𝗣𝗲𝗿 𝗶 𝟭𝟬𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗼𝗻𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗴𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿 𝗕𝗔𝗥𝗕𝗔𝗟𝗔𝗥𝗚𝗔, 𝗶𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝘀𝗶 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗮, 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝘃𝗶𝗴𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶𝘀𝘁𝗮, 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗼𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗹 “ 𝗘𝗹 𝗳𝗶𝘂 𝗱𝗲 𝗣𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼” 𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘁𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗼, 𝗶𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗿𝗶𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶. 𝗡𝘂𝗹𝗹𝗼, 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲, 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮 𝗶𝗻𝗮𝗱𝗲𝗴𝘂𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲. 𝗜𝗹 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼, 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮, 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗱𝗮 “𝗘𝗹 𝗳𝗶𝘂 𝗱𝗲 𝗡𝗮𝗻𝗻𝗶”, 𝗱𝗮 𝘀𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗮, 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗹’𝗵𝗼𝘁𝗲𝗹 𝗟𝗮 𝗙𝗼𝗻𝘁𝗲
Come Presidente del Consiglio comunale non entusiasma; come co-fondatore della Lista civica Su la Testa stendiamo un velo umano caritatevole ma come vignettista dobbiamo riconoscere a Stefano SIMONCINI – a volte, non sempre – la capacità di avere l’idea giusta, la nota ironica, la piacevolezza di scorgere la vita da altre angolazioni.
Insomma anche Stefano SIMONCINI non è tutto da buttare insieme alle sue ultime, discutibili, scelte politiche; anzi.
Come Osimano (con la O maiuscola) fiero di essere nato, vissuto e diventato grande e grosso in questa città; con una penna in mano e un foglio bianco da “sporcare”, SIMONCINI costituisce da tempo una delle belle e piacevoli realtà. A volte tra le migliori.
Fatto pari e patta tra vizi e difetti, virtù e passioni, occorre aggiungere che se una cosa a SIMONCINI uomo pubblico è venuta bene, è capitato nel periodo di SIMONCINI-Assessore alle Attività culturali (come si diceva una volta), momento in cui “El fiu de Nanni” ha dato il meglio di se non risparmiandosi nell’organizzazione di mostre riusciti, convegni di attualità e concerti (spesso di qualità) sostenendo l’iniziativa di molti, se non tutti, in particolare di giovani alla ricerca della prima visibilità.
Ecco perché si fa una fatica inutile a comprendere (in quanto incomprensibile) le ragioni, ve ne fosse una, per la quale ”Ardaccheme”, ovvero la Battaja del porco in fumetto, opera ultima del geometra Stefano SIMONCINI, sia stata letteralmente boicottata dalla collega “per caso” Federica FANTASIA, Assessore molto pro tempore alla Cultura.
Ora, non potendo e non riuscendo a parlare né con l’uno, né con l’altra, ci spiace non poter fornire le versioni di entrambi, da mettere a confronto. Per fortuna questo cambia poco i termini del discorso.
Ne sappiamo abbastanza per poter narrare di una vicenda, nel suo genere, discretamente grave: un Assessore che boicotta, culturalmente parlando, il lavoro del proprio Presidente artista. Oltre tutto senza un motivo, ve ne fosse uno plausibile.
Sappiamo che ciò che lega i due personaggi, SIMONCINI e la FANTASIA, è la comune motivazione politica in PIRANI; e non certamente artistica.
E’ di tutta evidenza come dal punto di vista politico-amministrativo, le contestazioni che vengono mosse a SIMONCINI (quelle di aver abbandonato la propria creatura per un compenso presidenziale) non sono considerate “peccati” dalla FANTASIA… ma eventualmente persino pregi. Insomma SIMONCINI dalla Giunta PIRANI non ha nulla, ma proprio nulla, da farsi perdonare.
Quale motivazione miserevole ha dunque portato l’Amministrazione ad ignorare, al punto di far rabbia, l’appuntamento di domani sera (ore 18, hotel La Fonte) della presentazione del libro?
Ci risulta che SIMONCINI, volendo giustamente predisporre al meglio l’appuntamento (pensato nel post Covid seguito alla lunga degenza in ospedale e inteso anche come un bel regalo alla città e agli osimani) abbia annunciato alla FANTASIA, per tempo, la presentazione del libro; intendendo dire quando ancora la cosa era imminente ma con margini organizzativi.
La disponibilità a trovare un accordo era talmente sottointesa da SIMONCINI che il Presidente ha reiterato l’annuncio alla FANTASIA, aspettandosi la presa in carico di un piacevole problema.
Nulla da fare. Sorrisi di circostanza, belle parole, complimenti ma nada de nada, silenzio tombale su tutto il resto… fino al punto che SIMONCINI, compresa l’antifona, ha rotto gli indugi prenotando come un qualsiasi cittadino… di opposizione, uno spazio a pagamento in hotel.
Cambia poco ma cambia anche tutto. Trattasi, comunque la si pensi, di un libro, scritto nella ricorrenza dei 100 anni della stesura originale in vernacolo de “El fiu de Pietru”, al secolo l’ingegner Benedetto BARBALARGA; e racconta il fatto d’armi, vero o romanzato datato 27 giugno 1477, più noto agli osimani: la battaglia tra Osimo e Ancona, ai tempi di un “temperamentale” Boccolino 27enne, per un maiale rubato!
Roba che culturalmente parlando avrebbe meritato, con il plauso dell’Amministrazione, anche la dedica di spazi adeguati… quali consentire mostre dove alloggiare le principale tavole firmate da SIMONCINI (l’atrio di Palazzo comunale, per le feste di Natale, sarebbe risultato più che perfetto); coinvolgere scolaresche con il libro di storia patria per immagini da approfondire in classe; sfruttare il lavoro sul ricco versante della promozione turistica “Osimo, città della battaja del porcu” o per approfondire la figura, non così nota, di Boccolino da GUZZONE, condottiero e capitan di ventura.
Tutti input che probabilmente coglieranno al volo le città limitrofe che hanno dovuto confrontarsi, sei secoli fa, con le randellate a volontà di Boccolino (Offagna e Ancona in primis) ma di cui rischia di non restare traccia proprio ad Osimo che nel 1450 gli diede i Natali.
Evento oscurato persino a livello di depliant sul portale del Comune di Osimo, a conferma della malignità della decisione.