𝗜𝗹 𝗧𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝗹𝗮 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗮, 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝗹𝗮𝗰𝗰𝗶, 𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗮𝘁𝘁𝗶𝗻𝗮 𝗮 𝗺𝗲𝘇𝘇’𝗮𝘀𝘁𝗮, 𝗶𝗻 𝗼𝗻𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝗿𝗲 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗰𝗲𝗱𝘂𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘀𝗽𝗹𝗼𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹 𝗱’𝗔𝘇𝘇𝗮𝗻𝗼. 𝗣𝗲𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗚𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝗶𝗻𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗹𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶, 𝘃𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝟭𝟳 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲, 𝗶𝗻 𝗼𝗰𝗰𝗮𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗳𝘂𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗣𝗮𝗱𝗼𝘃𝗮
2.961.400 impressioni pubblicitarie, 2.295.749 visualizzazioni Facebook e anche 1.884.660 letture dirette sul blog.
Il “fatturato” di OSIMO OGGI blog in un anno solare – dal 15 ottobre 2024 al 14 ottobre 2025 – racconta 7.141.809 click complessivi, alla media di quasi 20.000 contatti al giorno (esattamente 19.567), contabilizzati tutti i giorni.
Insomma non potremmo non essere soddisfatti e gratificati da questi numeri che certificano la grande attenzione, della città e degli osimani, ad Osimo e in giro per il mondo, verso la puntuale narrazione, offerta gratis in Rete dal 2017, dei fatti di casa nostra.
Numeri che pur impressionanti, potrebbero persino essere ancora più vasti se – giusto appena – il blog potesse presentarsi alla lettura, nelle case degli osimani, in una veste meno artigianale; tecnologicamente parlando, per intenderci, almeno pari alla concorrenza che, per fortuna, non abbiamo.
In realtà la speranza è quella di riuscire, nonostante tutto, a tenersi bene stretto OSIMO OGGI Blog anche in futuro visto che le donazioni che da un anno chiediamo ogni giorno ai nostri lettori sono praticamente ferme, nonostante gli appelli quotidiani, a qualche centesimo di media il giorno!
Il rendiconto di un anno è infatti drammaticamente sotto i 1.000 euro complessivi, esattamente fermo a quota 879,56 euro, pari a 2.41 euro al giorno; cifra che a malapena consente il pagamento di server, bollette e canoni tecnologici obbligatori ma non certo di metter mano, ad esempio, ad un restyling del blog verso rendimenti, in termini di velocità in risposta alla domanda, al passo dei tempi.
Spiace sottolineare, inoltre, come il 40% delle donazioni ad oggi pervenute, siano sopraggiunte da lettori non osimani ma del circondario o addirittura residenti fuori provincia, del tutto sconosciuti alla realtà cittadina a cui OSIMO OGGI Blog si rivolge principalmente.
Non possiamo non appellarci nuovamente al buon cuore degli osimani, delle associazioni e di quanti hanno a cuore la vecchia, cara, buona informazione – come si faceva una volta e che continuiamo a mettere in campo per amore di questa città – da sempre nostro distintivo nei confronti dei fatti di casa nostra.
Nella certezza che, anche stavolta, riusciremo ad entrare nelle case di tutti con il nostro puntuale Buongiorno!
Grazie anticipate ad ognuno, per quanto potrà essere fatto.
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ATTENZIONE CARTA RINNOVATA!

𝗣𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗼 𝗣𝟮𝗣 (𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶) 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟯𝟵𝟯.𝟯𝟯.𝟬𝟵.𝟯𝟲𝟲 – 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 – 𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗮𝗽𝗽!
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Storie di perdute o non riconosciute identità. In principio fu il vessillo Palestinese, “steso” sulla balaustra a mò di asciugamano.
Dalla bandiera Palestinese (issata e rimossa a tempo di record la mattina di mercoledì scorso), al Tricolore e alla bandiera Europea esposte chissà da quanto tempo “legate” sui pennoni di Palazzo comunale… al lutto nazionale di domani, venerdì 17 ottobre, a cui il Comune di Osimo, forse per rimediare a tanto disordine istituzionale, ha prontamente risposto “presente” persino con 24 ore di anticipo!
Verrebbe da esclamare: troppa grazia, Sant’Antonio!

