𝗗𝗼𝗽𝗼 𝟵 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝘁𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝟭𝟳 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗲 𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗿𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼, 𝗶𝗹 “𝗕𝗶𝗲𝗹𝘀𝗮 𝗺𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗼” 𝘀𝗶 𝗲’ 𝗮𝘂𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗳𝗲𝗿𝗿𝗮𝗶, 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝘃𝗲𝗿 𝗿𝗶𝗻𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗲 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗽𝗲𝗿 “𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗳𝘂𝘀𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗮”. 𝗥𝗶𝗱𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗽𝘂𝗱𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗲 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗮
Clamoroso al Cibali, anzi al Bernacchia di Osimo Stazione: l’allenatore Roberto GIROLOMINI esonerato dall’amministratore GIROLOMINI Roberto.
Non si tratta, come tragicamente noto – tragico calcisticamente parlando – di un curioso caso di omonimia ma dell’incredibile realtà; fatti, cose ed avvenimenti ineffabili ed inoppugnabili che, quando ci si mettono, come a Stazione di Osimo, fin da novembre, superano di netto ogni fantasia, anche la più sfrenata.
La surreale scena dell’esonero, andata in onda dopo l’ultima sconfitta delle nove subite (la più dolorosa perché materializzatasi nello scontro diretto di Marzocca, con il sorpasso dei senigalliesi e la retrocessione in Prima categoria solo da certificare) dovrebbe essere andata più o meno così.
“Pronto GIROLOMINI? – la telefonata dell’A.d. al mister – Mi passi Roberto”.
E l’allenatore al Presidente: “GIROLOMINI? Sono Roberto, mi dica…”
Breve pausa di riflessione e ancora l’A.d.: “La società la ringrazia per l’impegno profuso e la passione dimostrata ma, a seguito della sconfitta di Marzocca, ha preso la non semplice decisione di cambiare nuovamente guida tecnica”.
Fine della telefonata e fine del comunicato, privo anche dei rituali migliori auguri per il proseguo di carriera, visto che GIROLOMINI Roberto rimarrà comunque a libro paga dell’Osimo Stazione in qualità di Amministratore delegato e soprattutto gestore di tutte le acrobazie possibili.
In primis a cominciare dalla decisione, non facile da prendere, ovvero se imitare o meno il predecessore Gianluca FENUCCI rinunciando, come allenatore, ad incamerare ogni spettanza contrattuale residua.
Come A.D., invece – responsabile sia della scelta novembrina di esonerare il mister di Chiaravalle che di autocacciarsi dall’amata panchina per ingaggiare un terzo trainer stagionale– GIROLOMINI Roberto dovrebbe continuare a roteare liberamente l’amata carta di credito societaria.
Per rispetto dei residui protagonisti in campo (i migliori se ne andarono a novembre con FENUCCI e l’ultimo rimasto, il gioiellino nigeriano NANAPERE, era stato messo fuori squadra dallo stesso GIROLOMINI allenatore per lesa maestà) ci fermiamo qua; in attesa di maggio e del risultato certificato dal campo.
Certi di alimentare, nonostante poche settimane di attesa, la giusta curiosità dei tifosi sui veri retroscena di una morte calcistica annunciata da mesi; e ormai sul punto di conclamarsi.
Un harakiri calcistico, da novembre ad oggi, che viene da lontano, che non ha nulla di attinente lo sport e che parrebbe rispondere a logiche altre rispetto ai risultati del campo. E di cui parleremo a palle ferme.
Tornando ai freddi numeri del campo, i soli che hanno sempre e soltanto ragione, occorre ritornare all’esonero di Gianluca FENUCCI, maturato a ciel sereno, dopo sole 9 giornate in cui l’Osimo Stazione aveva raccolto 10 punti, con proiezione finale di 36 punti e salvezza centrata senza rischiare.
Il pittoresco cambio di manico di GIROLOMINI con GIROLOMINI non ha pagato; oltre allo stipendio aggiuntivo per GIROLOMINI allenatore e l’ingaggio oneroso di Fabrizio BUCCI come “esperto”, occorre tener presente i soli 12 punti conquistati in 17 partite, paragonabili ad appena 23 in un intero campionato.Numeri da retrocessione, parrebbe fortissimamente inseguita e messa ampiamente in conto, di una società vicinissima, più della stessa squadra, ad una crisi di nervi.