𝗜𝗹 𝗱𝗶𝗽𝗹𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼, 𝗶𝗻 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝟮𝟬𝟬𝟳, 𝘀𝗶 𝗲̀ 𝘀𝗽𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮 𝟴𝟯 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗶𝗻 𝗼𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗲, 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝗯𝗮 𝗱𝗶 𝗡𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲. 𝗚𝗶𝗮̀ 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗢𝗿𝗱𝗶𝗻𝗲 𝗖𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗴𝗶𝗼, 𝗹𝗮 𝗳𝗲𝗹𝘂𝗰𝗮 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗰𝗰𝗮𝗱𝗲𝗺𝗶𝗮 𝗱’𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗹𝗶𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗮𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 (𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗮𝗻𝗮𝗴𝗲𝗿, 𝗶𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼) 𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟬𝟯 𝗱𝗮𝗹 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗰𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗲 𝗖𝗮𝗺𝗲𝗿𝗶𝗻𝗼… 𝗳𝗼𝗿𝘀𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗼̀ 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗽𝗼𝗰𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗻𝗲 𝘃𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼
Da figlio di Carabiniere ad Ambasciatore, passando per il titolo nobiliare di Conte e l’adozione dell’allora Sindaco Vincenzo ACQUA.
Giuseppe BALBONI ACQUA, 83 anni, democristiano di Destra nel midollo e gran maestro della diplomazia europea, se n’è andato il giorno di Natale per l’aggravarsi del quadro clinico che lo costringeva da qualche tempo a cure ospedaliere presso il S.S. Benvenuto e Rocco.
Nato e morto ad Osimo, Giuseppe BALBONI, figlio di un valoroso ufficiale dei Carabinieri (ricordato a Roma con l’intestazione di spazi presso una caserma), aggiunse presto al cognome originario anche quello adottivo dell’avvocato e Sindaco di Osimo ACQUA, senza figli.
Laureatosi in Giurisprudenza a soli 22 anni, il giovane BALBONI ACQUA indirizzò fin da subito la propria carriera a funzioni diplomatiche e consolari, assegnato già nel 1964 all’ambasciata d’Italia di Parigi e quindi a Montreal.
Un inizio in linea brillante, con una carriera romana e internazionale senza pari che culminò, politicamente, a cavallo del secolo scorso, con il premier FORLANI (a capo della diplomazia) e il Presidente CIAMPI, al vertice del Corpo.
Per lunghi anni ogni incontro internazionale dell’Italia ha visto l’osimano armonizzare ogni possibile rischio, pilotando con mosse felpate la presentabilità del Paese a livello mondiale
In precedenza il giovane ambasciatore aveva avuto modo di farsi le ossa a Varsavia (quadriennio 1993-1997) e prima ancora impegnato come vice Direttore per la Cooperazione e lo Sviluppo (1991-1993) e capo ufficio del segretariato presso il Ministero degli Esteri (1988-1991).
In seguito, fino al 2000, con gli anni della piena maturità, si aprono per BALBONI ACQUA le porte di rappresentante a Ginevra della Conferenza permanente per il disarmo; capo del cerimoniale presso la Presidenza della Repubblica (fino al 2003) e infine ambasciatore presso la Santa sede e il Sovrano miliare ordine di Malta, fino al 2007, anno della meritata pensione.
Ad Osimo Giuseppe BALBONI ACQUA tornava spesso a riassaporare l’aria di casa, specie collaborando con gli allora Sindaci ORSETTI e LATINI; in particolare si ricorda la fattiva collaborazione con l’Accademia d’arte lirica e le basi poste per la nascita, nel 2003, Sindaco LATINI, del Consorzio tra il Comune di Osimo e le università di Macerata e Camerino (a cui in seguito si accodarono Consiglio di Stato e Corte Costituzionale ed infine Provincia di Ancona e Regione Marche) per l’alta formazione amministrativa, con sede al Campana.
Una specializzazione post laurea che ha dato fin da subito frutti importanti, specie favorendo la crescita di nuovi manager, specie legati al mondo della sanità.
Creato Conte grazie al Sacro militare ordine Costantiniano di San Giorgio, se un cruccio ha macchiato la pagella professionale di BALBONI ACQUA è quello di essersi speso con parsimonia per favorire la città di Osimo di una struttura, un servizio, una professionalità a cui legare il ricordo, nel tempo, del plenipotenziario osimano.
I funerali dell’ambasciatore si svolgeranno mercoledì mattina, ore 10.30, presso la basilica di San Giuseppe da Copertino a cui seguirà la tumulazione presso la cappella di famiglia, al Cimitero Maggiore.