Fermo restando che è sempre meglio “aderire” ad una notifica Prefettizia il giorno prima (come fatto curiosamente ad Osimo) che il giorno dopo (rispetto alla giornata di lutto indetta dal Governo per commemorare la tragica scomparsa di tre Carabinieri nel Veronese), l’ideale sarebbe sempre rispettare pedissequamente l’ordinato della legge.
Non per lamentarsi, fuori luogo, del brodo “troppo grasso”, ma riteniamo l’onore della Bandiera argomento troppo serio per essere maneggiato in periferia con disinvoltura tipica, come la va, la va…
Oltretutto per liberare le due Bandiere dai legacci che le contenevano indebitamente e sistemarle a mezz’asta, come da protocollo funebre, a Palazzo si è scelto di passare per le vie brevi, ovvero aprendo il finestrone centrale… puntellato da anni per effetti del terremoto 2016.
Operazione a rischio calcolato, forse anche pari a zero… ma comunque operazione che è coincisa, casualmente, con il primo giorno di lavoro del nuovo Segretario comunale Mariarosaria GIORGIO, insediatosi a Palazzo in luogo di Mauro SOPRANZETTI nel bel mezzo del bailamme dei vessilli.
Quale la speranza per il prossimo futuro, in attesa che il Palazzo e la Torre riacquistino le perdute agibilità di… stendardo?

Messo un punto esclamativo alla voce “sulla Bandiera non si scherza”, sarebbe opportuno provvedere ad innalzare i drappi nazionali e continentali, liberi da lacci, unicamente nel corso delle Feste istituzionali riconosciute dal Dpr CIAMPI, in vigore dal 2000 e quindi: 7 gennaio (Festa del Tricolore), 11 febbraio (Patti Lateranensi), 25 aprile (Liberazione), 1° maggio (Festa del Lavoro), 9 maggio (Giornata d’Europa), 2 giugno (Festa della Repubblica), 28 settembre (Insurrezione popolare di Napoli), 4 ottobre (San Francesco Patrono di Italia), 24 ottobre (Giornata delle Nazioni unite) e 4 novembre (Festa dell’Unità nazionale).
E magari compiere in totale sicurezza la doppia operazione di apposizione e ammaino delle Bandiere, evitando il fai-da-te dell’apertura del finestrone centrale “terremotato”, per rivolgersi opportunamente al carrello aereo della Osimo Servizi, società a partecipazione comunale preposta all’operazione e dotata, in prima persona o in convenzione con la privata Air nolo, del mezzo necessario per raggiungere i pennoni.
Oltretutto, indagando sulle competenze che regolano il rapporto dare e avere con la società presieduta dal 5 luglio dall’ex Assessore Flavio CARDINALI, parrebbe che per piccoli interventi di manutenzione o a basso costo, OSIMO SERVIZI fatturi al Comune, in pratica da sempre, mini imponibili o cifre a forfait… e non certo gli importi a tariffa piena diversamente applicabili.
Ciò detto, da sabato mattina, lutto alle spalle, due le strade istituzionali si offrono, in alternativa, alla libera decisione dell’Amministrazione GLORIO: togliere e inalberare, di volta in volta, le bandiere rispettando le giornate obbligate per legge; oppure lasciarle sull’asta H24, riposizionate a fine corsa sul pennone, libere di giocare con il vento come ogni bandiera ambirebbe di poter fare.
Non espressamente documentata dal DPR, invece, la norma sul Consiglio comunale e sulla abitudine (buona) di esporre il Tricolore, accompagnato dall’usanza altrettanto buona di far rintoccare il Campanone civico dalla Torre.

Per tutto questo, temiamo davvero, Osimo dovrà attendere la ristrutturazione del Palazzo e della Torre ingabbiata, opere ferme da anni (addirittura parrebbero senza ombra di progetto) nonostante l’erogazione da parte del Commissario per la ricostruzione dei fondi necessari.
Prossimo appuntamento da imbandierare? Venerdì 24 ottobre per celebrare la Giornata delle Nazioni unite, unico evento “con eccezione”, ovvero ricorrenza in cui il vessillo europeo deve essere anteposto da quello (introvabile) dell’Onu.