𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗕𝘂𝗼𝗻𝗼𝗰𝘂𝗻𝘁𝗼, 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗼𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗥𝗲𝗰𝗮𝗻𝗮𝘁𝗶 (𝗲𝘅 𝗚𝗿𝗲𝗲𝗻 𝗹𝗲𝗮𝘃𝗲𝘀) 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗲 𝗹’𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗮 𝗚𝘂𝗮𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗻𝘀𝘁𝗮𝗹𝗹𝗲𝗿𝗮̀ 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗴𝘂𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗶 𝗽𝗮𝗴𝗮 𝗲 𝗰𝗵𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗹𝗼. 𝗟𝗲 𝟭𝟴𝟬 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲, 𝗶𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗲𝘅𝘁𝗿𝗮𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶e, 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗱𝗲𝗯𝗶𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗔𝘀𝘁𝗲𝗮 𝗱𝗶 𝟮𝟴.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝘁𝗶. 𝗜 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗶 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶, 𝗱𝗮 𝟮𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗹’𝘂𝗻𝗼, 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗿𝗲𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗮 𝗽𝗶𝗼𝗴𝗴𝗶𝗮, 𝗶𝗻𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗶… 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗽𝗶!
Soldi a tutti, come se piovesse, anche al maxi condominio River village!
Ad incassare bonus da 200 euro ciascuno, famiglie che non risultano ad Astea quali clienti idrici; in compenso Astea, di ciascun non cliente, conosce vita, morte e miracoli. Oltre all’importo esatto da versare (in questo caso circa 200 euro erogati sotto la solita forma di assegno circolare) quale bonus sociale idrico! Che poi l’utente paghi regolarmente la bolletta condominiale, non l’abbia mai fatto e non ci pensi affatto… non è tema di interesse! E neanche da approfondire. Perché a pagare è il solito Pantalone.
Porto Recanati al centro della bufera mediatica. E dopo il bonus sociale rilasciato, attraverso Astea, anche ai non-clienti dell’hotel House di Porto Recanati… un’altra concessione, sempre utilizzando non risorse proprie ma fondi dello Stato, vede l’operato dell’Amministratore delegato Fabio MARCHETTI al centro delle polemiche.
A muovere critiche verso un utilizzo, diciamo così, “disinvolto”, non solo dei soldi di tutti ma in particolare dei fondi destinati alle famiglie meno abbienti, se non in gravi crisi economica, è stavolta l’avvocato Giovanni BUONOCUNTO, amministratore a Porto Recanati del River village, lo storico complesso che ospita l’ex discoteca Green leaves, in via D’Acquisto, a circa un chilometro dal complesso hotel House.
Tre palazzoni sorti sul finire degli anni ’70 e in grado di ospitare 60 appartamenti a nucleo, per un totale di 180 famiglie di cui circa la metà morosa e con debiti pregressi verso il condominio (e questi verso Astea) di circa 28.000 euro di solo servizio acqua potabile.
Lo scoop realizzato da OSIMO OGGI blog nei giorni scorsi ha inevitabilmente fatto parlare; non tanto gli osimani (ormai assuefatti quasi a qualsiasi informazione…) ma i più veraci portorecanatesi, indignati dal rincorrersi di notizie, tutte confermate.
A ricercare conferme di quanto sta accadendo, nel silenzio generale, di Astea e MARCHETTI in primis, anche l’amministratore del vicino complesso edilizio River village, abitato in maggioranza da cittadini extracomunitari a basso reddito.
Avvocato BUONOCUNTO il quale, esaurita una rapida verifica, prima ha sobbalzato per lo stupore, per poi indignarsi col cronista de “Il Resto del Carlino”, edizione Macerata, manifestando tutta la propria riprovazione; da cittadino e amministratore.
“Sono circa 90 gli inquilini del River Village, ovvero la metà, che hanno ricevuto il bonus sociale acqua da Astea – ha attaccato l’amministratore – peccato che la metà di loro non paghi la quota condominiale per il servizio idrico!
In questo modo, si va solo a incoraggiare la morosità. A questo punto o Astea procederà a installare singoli contatori, oppure me ne andrò io, dopo tre anni in cui ho fatto il massimo per risanare i tre palazzi”.
E’ arrabbiato e non poco l’avvocato napoletano Giovanni BUONOCUNTO che dal 2020 amministra il maxi condominio River Village (in tutto 180 appartamenti), nella zona sud di Porto Recanati. Il riferimento è al bonus sociale acqua che viene erogato dallo Stato in aiuto alle famiglie in difficoltà economica e/o sociale.
“Sono stato informato che da luglio stanno arrivando da Astea degli assegni circolari per il bonus acqua. Al momento, sono più o meno novanta coloro che l’hanno già ricevuto. Tuttavia mi risulta che almeno una cinquantina di questi siano condomini morosi, utenti che non pagano il servizio d’acqua potabile messo a disposizione dal condominio.
Tra l’altro si tratta di assegni da ben 200 euro ciascuno – osserva l’amministratore – e a qualcuno ne sono persino arrivati addirittura due!”
Andiamo bene… “Il problema principale è che il River Village dispone di un contatore unico per tutto i palazzi, senza separare i consumi delle singole utenze”.
Ed ancora. “I morosi che pur non pagando nulla hanno ricevuto l’aiuto… a non pagare meglio… sono quasi tutti extracomunitari e con un certificatore Isee basso. Dunque, una volta presentata la domanda in Comune, questa viene automaticamente accettata, causa reddito, senza alcuna verifica da parte di nessuno dello stato pregresso delle “bollette” condominiali. Uno scarica barile da ufficio pubblico a pubblico ufficio.
Tutto questo – osserva ancora l’avvocato napoletano – mi fa infuriare; in primis da cittadino, perché va a svantaggio della comunità. Inoltre, stavolta in veste di amministratore condominiale, mi sento di dire che così si va addirittura a premiare chi non paga! Insomma è tutto terribilmente assurdo”.
BUONOCUNTO spiega ancora le difficoltà quotidiane nel farsi consegnare le quote condominiali. “La faccio corta e dico solo che, con Astea, il River Village ha 28.000 euro di debiti ancora da saldare. Mi incontrerò con la società osimana chiedendo di mettere i singoli contatori per ogni appartamento, come del resto prevede la legge.
In tal modo a chi paga regolarmente sarà giusto erogare il contributo, mentre coloro che non vogliono sentir ragioni a saldare il dovuto, Astea distaccherà il servizio idrico, esattamente come successo da anni all’hotel House. Se non si muoverà nulla sono pronto ad andarmene. Non ha senso amministrare in questo modo…”.