𝗗𝗼𝗻 𝗦𝗚𝗔𝗟𝗟𝗔, 𝟴𝟲 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 “𝗟𝗲 𝗜𝗲𝗻𝗲”, 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗼𝗻𝗮 𝗣𝗿𝗶𝘀𝗰𝗮 𝗖𝗔𝗥𝗟𝗘𝗧𝗧𝗜. “𝗠𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗺𝗶 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗶 𝗮 𝘁𝗶𝗿𝗼… 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲𝗶 𝗮 𝘀𝗰𝗵𝗶𝗮𝗳𝗳𝗶”. 𝗟𝗮 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝘁𝗿𝘂𝗳𝗳𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗹𝗹𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝗺𝗺𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗽𝗮𝘁𝗶𝘁𝗼: 𝗶𝗹 𝗳𝗶𝗱𝗮𝗿𝗱𝗲𝗻𝘀𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗕𝗨𝗚𝗔𝗥𝗜 (𝟭𝟮𝟳.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼) 𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗧𝗲𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗕𝗢𝗥𝗗𝗢𝗡𝗜, 𝘀𝗼𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗶𝗰𝗲 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗠𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮, 𝗶𝗻𝗰𝗮𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗺𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟯𝟬𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼!
di Sandro PANGRAZI
Tra tutti i truffati dalle movimentazioni di Prisca CARLETTI (almeno 31 le persone che hanno perso ogni risparmio di una vita per un ammanco di quasi 4 milioni e mezzo di euro!) il più danneggiati di tutti è l’86enne parroco di Padiglione, don DOMENICO.
Stavolta, grazie al servizio de “Le Iene” andato in onda una decina di giorni fa su Italia 1, conosciamo anche la cifra scomparsa in trenta anni di risparmi e affari personali del sacerdote, originario di Appignano e un tempo benestante di famiglia: 1.255.629 euro.
Parroco che di perdonare l’esperta finanziaria conosciuta in banca, alla Banca Popolare di Ancona, non pensa lontanamente. “Non gli sparerei – ha commentato amaramente l’anziano sacerdote ai microfoni nascosti de “Le Iene” – ma certo non avrebbe senso parlarci. Ce l’avessi davanti per un attimo, piuttosto, la prenderei come minimo a schiaffi…”
Questo il resoconto di quanto ulteriormente “rubato” al Parroco dagli inviati Mediaset a Padiglione, attorno luglio. Servizio mandato in onda solo domenica 6 ottobre.
Don Domenico SGALLA: “Ma sembrava affidabilissima… è proprio li il guaio. Io ci son cascato perché la banca (all’epoca la Banca Popolare di Ancona, filiale di Padiglione, NdR.) me l’ha mandata (in realtà la consulente finanziaria, poi radiata, Prisca CARLETTI non ha mai avuto un rapporto diretto con l’istituto di credito che si “limitava” ad ospitare e condividere la clientela operante, NdR.).
A me ha preso tutto quello che c’era li da 30 anni. Era il conto corrente bancario che, ad un certo punto, lo gestiva lei. Fatta la denuncia al Tribunale non c’abbiamo avuto riscontro. E quella continua a fare danni perché nessuno l’ha bloccata.”
IENE: “E il tutto a cui fa riferimento Don DOMENICO SGALLA, secondo le carte della Procura, ammonterebbe (come è noto, NdR.) a più di un milione di euro, esattamente 1.255.629 euro; in volgari lire di un tempo (valuta in cui gran parte della somma è stata accumulata nel corso dei decenni) la cifra monstre di 2 miliardi e 432 milioni di vecchie lire, movimentate dal Parroco in 49 versamenti periodici (dal 30 aprile 2014 al 5 ottobre 2018, per una media mensile di circa 26.000 euro lungo un percorso fiduciario di oltre quattro anni, NdR.) in investimenti immobiliari di fantasia, piuttosto che nell’acquisizione, sulla carta, di prodotti finanziari e/o assicurativi falsificati, tipo rendiconti collocatori su agenzie vere (ad esempio la RBC investor, la RBC Treasury & Investors Services e/o Eurovita) purtroppo risultati non veritieri.
Maria Teresa BORDONI, incastrata nell’operazione con la CARLETTI per circa 300.000 euro: “Nessuno ha fatto niente! Nessuno”.
Marco BUGARI, di Castelfidardo, “fuori” per 127.000 euro. “C’era un silenzio da paura su questa cosa…”. E in effetti la Banca Popolare di Ancona, una volta sfrattata la CARLETTI dagli uffici condivisi, all’indomani della sospensione e quindi della radiazione dall’Albo subita dalla passatempese all’epoca 43enne, non ha certo brillato per chiarezza, preferendo silenziare gli effetti deleteri dello scandalo.
Don Domenico SGALLA: “Che vuoi fare? Gli spari?”
LE IENE: “Lei con la signora CARLETTI ha parlato?”
Don Domenico SGALLA: “Che ci parlo? La piglio a schiaffi!