𝗜𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗮𝗽𝗲𝗿𝗶-𝗰𝗲𝗻𝗮 𝗲 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗯𝗮𝗿 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗔𝗰𝗰𝗼𝗿𝗿𝗼𝗻𝗶, 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗮 𝗜𝗺𝘁 𝗮 𝗦𝗮𝗻 𝗕𝗶𝗮𝗴𝗶𝗼, 𝘀𝗶 𝗲’ 𝗿𝗶𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗯𝘂𝗿𝗼𝗰𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮 𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗻𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. 𝗖𝗿𝗲𝘀𝗰𝗲 𝗲 𝗰𝗮𝗹𝘇𝗼𝗻𝗶 𝗿𝗶𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹’𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮. 𝗨𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗻𝗲𝗼? 𝗖𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗶 𝟮.𝟴𝟬 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗲 𝗲 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼
Il Suap (sportello unico per le attività produttive) se la prende comoda? La burocrazia può attendere? E/o ricevere il via libera (dopo aver profuso soldi, idee ed impegno in quantità) a volte può sembrare una gentile concessione, piuttosto che un atto dovuto e dovuto in fretta?
Capita. E capita talmente spesso dal non fare (quasi) più notizia.
Salvo rifarsi – è successo giovedì ad Osimo – al momento della sospirata apertura, quando ormai è finalmente tutto pronto e in attesa del fatidico nastro Tricolore da tagliare.
Nastro? Taglio? Autorità? Al nuovissimo Joia – locale per giovani pensato da Andrea ACCORRONI per impegnare la propria giovanissima prole in un’attività al pubblico tra le meno semplici del lotto – hanno pensato (bene) di prendersi una piccola rivincita sul norme e scartoffie “dimenticando” Simone PUGNALONI, seppur non il migliore possibile ma pur sempre il Sindaco al comando solitario di questa città, dall’elenco degli inviti, esonerando di fatto il Primo cittadino dalla piacevole incombenza.
“Non era scontato puntare in un settore così complesso – ha commentato soddisfatto ACCORRONI – e in particolare farlo in un momento storico come l’attuale. Disporre di liquidità non basta, è servito coraggio e anche più di un di pizzico di spregiudicatezza.
In questo devo dire che i miei due figli 20enni mi hanno saputo ben convincere aprendomi ad una realtà, intrigante e alla moda, che in zona è sempre mancato.
Purtroppo la burocrazia ha di fatto rallentato l’avvio di questa avventura, facendoci perdere mesi e mesi per concludere i vari passaggi… un autentico viaggio nel “burocraticamente corretto” alla scoperta di norme che rasentano la follia. Ma ormai tutto è alle spalle. Ci siamo dentro e vogliamo vincere la sfida”.
175 coperti + 15 sedute tutte intorno al piano bar; a pensare alla clientela (pensata come un pubblico giovane, attento ed esigente) saranno 16 dipendenti, sette in cucina e nove in sala, coordinati da Giorgia MASSI, compagna attuale di ACCORRONI.
La Joia (dallo spagnolo “gioiello” o “prezioso”) sarà attiva dalle 18 alle 19.30 per gli aperitivi, fino alla 23 per la cena (pizzeria e dintorni) e dall’1 come piano bar, con chiusura il lunedì.
Tre locali in uno in attesa di raddoppiare l’offerta, burocrazia permettendo, con l’avvio di una seconda attività – il “Cavallino alato” – pensata stavolta per una clientela magari di nicchia (alla perenne ricerca di nuovi chef, nuovi piatti e dell’ultima moda) per spese importanti.
Un’altra dozzina i nuovi posti che andranno ad aggiungersi a quelli giù al lavoro, per circa 30 assunzioni complessive.
Decisamente interessante, infine, la rivisitazione, in chiave osimana, dei calzoni, ribattezzati: Fa male lu stummigu a sentitte, I quadrì manna l’acqua pè d’in su, Ma bada a caminà, O sciapigotto, Semo fatti cuscì e Sidonca e delle cresce da ordinare tipo Lippede oppede, Cala jo da sto ceregio, Sotto la meriggia, E’ rriada lia e A cujò ninì…
Difetti? Per ora uno solo ma non piccolo: 2.80 di coperto chiesti a dei giovanissimi… nun se po’ vede!