𝗜𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗢𝗻𝗼𝗿𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶 𝗖𝗔𝗦𝗧𝗘𝗟𝗟𝗜 𝗲 𝗖𝗔𝗥𝗟𝗢𝗡𝗜, 𝗼𝘀𝗽𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗦𝗽𝗮𝗰𝗰𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗮. 𝗜𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮, 𝗱𝗶𝘀𝗲𝗿𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗿𝘂𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶, 𝗵𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗮𝗯𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘂𝗻 𝗰𝗹𝗮𝗺𝗼𝗿𝗼𝘀𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗳𝗮𝗹𝘀𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮. 𝗦𝗽𝗮𝗰𝗰𝗮 𝗲 𝗢𝗿𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶, 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗴𝗼𝗻𝗴𝗼𝗹𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗹𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗶. 𝗘 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼?
La ragione ufficiale è la candidatura della “Civitas appennica” – con Norcia capofila – a Capitale europea della Cultura 2033.
Una proposta avanzata da Hamu, il pensatoio fabrianese voluto da Francesco MERLONI nel 2021, prima di andarsene di recente, che idealmente unisce Marche, Umbria e che vede l’ex Governatore Gian Mario SPACCA indossare i panni del coordinatore.
Il lancio dell’operazione “Regionali 2025” dunque è arrivato domenica a Fabriano durante un pranzo organizzato, in quel del Marchese del Grillo, ristorante affollato da un parterre delle grandi occasioni e alla presenza di sola rappresentanza di Centro-Destra, ACQUAROLI e soci, al momento distanti mille miglia dagli interessi di Norcia nel 2033.
E infatti tra le tavole imbandite, di tutto si parla tranne che di quello.
Il convitato di pietra è rappresentato dalle Regionali 2025 e dalla collocazione che Base popolare – la creatura di SPACCA e dell’ex potentissimo Dirigente regionale Raimondo ORSETTI – intenderà assumere nello scacchiere elettorale.
Da bravi democristiani nell’anima, i due hanno fin qui giocato al gatto e al topo con i partiti, lasciandosi corteggiare sia dalla Destra che dalla Sinistra.
E per chi la politica la mastica sin da quando si è visto spuntare il primo dentino, il carro del vincitore è sempre il più attraente. Ma quale schieramento trionferà a novembre ’25?
In attesa di scegliere il versante, domenica il cuore di Base popolare senz’altro sembrava battere a Destra. Le immagini dicono più di mille parole: alla giornata conviviale era presente il miglior tridente d’attacco possibile, composto dal bomber Francesco ACQUAROLI e dalle ali Guido CASTELLI e Mirco CARLONI.
Della segretaria regionale del Pd Chantal BOMPREZZI e del candidato Presidente dem in pectore Matteo RICCI (magari interessati a Norcia capitale 2033) neanche l’ombra.
Amore a prima vista tra Centro-Destra e Base popolare? Sebbene i sentimenti siano per definizione volubili, quella di domenica è sembrata, seppur facilitata dalla tavola imbandita, più di una corrispondenza di amorosi sensi.
C’è stato anche spazio per un timido corteggiamento, come tra fidanzatini. «Gian Mario, vieni a fare una foto con noi?», la richiesta avanzata con le gote arrossate da CASTELLI e CARLONI ad uno SPACCA che da due ore non aspettava altro.
Uno scatto a quattro che per il momento allontana e riequilibra Base popolare dall’abbraccio di RICCI e da quell’opa lanciata già ad agosto dal palco pesarese della Festa dell’Unità.
Dal canto suo, l’ex Governatore non è rimasto immune alle lusinghe e da consumatissimo politico ha rovesciato l’equazione: “CARLONI torna a casa”, scherza – ma fino a un certo punto – sul Deputato leghista, nel 2015 compagno di cordata e candidato eletto tra le fila di Marche 2020.
Progetto allora troppo ambizioso e non andato in porto ma che oggi sembra riprendere vigore.
“No no, sto bene dove sto”, si è schernito il parlamentare con l’aria di quello che intende dire: Si, però non chiedermelo due volte…”. Il legame tra i due, infatti, è rimasto ben solido nel tempo.
E se 10 anni fa l’accoppiata SPACCA/CARLONI più Forza Italia non ebbe successo, Base popolare nel team del Centro-Destra oggi non è affatto fantascienza, dipende dall’offerta.
La strada fino all’autunno 2025 è ancora lunga e lastricata di giravolte, ma ACQUAROLI ha ben compreso che per avere più chance di RICCI dovrà essere molto generoso e metter mano al portafoglio, metaforico e reale, con SPACCA&co e tutti i possibili cespugli dovessero spuntare all’orizzonte.
Un avvicinamento che ad ACQUAROLI, in attesa del rialzo che spetterà a RICCI, può fargli assai comodo. Tutta la regione sa del caso Osimo. La città è ad un passo dalla caduta e il mattatore della partita è il presidente del Consiglio regionale in quota Udc Dino LATINI, oltre che alla testa delle sue Liste civiche.
Con queste premesse, se davvero le Regionali saranno un testa a testa, ad ACQUAROLI conviene iniziare una campagna acquisti da far impallidire il calciomercato dell’Arabia Saudita.
Strano che anzichè Fabriano il Governatore per il week-end non si sia piazzato ad Osimo, dove appare in ballo molta più ciccia… ma in fondo potrebbe passare anche dalle scelte, non fatte o sbagliate, che passerà il destino di Marche 2025.