𝗦𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮, 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘅 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮. 𝗡𝗲𝗹 𝗳𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗹’𝗼𝗽𝗶𝗻𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮: 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗺𝗮𝗶 𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼?
Indagato per stalking Salvatore DEL CAMPO. La Procura della Repubblica, in seguito ai fatti di mercoledì mattina ad Ancona, ha chiesto per il 41enne catanese (alle prese con una difficile procedura di separazione a cui è legato l’affidamento della figlia) la misura del braccialetto elettronico e il conseguente divieto ad avvicinarsi alla casa e ai luoghi frequentati dalla ex moglie.
Sembra che a carico ulteriore del padre di famiglia siciliano penda già un comportamento aggressivo messo in atto nei confronti di un’altra donna, stavolta una giudice della sezione Civile, al punto da costringere il magistrato a chiedere di essere sostituita nella causa in piedi tra l’uomo e l’ex compagna.
Di certo il Presidente del Tribunale ha già provveduto ad accogliere la richiesta di astensione, affidando il procedimento ad altro magistrato.
In settimana, intanto, la Procura con il Pm Rosario LIONELLO, sentirà i primi testimoni dell’avvenuta aggressione “dimostrativa” all’uscita del parcheggio anconetano degli Archi.
Donatella BALEANI, assistita nel procedimento dall’avvocato Gianni MARASCA, Presidente dell’Ordine, giovedì mattina ha prontamente sporto denuncia in Questura per il grave fatto di cronaca.
La vicenda intanto, anche con il passare dei giorni, non smette di catturare l’interesse dell’opinione pubblica, non foss’altro per il ruolo emarginato dei padri, rispetto alla gestione dei figli minori, in caso di separazione dei coniugi.
Al di la della questione madri e padri (che in Italia meriterebbe di essere totalmente ripensata ribilanciando i rapporti di forza a favore dell’uomo), fa discutere il mancato arresto di Salvatore DEL CAMPO, nella immediatezza del fatto, una volta rintracciato dalle Volanti della Questura dorica.
A nome di tutti, a dare corpo ai dubbi sull’operato di mercoledì tenuto dalla Legge, è l’avvocatessa Marina MAGISTRELLI: “Mi chiedo perché questa persona non sia stata subito arrestata! Ha messo un braccio attorno al collo… l’intento mi pare chiaro. Chi ha sbagliato?”
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