani (per Ancona non sappiamo e ben poco interessa), succhiando al bilancio 4.300 euro +Iva. Soldi andati in cassa alla Asso, società speciale anche nei preventivi da porre all’incasso. Specie quando il preventivo è unico e senza possibilità di scegliere diversamente.

In questo caso soluzioni a costo zero o dintorni essendo il grosso della fatica di “Finalmente a casa” affidata a volontari, appassionati, persone di buon cuore.

Come si è arrivati, allora, a spendere, 5.246 euro, liquidati dal Comune alla Asso del neo Presidente GINNETTI, coadiuvato dei suggerimenti preziosi di Barbara BORRONI (Fratelli di Italia) e Sergio BELELLI (area Civica)?

La vice Sindaco Monica BORDONI con Wanda, la cagnetta di PIRANI e Matteo GRECO presentatore dell’evento

E’ certo che l’organizzazione di “Finalmente a casa”, ideando l’iniziativa e non pagando di tasca propria i costi della manifestazione, non abbia badato a spese. Del resto perché limitarsi a trasferire con mezzi propri i 17 cani presenti al “Lilly e i vagabondi” quando è possibile utilizzare un mezzo – un camion-palcoscenico super attrezzato di tutto – pensato per occasioni pubbliche?

Non vogliamo indagare oltre e ci fermiamo al dato di fatto: 5 tra cagnolini e cagnoloni, pare, non hanno fatto rientro al canile avendo avuto la fortuna di trovare un padrone e una nuova famiglia.

Peccato che lo stesso rimarchevole risultato si sarebbe potuto ottenere riservando, giusto ai pelosi rimasti al gabbio, un trattamento ancor migliore grazie ai soldi a pioggia pretesi e ricevuti dalla Asso!

Pensiamo ad una alimentazione maggiore o di miglior qualità, a qualche uscita al guinzaglio in più o ad una toletta più appropriata che davvero non fa mai male.

Dopo di che va pur bene non badare a spese e pagare 5.246 euro (pari a circa due mensilità da vice Sindaco) senza proferir parola; magari anche pensando di aver ben speso e/o di aver fatto sia una buona azione che un favore agli osimani. Basterebbe farlo sapere, prima. Fine dei problemi.

Ancora una immagine dal camion-spettacolo affittato a caro prezzo dalla Asso per l’occasione
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