𝗟𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟳 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗺𝗮 𝗽𝘂𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗻𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗼, 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗿𝗲𝗴𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀. 𝗖𝗶 𝘀𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲: 𝗺𝗮 𝗹’𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗖𝗮𝗿𝗯𝗼𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗲̀ 𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗱 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗼 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗰𝗶 𝘃𝗶𝘃𝗲? 𝗜𝗻 𝟰𝟱 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗙𝗮𝗻𝘁𝗮𝘀𝗶𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝗺𝗮𝗶 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗽𝗶𝗲𝗱𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀…
Non solo la perla dell’auto proposta del Consigliere Massimo CINGOLANI, da ieri ufficialmente e con umana simpatia “Ridigoletto”, per nominare la mamma a Benemerita dell’anno (una vicenda destinata, qualsiasi esito potrà imboccare, a diventare un ulteriore caso politico per Francesco PIRANI) ma anche la proposta – colpevole di turno l’Assessore Federica FANTASIA, in poche settimane già pluri recidiva tra gaffes e comportamenti Istituzionali – di rinominare Benemerito, stavolta 2024, l’ex Sindaco Raimondo ORSETTI.
Peccato, peccatissimo, che il super manager regionale nel 2024 abbia maturato il merito, assolutamente privato, di godersi i primi mesi di meritata pensione! Interessandosi magari di mille e una cosa (spaziando dal nuovo trattore per governare il terreno familiare a un pò di politica) ma nessuna a valenza pubblica di particolare rilievo.
E in ogni caso – ahi Assessore alla Cultura, non abbastanza dotata di materia prima – l’operazione ORSETTI parrebbe essere di difficile realizzazione, anzi essere nata già morta, risultando già felicemente celebrata nel 2017 dall’allora Amministrazione Simone PUGNALONI!
Per gli scettici e i difensori d’ufficio della FANTASIA, pubblichiamo la motivazione a corredo della benemerenza 2017 concessa.
“Nei quarant’anni di servizio nella pubblica Amministrazione, ha ricoperto importanti incarichi dirigenziali per conto della Regione Marche, operando con successo su scenari locali, nazionali ed internazionali; in particolare nei settori della cultura, del turismo, delle attività produttive e dell’internazionalizzazione.
Si è distinto quale coordinatore tecnico delle regioni italiane per gli Expo Universali di Shanghai 2010 e Milano 2015, oltre che per un’intensa attività svolta a sostegno delle imprese sui mercati esteri.
Lega il suo nome ai più importanti eventi culturali e promozionali realizzati dalla Regione Marche negli ultimi venti anni, con riconoscimenti da prestigiosi enti ed istituzioni italiane ed estere.
Sindaco di Osimo e amministratore della città dal 1990 al 1995, ha mantenuto un forte legame di appartenenza con la sua comunità, ad iniziare dalla natia Campocavallo, dove da sempre è tra i principali animatori della Festa del Covo”.
Insomma i meriti accumulati in carriera, magari saranno tanti e tali da assurgere ad un potenziale, magari, bastevole anche per tre encomi, ma pare che non si possa fare; e che come si nasce e si muore una volta soltanto… anche con i riconoscimenti pubblici elargiti a nome di una intera comunità, non si possa esagerare o essere di manica larga.
Del resto la filosofia della Benemerenza dovrebbe essere propria quella: o in vita sei riconosciuto tale o non lo sei. E se lo sei stato… la Medaglia d’oro ricevuta è da intendersi valevole a futura memoria per sempre.
In effetti, aprendo una parentesi, anziché ricopiare la pessima usanza di premiare ad ogni edizione centinaia di cittadini, sarebbe molto più giusto, interessante, educativo e quindi piacevole, confinare ad uno solo (ed eventuale anche nessuno se non dovessero risultare in evidenza meriti particolari nell’anno) il Benemerito dell’anno. Magari premiato col contorno dei Benemeriti passati ancora in vita!
Ci rendiamo conto che l’innovazione potrebbe sembrare troppo difficile e troppo poco pagante; specie se si hanno volgari “marchette politiche” da onorare.
Tornando ad ORSETTI, informato di quanto sta accadendo attorno al suo nome, l’ex Sindaco è caduto dalle stelle, forzatamente in imbarazzo.
“Non so nulla di questa storia. Anzi la apprendo da OSIMO OGGI. Mi sembra il tutto abbastanza strano avendo già ricevuto l’alta onorificenza pochi anni fa, ai tempi di PUGNALONI; non ricordo bene l’anno ma dovrebbe essere stato pre Covid nel 2017. Che dire? Trovo la situazione un pò così… Credo che il Comune, prima di mettersi a lavorare per l’individuazione dei premiabili, dovrebbe dotare la Commissione di un banale elenco dei passati benemeriti… per lo meno ai miei tempi si agiva così…”.
“