𝗔𝗹 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝘂𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗲𝘃𝗮 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗱𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮 𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗴𝗶𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗱𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗱𝗶 𝗯𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗮 𝘀𝘂𝗱 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝟴 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶
Partiamo dalla certezza; quei due ferraristi – schiantatisi sabato all’ora di pranzo sul muretto di recinzione del “Residence White”, al 27 di via Molino Basso – certamente troppo veloci.
E ora un’altra certezza, seppur di segno opposto, non a caso introdotta dalla congiunzione avversativa “ma”: ma… il complesso immobiliare (villette a schiera realizzate dall’impresa edile osimana Dhomeus attorno al 2015) non sarebbe dovuto sorgere, secondo il vigente Prg, almeno 10/15 metri più a monte?
Ovvero lontani abbastanza, per il bene di tutti, dalla traiettoria di marcia – dritto per dritto – solo immaginata dai due bolidi del Cavallino.
E’ quanto i turisti della domenica osimana, centinaia di “umarell” per tutto il giorno, hanno potuto constatare, visitando il luogo in una sorta di pellegrinaggio della curiosità macabra; morti rimaste sullo sfondo solo grazie alla grande fortuna goduta dai “piloti” nord-europei.
In poche ore, già sabato, dopo l’immediata diffusione del filmato con il clamoroso doppio impatto, l’area è diventata di fatto visitatissima. Il video – realizzato abusivamente dalle telecamere di sicurezza del residence (ovvero con vista sulla pubblica strada) e per di più fatto filtrare in maniera incauta dal condominio e immesso in rete da sconosciuti – ha così fatto, ben presto, il giro di Italia, rendendo celebre Osimo per un motivo in più.
Ora tralasciando tutto il discorso (secondario rispetto agli avvenimenti) relativo alla privacy infranta ai due fantozziani ferraristi, privato “profanato” indebitamente da immagini che travalicano i diritti alla sicurezza vantati dai condomini del residence; e ribadito come, a parte i danni materiali ingenti ad entrambe le auto, gli occupanti non hanno, per puro caso, riportato conseguenze apprezzabili dal terribile urto, resta da chiedersi: come è stato possibile, per l’impresa Dhomeus, riuscire ad ottenere dall’Amministrazione PUGNALONI una legittima quanti incauta variante?
Diversificazione edilizia, rispetto al vigente Prg, autorizzata con tutti i crismi di legge ma che pone a rischio, pensiamo volutamente, il percorso stesso della strada di bordo a qualsiasi altra Amministrazione futura, post PUGNALONI per intenderci, venendo a mancare il necessario spazio di traiettoria, se non modificando il percorso stesso già realizzato, in larga parte ma solo per tratti non congiunti tra, dalle precedenti Amministrazioni civiche.
Insomma per rispondere compiutamente all’interrogativo iniziale, stavolta non servirà pensar male dal momento che l’accusa, di voler boicottare il percorso deliberatamente, rilasciando permessi a costruire in pieni rettilinei da realizzare, appartiene da 9 anni al rimbalzo politico delle ultime 1.321 polemiche che da giugno 2014 ad oggi caratterizzano, aspramente, il confronto quotidiano tra il Pd al governo cittadino e la minoranza civica.
Secondo il pensiero civico dei Latiniani il residence White e una sfilza di altri immobili, sorti negli ultimi anni ad Osimo Sud, non sono cresciuti a a caso ma piuttosto suggeriti, spinti, quasi invitati a farlo dalle Amministrazioni 2014 e 2019 in carica… proprio per ostacolare, con palazzi e palazzine a bella posta, il tracciato a sud della famosa Strada di bordo!
Come portare a termine una impresa che, in più punti, invece di aree verdi vede sorgere, come non bastassero quanto già edificato, nuovi residence?
Insomma l’obiettivo, non dichiarabile ma attuato nei fatti, pare sin troppo evidente: mettere il progetto studiato dal duo LATINI & SIMONCINI (attualmente finanziato dalla Regione con i famosi 8 milioni di euro stanziati da ACQUAROLI, a valere per il biennio 2024 e 2025) di fronte al fatto compiuto.
Anche perché il fondo milionario, per la cronaca, risulta già restituito al mittente dal Sindaco Pd in carica con la motivazione: “E se poi alle Regionali del 2025 vincesse il mio Pd… chi mi garantisce che il Partito Democratico confermerà per Osimo tale decisione?”
Nel frattempo, come era inevitabile accadesse prima o poi, snella fattispecie senza conoscere nulla dell’annoso dibattito osimano, i nuovi Villeneuve d’Oltrealpi, autodanneggiatisi nello schianto, sono stati filmati, pubblicizzati in tutta Italia, giustamente multati e infine resi edotti che, ebbene si, il buon senso – e magari un altro Sindaco al posto di Simon de PUGNALONI – quel muretto dritto per dritto con l’ampia strada appena imboccata… non l’avrebbe davvero permesso.
Magra consolazione.