𝗟𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗜𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗱 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝟵𝟮.𝟮𝟳𝟯 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗲 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗼𝗻 𝗹𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗶𝗮𝘁𝘁𝗮𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮 “𝗖𝗵𝗮𝗻𝗴𝗲.𝗼𝗿𝗴” 𝗮𝗻𝘁𝗶 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗼 𝘀𝗺𝗮𝗿𝘁𝗽𝗵𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹, 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗮𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶𝗻𝗶 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗶 𝟭𝟰 𝗲 𝟭𝟲 𝗮𝗻𝗻𝗶. 𝗟’𝗮𝗽𝗽𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗮𝗹 𝗚𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼, 𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗽𝗼𝗺𝗲𝗿𝗶𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘀𝘂 𝗦𝗸𝘆: “𝗢𝗴𝗻𝗶 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗵𝗮 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼”
Il Presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino LATINI è stato ospite, ieri pomeriggio su Sky, della trasmissione “Time Line” per illustrare l’adesione dell’Assemblea regionale marchigiana (prima Istituzione in Italia a farlo) alla petizione “Stop smartphone e social sotto i 14 e 16 anni: ogni tecnologia ha il suo giusto tempo”.
Petizione on line lanciata da “Change.org” con all’attivo 92.273 firme tra cui quella ricordata, in calce di LATINI, a nome dell’Istituzione regionale presieduta dal politico osimano.
In diretta con LATINI anche il pedagogista Daniele NOVARA, primo firmatario della petizione e Direttore del Centro psico-pedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti con sede a Piacenza.

“Non una guerra alla tecnologia, ma la consapevolezza che servono regole per proteggere i minori”.
Questo il fondamento condiviso da LATINI e dal professor NOVARA nel corso dell’evento, promosso giovedì sera dal Consiglio regionale, presso il teatro Sperimentale di Ancona, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sull’importanza di tutelare le nuove generazioni dagli effetti dell’uso eccessivo ed anticipato di strumenti digitali, in particolare degli smartphone.
LATINI e NOVARA hanno ripetuto alla platea televisiva di Sky quanto hanno già spiegato a genitori ed educatori circa i danni causati da un utilizzo precoce e senza controllo del telefono cellulare e dei social media; sia per quanto riguarda i danni diretti (legati ad una possibile dipendenza) ma anche quelli indiretti (vedi il mancato allenamento alla vita reale).
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“Il Consiglio regionale delle Marche – ha sostenuto il Presidente LATINI – è in prima linea e lancia un messaggio chiaro e concreto: proteggiamo i minori con giuste regole. Un impegno formalizzato con la mia firma, la prima a nome di una Istituzione, a farlo in Italia, della petizione sopracitata.
Questa adesione costituisce un’azione concreta: chiediamo al Governo MELONI di fare un passo importante – ha concluso il Presidente – per proteggere le giovani generazioni, ovvero il nostro futuro”.
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