๐—œ ๐Ÿฐ ๐—ง๐—ข๐—ฃ๐—œ ๐—”๐—Ÿ๐—•๐—”๐—ก๐—˜๐—ฆ๐—œ ๐——๐—œ ๐—”๐—ฃ๐—ฃ๐—”๐—ฅ๐—ง๐—”๐— ๐—˜๐—ก๐—ง๐—ข ๐—ฆ๐—œ ๐—”๐—จ๐—ง๐—ข๐—ฆ๐—ง๐—”๐—ก๐—š๐—”๐—ก๐—ข: ๐Ÿญ๐Ÿฐ ๐—”๐—ก๐—ก๐—œ!
๐—™๐—จ๐—ฅ๐—ง๐—œ ๐—ข๐—ฆ๐—œ๐— ๐—ข, ๐—ฃ๐—”๐—ง๐—ง๐—˜๐—š๐—š๐—œ๐—”๐—ง๐—œ ๐Ÿฏ ๐—”๐—ก๐—ก๐—œ ๐—˜ ๐— ๐—˜๐—ญ๐—ญ๐—ข ๐—” ๐—ง๐—˜๐—ฆ๐—ง๐—” ๐— ๐—” ๐—ก๐—œ๐—˜๐—ก๐—ง๐—˜ ๐—–๐—”๐—ฅ๐—–๐—˜๐—ฅ๐—˜

๐—œ ๐Ÿฐ ๐—ง๐—ข๐—ฃ๐—œ ๐—”๐—Ÿ๐—•๐—”๐—ก๐—˜๐—ฆ๐—œ ๐——๐—œ ๐—”๐—ฃ๐—ฃ๐—”๐—ฅ๐—ง๐—”๐— ๐—˜๐—ก๐—ง๐—ข ๐—ฆ๐—œ ๐—”๐—จ๐—ง๐—ข๐—ฆ๐—ง๐—”๐—ก๐—š๐—”๐—ก๐—ข: ๐Ÿญ๐Ÿฐ ๐—”๐—ก๐—ก๐—œ!๐—™๐—จ๐—ฅ๐—ง๐—œ ๐—ข๐—ฆ๐—œ๐— ๐—ข, ๐—ฃ๐—”๐—ง๐—ง๐—˜๐—š๐—š๐—œ๐—”๐—ง๐—œ ๐Ÿฏ ๐—”๐—ก๐—ก๐—œ ๐—˜ ๐— ๐—˜๐—ญ๐—ญ๐—ข ๐—” ๐—ง๐—˜๐—ฆ๐—ง๐—” ๐— ๐—” ๐—ก๐—œ๐—˜๐—ก๐—ง๐—˜ ๐—–๐—”๐—ฅ๐—–๐—˜๐—ฅ๐—˜

Loading

𝗟’𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗲𝘅𝘁𝗿𝗮𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮, 𝗮𝗱 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗡𝗼𝗿𝗺 𝗱𝗶 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼, 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝗻𝗲 𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗮 𝗣𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗣𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗣𝗶𝗰𝗲𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗲𝗻𝗻𝗲𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗳𝘂𝗿𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗔𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗻𝗼. 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗼𝗻𝗶𝗹𝗶, 𝗼𝗿𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝘀𝗶 𝗿𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗻𝗮𝗴𝗹𝗶𝗲

La banda albanese di ladri finì in manette, il 29 novembre scorso, dopo un lungo inseguimento da parte dei Carabinieri di Osimo, conclusosi con successo a Porto Potenza Picena.

Tutti i 4 arrestati, catturati dagli uomini del Norm osimano coadiuvati dal Luogotenente Giuseppe ESPOSTO, sono comparsi questa mattina in Tribunale, a Macerata, concordando con il Pm Stefano LANARI; la pena di 3 anni e mezzo di carcere da scontarsi ai domiciliari.

Trattasi di Bledar QEROSI (39 anni, domiciliato ad Abbiategrasso), Silvano MARKU (24 anni, residente a Milano) e dei “colleghi” Aiken TAHIRI e Bledar BALOSHI (rispettivamente 29 e 32 anni, senza fissa dimora).

Un fermo immagine del tumultuoso arresto in strada, sotto gli occhi di numerosi passanti e diversi residenti del popoloso condominio, covo degli albanesi. Rinvenuti preziosi. orologi e contanti valevoli 14 anni di carcere complessivo da non scontarsi in carcere ma a casa…

Nella serata di venerdì 29 novembre la Fiat 500 (presa a noleggio dagli extra comunitari per spostarsi nel territorio alla ricerca dei colpi da effettuare in abitazione) venne localizzata ed inseguita dai militari, fin nei pressi dell’Istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena dove gli albanesi avevano preso alloggio in un residence della località balneare.

Prima dell’abbordaggio finale i Carabinieri osimani avevano appena avuto conferma dell’avvenuto scasso, a Monteprandone e a Castel di Lama, nell’Ascolano, di due abitazioni visitate, presumibilmente dai nostri quattro.

Da qui il discreto pedinamento della Fiat 500, culminato con lo stop in strada dei malviventi grazie ad un super impiego di uomini e mezzo fatti confluire in zona.

I sospetti, del resto, parlavano chiaro: la batteria albanese sapeva più di qualcosa su una sfilza di episodi consumati, nei giorni precedenti, ad Osimo e lungo l’intera Val Musone.

Da qui la necessità per i Carabinieri di rischiare il fermo in strada evitando sia la fuga nei campi (tentata da un paio di elementi su quattro ma subito rintuzzata da Carabinieri altrettanto atletici) che sperando di aver fortuna rinvenendo in auto i freschi bottini ascolani.

Tutto si è risolto per il meglio con l’arresto dell’intera banda e il ritrovamento, in auto e nell’appartamento che fungeva da base, di torce, guanti, radio portatili, arnesi da scasso e soprattutto dei gioielli appena rubati.

In tutto QEROSI, MARKU, TAHIRI e BALOSHI hanno così risposto di circa 120 monili in oro, tra cui orologi ed altri preziosi, oltre al possesso di 1.200 euro riconducibili ai furti.

Stamani i quattro imputati sono comparsi dinanzi al giudice Francesca PREZIOSI che ha accolto l’adesione al patteggiamento avanzato dai legali dei “topi”, per i reati di furto in abitazione, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ingiustificata di chiavi e grimaldelli per un totale di 14 anni di carcere inflitti, tre anni e mezzo a testa, da scontarsi a casa.

N.B. I tuoi commenti qui sotto:

๐—ฆ๐—ข๐—ฆ๐—ง๐—˜๐—ก๐—œ๐—”๐— ๐—ข ๐—ข๐—ฆ๐—œ๐— ๐—ข ๐—ข๐—š๐—š๐—œ ๐—–๐—ข๐—ก ๐—จ๐—ก๐—” ๐——๐—ข๐—ก๐—”๐—ญ๐—œ๐—ข๐—ก๐—˜ ๐—Ÿ๐—œ๐—•๐—˜๐—ฅ๐—”๐—Ÿ๐—˜
๐—ข๐—•๐—œ๐—˜๐—ง๐—ง๐—œ๐—ฉ๐—ข ๐——๐—˜๐—Ÿ ๐Ÿฎ๐Ÿฌ๐Ÿฎ๐Ÿฑ: ๐—ฆ๐—”๐—Ÿ๐—ฉ๐—”๐—š๐—จ๐—”๐—ฅ๐——๐—”๐—ฅ๐—˜ ๐—Ÿ'๐—œ๐—ก๐—™๐—ข๐—ฅ๐— ๐—”๐—ญ๐—œ๐—ข๐—ก๐—˜

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *