𝗗𝗼𝗽𝗼 𝟵 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝗰𝗼, 𝗱𝗶 𝗯𝗿𝘂𝘁𝘁𝗼, 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗼 𝗲 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗲 𝗮 𝟰𝟬𝟬 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗶, 𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗟𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮 𝗲 𝗟𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗲𝗻𝗻𝗮𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗱𝗲𝘀𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲’ 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗮. 𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗖𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗲𝗹 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗿𝗶𝗻𝗮𝘀𝗰𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼
di Sandro PANGRAZI
Con l’ennesima batosta, dritta sui denti, incassata oggi dal Pd in tutta la Lombardia e nell’intero Lazio, PUGNALONI farebbe bene a chiedersi: con un mandato ormai politicamente scaduto e ad appena 400 giorni dalla certificazione spettante all’elettorato, chi rappresento più nella antica città di Osimo?
A parte gli interessi personali e quelli della famiglia e immediati dintorni (obiettivi legittimi ma pur sempre legati a focus riservati ad una manciata di osimani, una dozzina non di più, di fronte a 35.000 abitanti) cos’altro ha da proporre un partito Democratico ormai sconfessato dagli Italiani su tutte le possibili ruote?
Da Bolzano a Palermo, non una sola isola felice è rimasta ad innalzare con orgoglio la bandiera dell’ex Ulivo, travolta principalmente da incapacità di progettazione, assenza di visione politica e dalla solita convinzione, errata, di essere gli unici portatori possibili di qualsiasi proposta.
In chiave locale il quadro, se possibile, peggiora ulteriormente. Abbiamo un Pd che ritiene la Asso e soprattutto la cucina di questa società partecipata come assoluta “cosa nostra”, da concedere per rinfrancanti cene di Buon Natale e/o buon lavoro a se stessi e agli amici degli amici… quando gratis e quando omaggio, a seconda delle occasioni.
Abbiamo anche un Sindaco capace persino di rifiutare ben 8 milioni di euro pur di non risolvere la trentennale questione della viabilità interna… perché teme di dare ragione all’indirizzo politico avviato nel 1999 da Dino LATINI e quindi, pur di ostacolarne l’avvio, costretto ad inventarsi la barzelletta del Pd regionale nemico del Pd osimano!
Se nel 2025 – si è chiesto PUGNALONI con notevole faccia tosta – il Partito democratico dovesse vincere le Regionali… che fine farà il finanziamento voluto dal Centro-Destra?
Tranquillo PUGNALONI. Il Pd, con i risultati di oggi a Roma e Milano, non fosse stato ancora chiaro, è morto e sepolto, consegnato ufficialmente a quella traversata ventennale nel deserto (da affrontare a piedi, senza cibo e acqua politica) a cui gli Italiani, da tempo, vi hanno destinato; e che solo il buon cuore, guarda caso Pd, di NAPOLITANO e MATTARELLA ha saputo, fino a ieri, evitarvi.
Prenda PUGNALONI atto della propria incapacità ed inutilità a proseguire un mandato non più legittimato dagli elettori, si scusi (se riesce) per i sacrifici e le rinunce a cui ha costretto gran parte della città non allineata e si tolga finalmente dalle scatole politiche lasciando gli Osimani liberi di rivolgersi al nuovo, anzi al vecchio modello di Centro-Destra che in città, peraltro, ha già ben operato, a volte con successo, prima della Grande catastrofe.
A meno che, ci rivolgiamo al movimento civico, non prevalga l’idea funesta di giocare come il gatto fa col topo; oppure il divertimento di concedere agli avversari un vantaggio (2014); la certezza che nessun altro PUGNALONI è ancora nato (2019); elementi di valutazione tipici del desiderio masochistico di farsi deliberatamente del male… come? Attraverso l’adozione di primarie e altre assurdità tipiche della mala politica falsamente inclusiva della Sinistra.
Nel frattempo il triplice trillo finale, il rompete le righe dato direttamente dal Sindaco-sciagura, risulterebbe regalo assai gradito; unico atto nobile di un decennio rovinoso per Osimo, da dimenticare.