𝗢𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗻𝗮 𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗺𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗮, 𝗮𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼, 𝗶𝗻 𝘃𝗶𝗮 𝗙𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗠𝗮𝗴𝗻𝗮, 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗮 𝗳𝗮𝗹𝘀𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 (𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻’𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗮 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗮) 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 “𝗰𝗮𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲”, 𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗼𝗿𝗼, 𝗮𝘁𝘁𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗮𝗶 𝟮 𝗼 𝟯.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼. 𝗘𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝘂𝗯𝗶𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗰𝗵𝗲̀ 𝗲 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗿𝗲𝗻𝗶, 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗹𝗹𝗮𝗿𝗺𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝗮𝗻𝗼𝗻𝗶𝗺𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗹𝗼𝗰𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼𝘃𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼
Week-end da dimenticare, quello delle Befana, per diverse famiglie osimane entrate nel mirino di un agguerritissimo call center formato da altrettanti agguerritissimi falsi Carabinieri, tutti inclini all’accento napoletano.
Almeno tre gli episodi tentati ai danni di sprovveduti anziani i quali, anziché riattaccare la cornetta e/o mandare a quel paese l’anonimo interlocutore, si sono inconsapevolmente messi a disposizione dei loro truffatori fornendo ogni sorta di informazione utile a rendere plausibile la messinscena.
Una di queste sceneggiate, purtroppo, è andata anche a segno con la vecchietta di turno a consegnare al falso Maresciallo, inviato in un appartamento di via Fonte Magna a ritirare una qualsiasi somma, quanto più soldi possibili; oltre ad oggetti d’oro e ad altri valori reperibili in casa al momento.
Difficile, per il senso di vergogna postumo, una volta compreso di essere stati raggirati come bambini, quantificare il bottino, stimato attorno ai 2 o 3.000 euro, consegnati e perduti in un batter d’occhio, senza lasciare tracce apparenti.
Molto più numerose, invece le telefonate di “aggancio della vittima” che il pool telefonico campano ha messo in atto nell’Osimano, in pratica, per l’intero scorso week-end.
Difficile star dietro ai numeri del fenomeno in quanto molti, avendo mangiato la foglia, hanno lasciato cadere la telefonata, continuando a guardare Mara Venier e Domenica In alla tv. Ma stando ai Carabinieri, quelli veri, le pure segnalazioni si sono susseguite al centralino, sabato e domenica, con ritmo incessante… tutte aventi per soggetto un familiare impigliato in qualche stranezza stradale da chiudersi all’americana – come suggerisce la tv mandando in onda film con la Giustizia azionata a colpi di dollari – ovvero con il versamento di una cauzione liberatoria.
Attenzione: è un falso mito da sfatare, una credenza assolutamente fuorviante, l’idea che i napoletani dei vari pool telefonici chiamino sapendo tutto di noi, a cominciare dal nostro nome, quello dei nostri cari, indirizzo, ecc.
E’ vero esattamente il contrario. Le chiamate, per avere chances di reperire pollastri da spennare, basano la propria forza sui numeri! Più telefonate un centro telefonico è capace di sviluppare in una giornata di “lavoro” e più grande, in proporzione, sarà la speranza in percentuale di aver agganciato la preda sperata.
Dopo di che, anche una volta “agganciati” dall’organizzazione, non ci sarebbe molto da temere. I falsi Carabinieri e falsi salvatori, non hanno idea della nostra identità e men che meno dei nostri cari “in pericolo” fantasioso. Unico obiettivo del call center, una volta stabilito il contatto giusto con l’anziano predisposto a farsi ingannare… è sincerarsi che la vittima si trovi, in quel momento, effettivamente sola in casa.
Informazioni che un esperto è certamente capace di intuire ma che la vittima dovrebbe agevolmente essere in grado di non comunicare! Così come il nome, vostro e dei vostri cari da aiutare.
Il napoletano non ha la minima idea di stare parlando con Antonio anziché Francesco, Maria o Luisa; a dargli, involontariamente, questa sicurezza sarete infatti proprio voi rispondendo alle domande trabocchetto del finto Carabiniere, falso salvatore, mendace mediatore dei vostri interessi… quanto chimerico intermediario.
Insomma per non cadere vittima di nessuno, per quanti tentativi i falsi carabinieri possano fare, è sufficiente un sempre tonificante (per lo spirito), vaffa… di grillina memoria; meglio se espresso alla vecchia maniera.
Provare per credere!