“𝗙𝗼𝗿𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶” 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗶𝗻 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮 𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗽𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗦𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶, 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗰𝗶𝗺𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶, 𝗶𝗻 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲. 𝗜 𝗳𝗼𝗴𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶 𝘀𝘂 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗹𝗼𝗰𝘂𝗹𝗼 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗼, 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗳𝘂𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗮 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲… 𝘂𝗻 𝗽𝗹𝗮𝗰𝗲𝗯𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗳𝗮𝗿 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶… 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗲𝗺𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗲. 𝗣𝗲𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗮 𝗿𝗶𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗰𝗶 𝘀𝗶𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗰𝗿𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼, 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗲𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮
Una sfilza di pannelli bianchi a coprire i loculi vuoti in attesa.
Questa l’idea innovativa saltata in mente alla nuova OSIMO SERVIZI (Cda FRONTINI e ALESSANDRINI PASSARINI) per evitare, sembra, discussioni quotidiane con la gentile clientela in ordine alla scelta del “fornetto” cimiteriale.
Accade da qualche settimana al Cimitero Maggiore grazie al fatto che, attestandosi ormai sul 50% la percentuale di quanti preferiscono la cremazione, molti spazi trentennali vengono ormai a liberarsi e a creare sovrannumero.
Sovrannumero ma anche libertà teorica, per il pubblico, di scelta. Con tutti i discorsi immaginabili in ordine a chi desidera uno spazio comodo in bella vista, oppure arieggiato in quarta fila o al contrario destinato in fondo nello scomodissimo parterre rasoterra.
In ogni caso polemiche ripetitive assicurate, dal momento che accontentare tutti, è notorio, è pratica impossibile da realizzare. Quale dunque la soluzione adottata?
Semplice? Con l’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione (Fratelli di Italia e Lega), i loculi, affittati con contratto trentennale al costo media di circa 1.400 euro, canone annuo per luce votiva escluso, non sono più oggetto di trattativa ma assegnati all’utente in base alla comodità operativa di OSIMO SERVIZI.
Sei fortunato che il piano capitato in sorte è di tuo gradimento? Bene.
Il caso ha invece voluto che per 30 anni le stanche membra riposeranno dove da vivo non avresti voluto sostare neanche un minuto? Pazienza!
Prendere o lasciare.
Si dirà. Ma allora quegli orribili pannelli di simil plastica, bianco ospedale, che tanto a cazzotti fanno, esteticamente, con l’arredo urbano di un cimitero storico come il Maggiore? Che funzione anno?
Oltre ad imbruttire di molto l’immagine già triste del Camposanto… a quale altra funzione rispondono?
La risposta non è granchè ma è l’unica possibile: tappando di bianco ogni loculo liberato e in paziente attesa, gli umani si formeranno l’idea che quegli spazi siano giù, in qualche modo, locati, prenotati, affidati… insomma non disponibili e quindi non richiedibili e di fatto non richiesti.
Insomma un deterrente placebo, brutto da vedere ma che pare però funzionare. Da quando gli osimani hanno preso atto che quella sfilza di fogli bianchi a coprire ogni tomba, prefigura uno spazio non più disponibile, sono scese, fin quasi a scomparire, le polemiche quotidiane su quale loculo “acquistare”.
A decidere è così OSIMO SERVIZI in base alle esigenze operative. Punto. Fine del discorso.
Peccato quel brutto cazzotto in un occhio per il decoro, il gusto, l’armonia del luogo. Sentimenti che dovrebbero prevalere in un luogo ispirato alla pace… persino eterna! Sigh.