𝗥𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗮𝘀𝘀𝘂𝗺𝗲𝗿𝘀𝗶, 𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. 𝗔 𝘁𝗿𝗲 𝗺𝗲𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗲 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗰𝗵𝗲, 𝗮𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗵𝗶, 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗱𝘂𝗲 – 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗹𝗮 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼 – 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝗹𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗴𝗶𝗴𝗮𝗻𝘁𝗲… 𝗺𝗮𝗶 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝘁𝘂𝗿𝗻𝗼!
Medita il ritiro il dottor Achille GINNETTI? A 100 giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste, ovvero a due mesi circa dall’inizio delle operazioni e del relativo avvio della campagna elettorale, tutto tace sul fronte Pof.
Se nel 2019 la candidatura a Sindaco, ufficializzata con anni di anticipo, è valsa a GINNETTI la palma di terzo incomodo e con l’11.29% dei voti ago della bilancia tra LATINI e PUGNALONI… stavolta la situazione pare decisamente caotica già ai blocchi di partenza.
Se l’obiettivo di destabilizzare il Pd, saldamente in mani Pugnaloniane, è infatti naufragato dopo il no, di fatto, alla richiesta di primarie di coalizione… ben rari approdi appaiono oggi possibili alla navicella di Osimo Futuro.
Andare soli per rivivere all’infinito l’esperienza di far riperdere LATINI? Si, la cosa farebbe piacere… ma non soddisferebbe più di tanto le attese di un leader giunto, anagraficamente, all’ultima corsa; da non spendersi, in quanto tale, ancora come lepre.
Anche l’aggancio con la Paola ANDREONI e il suo elettorato, sembrerebbe alla fine, destinato a rimanere un tentativo a vuoto… dal momento che se è vero che lo strappo dell’Assessore ai Servizi sociali avrebbe potuto portare il Pd a subire il sorpasso di POF+i scismatici da PUGNALONI… è altrettanto ovvio che la signora STRONATI non avrebbe regalato a GINNETTI la leader ship. Posizione di vertice da guadagnarsi, al contrario, attraverso l’ennesimo ricorso ad elezioni primarie da celebrarsi a tambur battente, meglio se ieri!
Considerato quindi: A) il tempo non più disponibile; B) la possibilità reale di perdere il testa a testa con la Paoletta; C) la circostanza che, quandunque andasse tutto bene, arrivare ai tempi supplementari del ballottaggio e ai rigori della vittoria… pare obiettivamente evento sin troppo arduo da centrare con sole umane forze (tipo vincere la lotteria Italia con un biglietto regalato)… considerato tutto questo GINNETTI starebbe da tempo riflettendo sulla risposta più opportuna da consegnare agli osimani.
Troppo ampio, il divario con il Pd, considerando anche il consenso aggiunto dei grillini (politicamente inconsistenti ma pur sempre portatori di qualche centinaio di voti) per pensare con le sole proprie forze di superare le pur malandate truppe di Michela GLORIO e associati a 5 Stelle.
Quasi 8.000 i voti messi insieme nel 2019 dalla coalizione giallo-rossa (esattamente 7.913) capaci di distanziare persino il gran favorito LATINI, fermo a 7.000 tondi tondi, e di doversi servire di binocolo per scorgere, a quota 2.262 il terzo incomodo GINNETTI.
Terzo incomodo nel 2019; ma quest’anno, tra 100 giorni? Rispetto al passato la Lega correrà compatta col Centro-Destra, così come Fratelli di Italia, mentre Fabio PASQUINELLI rimarrà a guardare restituendo al Centro-Sinistra, quindi alla GLORIO, il proprio bottino di 368 consensi.
Verificandosi tutte queste condizioni (certe al 100% il passo indietro di quelle che videro in campo MONTICELLI, ALESSANDRINI, la MARIANI e PASQUINELLI) e aggiungendovi l’ogni giorno più probabile forfait di GINNETTI… ecco che dei 7 candidati dell’ultima volta… dovrebbero sopravvivere il solo LATINI e la carneade GLORIO, funzionaria e fans internazionale delle Ong in giro davanti la Sicilia.
Insomma il 9 giugno gli Osimani, stando così le cose, potrebbero ritrovarsi davanti ad una scelta semplificata tra due soli candidati: Centro-Destra +Civici contro Centro Sinistra+Resto del mondo in una sorta di ballottaggio anticipato.
Evento mai registrato ad Osimo e assai raro da vedersi pure in giro per l’Italia.
Diversamente, Civici a parte, abitanti di un mondo tutto loro, come spiegare altrimenti il silenzio assordante da Sinistra a Destra, passando per il Centro, di una effervescente non campagna elettorale?