𝗜𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗶𝗮 𝗥𝗶𝘀𝘁𝗲̀, 𝟯𝟭 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮 𝗠𝘂𝘀𝗼𝗻𝗲. 𝗜 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗮𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟮𝟬 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟭𝟴, 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮, 𝗶𝗻𝘀𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗳𝗿𝗲𝗾𝘂𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘃𝗶𝗮 𝘃𝗮𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘅, 𝗵𝗮 𝗳𝗿𝘂𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗿𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝗲𝗻𝗱𝗼 𝟮𝟳 𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗰𝗮𝗶𝗻𝗮, 𝗺𝗮𝗻𝗻𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶. 𝗗𝗲𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗟𝗼𝗿𝗲𝘁𝗼, 𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲 𝘀𝘁𝘂𝗽𝗲𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼
Per quasi quattro mesi, nonostante la separazione, ha notato l’ex marito far ritorno a casa, a Villa Musone, e trafficare in garage, pertinenza di cui aveva mantenuto ancora le disponibilità delle chiavi.
Interrotta la convivenza a maggio 2018, già da giugno la donna aveva notato la circostanza senza dargli inizialmente peso. E così per circa quattro mesi, sino a settembre; l’uomo è capitato spesso, troppo spesso, in garage. A fare cosa?
E’ quanto si è chiesto l’ex moglie senza riuscire a dare una spiegazione a tutte quelle frequenti visite. Cosa nascondeva Mattia RISTE’, 31 anni, nel garage dell’abitazione un tempo condivisa?
La curiosità, si sa, è femmina. E così la donna, ormai insospettita, ha pensato bene di andare a fare un controllo accurato, rovistando tra le vecchie cose conservate nel ripostiglio-garage.
Confuso in mezzo ad attrezzi da lavoro è così saltato fuori un barattolo di vetro, senza importanza, con dentro della polvere bianca; nei pressi, inoltre, anche un incarto contenente uno strano panetto, pure bianco.
Pure inesperta di droga e di quanto occorre per una preparazione, la donna ha subito intuito la natura di tante frequentazioni in garage, restando però indecisa sul da farsi: fingere di non aver scoperto nulla ma accollarsi il rischio, un domani, di trovarsi coinvolta nei traffici dell’ex o denunciare tutto ai Carabinieri e sia quel che sia.
Dopo qualche giorno di comprensibile imbarazzo, la donna ha deciso per la cosa migliore da farsi: avvisare i Carabinieri di Loreto e consentire ad addetti ai lavori di concludere le indagini.
Trattavasi in effetti di cocaina, esattamente 27 grammi; mentre il panetto rinvenuto è risultato essere mannitolo, utile a tagliare la droga in dosi e a ricavarne almeno 127 dosi.
E c’è di più. I militari della Stazione di Loreto, preso atto della denuncia formalizzata dalla ex moglie, sono riuscito a rinvenire, nella disponibilità di RISTE’, anche un foglio, una sorta di borderò, con su annotati nominativi, tempi, consumi della affezionata clientela.
Mattia RISTE’ ha così concluso la parentesi di presunto spacciatore finendo denunciato in Procura, il 20 settembre 2018, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti al fine dello spaccio.
L’altro giorno, venerdì 17, in Tribunale ad Ancona, si è aperto il processo a carico del lauretano. Nel corso dell’udienza è stata sentita la donna la quale ha spiegato di non aver mai fatto uso di sostanze ma di non poter affermare la stessa cosa del marito su cui, in ogni caso, nulla sapeva o sospettava, almeno durante la convivenza. Sentito anche un perito sulla natura e quantità del materiale rinvenuto.
Il processo a Mattia RISTE’ è stato a questo punto aggiornato dal giudice all’udienza del prossimo 29 novembre quando l’uomo, difeso dall’avvocato Sante MONTI di Macerata, verrà ascoltato a discarico.