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𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗵𝗮 𝗶𝗻𝘂𝘁𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘃𝗲𝗿 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗹𝗼𝗿𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗻𝗲 𝗱𝗮 𝗣𝗼𝗹𝘃𝗲𝗿𝗶𝗴𝗶. 𝗜𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗹𝗮 𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗮, 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗶. 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗲 𝗶 𝘀𝘂𝗼𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗮 𝗿𝗶𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗲 𝗿𝗶𝗽𝗲𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗿𝗿𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼… 𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗶𝗱𝗲𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘂𝘁𝗶𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗮𝗱 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶, 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝘀𝘁𝗿𝗼𝗻𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲. 𝗣𝗲𝗿 𝗳𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗹𝗶 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗮 𝗿𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮… 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲!

In vacanza il 14 novembre appena fresco di dimissioni; segnalato di nuovo in vacanza non appena l’addio (gli Osimani sperano per sempre, senza ripensamenti) è diventato ufficiale.

Non che la vita privata di Francesco PIRANI debba per forza interessare la città, appena sacrificata sull’altare della rivincita e della tremenda vendetta – novello Rigoletto 2.0 – che l’ex Sindaco ha appena regalato ai cittadini con la sua fuga… ma certo merita di essere sottolineata la voglia di non far nulla, di godersi la vita, di arrecare danno e di vedere da lontano l’effetto che fa, di questo personaggio misterioso, riscoperto con il lanternino da un ACQUAROLI serio candidato a vincere l’Apollino del meno furbo del reame.

Che PIRANI se torni beatamente in Sicilia, con la speranza che ci si così trovi bene… da desiderare di non ritornare più nella fredda, umida e triste Polverigi, tra molle arrugginite e pezzi da aggiustare.

Dovesse andar male anche il prossimo giro (come andrà malissimo) per ANTONELLI il futuro potrebbe essere legato alla comoda pubblicità di un esperto: Poltrone e Sofà

Speranza ultima a morire. Temiamo invano.

La realtà parla a 360 gradi di una Armata di Brancaleoni già dimentichi della sonora legnata che il capo supremo – Francesco da Erice – ha piacevolmente inflitto ai suoi decidendo di decimare la soldataglia e consegnare il castello, con quanto di più prezioso ivi contenuto, ai precedenti inquilini, peraltro abusivi nel 2014 e morosi nel 2019.

Ma così va il mondo. Ora PIRANI se la spasserà un pò tra cucina tipica siciliana, vedute mozzafiato e magari zagare in fiore anticipato… per poi riattivare il cellulare, magari cambiando numero nell’illusione di voltare pagina, e attendere di essere richiamato alle armi e al fronte come il Messia appena riunto da qualche Signore!

Francesco PIRANI sa benissimo di andare incontro ad una nuova mortificazione, di costringere Osimo ad una ulteriore e decisiva perdita di tempo, ostacolando con la propria ingombrante presenza, qualsiasi tentativo (che comunque non ci sarà per mancanza di materia prima) di reperire sul mercato dell’usato un traghettore a cui gli Osimani di buona volontà possano attaccarsi con speranza o… in mancanza, di spalancare la porta a qualche giovane di buona volontà e di belle speranze.

Tranquillo PIRANI. Se Osimo a marzo, sia pur senza volerlo, è ricorsa ai tuoi servigi per essere ricompensata come ha ben dimostrato di saper fare, con protervia e rara arroganza, significava già allora che la città di Centro-Destra e Civica era all’anticamera del gas, priva di qualsiasi risorsa.

Risorsa non reclutabile a marzo ’24; risorsa che non potrà spuntare dal nulla a marzo ’25.

Ecco perché Francesco PIRANI è già in sollucchero alla sola idea che di poter ricominciare la dove ha abbandonato, con gli stessi metodi, gli stessi uomini, le stesse idee appena abortite.

Consola Osimo sapere, con grande anticipo, che se PIRANI avrà la faccia come il culo di rimettere piede nella politica cittadina che tanto odia, verrà ricambiato dall’elettorato in fuga (a giugno si prevede una affluenza ai seggi non superiore al 40% degli aventi diritto!) con la stessa moneta con cui ha servito i nostri interessi di barba e capelli.

Il massimo della serietà che Francesco PIRANI è riuscito ad ispirare ai concittadini Osimani. Travestimento carino ma non sufficiente

Fa specie, davvero, la voglia di questo signore di distruggere anche quel poco che potrebbe essere ricucito, ripescato, restituito alla gente.

Nel frattempo, gli Osimani, per non piangere se la ridono! Farsi sangue amaro, del resto, oltre a non servire a molto, avrebbe ben poco costrutto.

Ecco quindi iniziare a girare per la Rete cittadina, le prime vignette, i primi sorrisi amari suggeriti al popolino spaesato dagli addetti ai lavori.

Un classico di autore, antologia sempre verde: “Il Bene trionferà…” Per fortuna…

Un misto di tenerezza e rabbia che vede la fantasia trionfare rifacendo il canto al vecchio slogan di PUGNALONI “Il bene trionferà…” o abbinando ANTONELLI, un altro che al culo, quanto a copia ed incolla di una espressiva faccia, ha nulla da chiedere.

Nel caso onesti lavoranti del web hanno visto l’ingegnere assai adatto a pubblicizzare con successo i rinomati salotti romagnoli di Poltrone e sofà decantati in Tv, tutti i giorni, da anni, a prezzi sempre più bassi da pagarsi con rate sempre più comode… appunto rate adatte a chi come ANTONELLI quella poltrona, sognandola pure di giorno (oltre che di notte), non riesce proprio a dimenticarla.

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