𝗗𝗲𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗼 𝗽𝗮𝗹𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗲𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗺𝗮𝗻𝗮𝗴𝗲𝗿 𝗢𝗡𝗚 𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶, 𝘁𝗿𝗮𝗻𝗻𝗲 𝘀𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗼𝗺𝗲𝗿𝗶𝗴𝗴𝗶𝗼, 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲. 𝗣𝗼𝗰𝗼 𝗺𝗮𝗹𝗲, 𝗶𝗹 𝘃𝗼𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 – 𝘀𝘂 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗖𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗲𝗱 𝗲𝘅 𝗴𝗿𝗶𝗹𝗹𝗶𝗻𝗶 – 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗶𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗰𝘂𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼
Eppure la comunicazione è tutto. Guai a sbagliarne i tempi.
Ma di Michela GLORIO alla manifestazione pro Palestina, nessuna traccia. Semplicemente non pervenuta. Forse o pare… trattenuta in parrocchia a San Biagio a promettere la creazione di nuovi preti e altrettanti oratori.
E dire che c’era discreta attesa, nel mondo osimano della politica, ormai in fibrillazione, per conoscere quale cartello e/o slogan la candidata a Sindaco avrebbe sorretto e cantato.
Nulla di tutto questo. Alle 15.30 gli anonimi partecipanti alla manifestazione “Gaza nel cuore 2” – anonimi non essendo stati comunicati alla stampa i connotati delle associazioni cittadine organizzatrici e di riferimento – hanno preso a marciare dal piazzale del San Carlo, direzione piazza Boccolino.
Circa 150, forse meno, i manifestanti inneggianti alla “Palestina libera”, che hanno preso parte al corteo di rivendicazione. Un piccolo flop – insieme ad un orario assolutamente inusuale che non ha permesso, in pratica, di incrociare osimani lungo il tragitto – dovuto a quanto pare alla concomitanza di un’altra manifestazione, tenutasi in contemporanea ad Ancona; concorrenza che ha mangiato il grosso dei partecipanti dai 500/600 attesi alle poche decine presenti.
Tra quanti non hanno inteso mancare al corteo suggerito da “Fronte del dissenso”, frangia di ultra sinistra animata ad Osimo dagli ortodossi grillini fuori usciti dal movimento – David MONTICELLI e Sara ANDREOLI su tutti ma anche da un vecchio comunista irriducibile come Sandro CITTADINI, tutti votanti GLORIO – qualche raro politico osimano, presente più a titolo personale che altro.
Peccato per Michela GLORIO, non coperta neanche da un banale certificato medico, non aver preso parte all’appuntamento Palestina libera neanche per i saluti finali ai partecipanti.
Snobbare tanto vistosamente decine e decine di elettori solo perché rumorosi e non del tutto cristiani, non parrebbe essere il modo migliore per ringraziare gente che comunque fornirà, gratis, il proprio apporto alla causa. In fin dei conti, è scritto, nel mondo 2.0 la religione dovrebbe affratellarci tutti e non fungere da ragionata discriminante…