𝗡𝗲𝗹 𝘁𝗼𝘂𝗿𝗯𝗶𝗹𝗹𝗼𝗻 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝘀𝗮𝗰𝗰𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗶𝗹 “𝗴𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗲” 𝗱𝗶 𝗔𝗰𝗾𝘂𝗮𝗿𝗼𝗹𝗶 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗮 𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝗕𝗮𝗻𝗱𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮, 𝘁𝗿𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗺𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶, 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝘀𝗶𝗺𝗯𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗮𝗰𝗿𝗼. 𝗘𝘀𝗽𝗼𝗿𝗹𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗽𝗹𝗼𝗿𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝘀𝘃𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗮 𝗽𝗶𝘂𝘁𝘁𝗼𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗼 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗱𝗲𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗮𝘁𝗮. 𝗔 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗿𝗼𝘃𝗲𝘀𝗰𝗶𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗶𝗼
Da fresco ex leghista, convertitosi “fratello” a tempo di record, con la stessa velocità con cui muta il vento politico, non ci avrà fatto nemmeno caso!
Sfoggiare il Tricolore, mettersi in posa ed esporlo orgogliosamente senza badare (o sapere?) qual è il diritto e quale il rovescio, sarebbe stata operazione perfetta ai tempi, non lontani del 2011 quando il “Senatur” sentenziava: “Chi espone il Tricolore è un somaro!”
Peggio sosteneva nel 1997 quando amava aprire i propri comizi con frasi tipo: “Quando vedo il Tricolore io mi incazzo” o per dirlo alla francese: “Il Tricolore lo uso soltanto per pulirmi il culo”.
Espressioni per le quali Bossi venne condannato dal Tribunale di Como ad un anno e quattro mesi di reclusione.
Ma nel 2024, con la Lega ormai sdoganata a Destra, che senso ha per Renato FRONTINI, vice Sindaco in pectore di Francesco PIRANI, ricordare a tutti parte del suo fresco passato?
Oltretutto il Tricolore è come la mamma. Non si maltratta mai ed è sacro. Trattarlo contro pelo, pare, porti pure molto male… per almeno cinque anni.
Si dirà: ma Fratelli d’Italia, grazie a Carlo CICCIOLI, ha gareggiato e stravinto la speciale campagna elettorale al perfetto contrario. Tanto vale, fatto trenta, continuare con trentuno e far circolare anche foto con la bandiera capovolta.
Come se FRONTINI e la STAFFOLANI apparissero appesi a testa in giù e persino sorridenti!
Una sorta di ciliegina con cui coronare mille ed uno errore: passati, presenti e temiamo futuri!
E dire che il duo FRONTINI-STAFFOLANI, in posa, ha rifiutato di farsi aiutare persino da due attivisti, pure in foto, corso in aiuto con tanto di bandiere giuste, in sequenza verde bianco e rosso; come quella del Messico, per non sbagliare, se davvero si hanno dei dubbi su quella italiana…
Delle due una soltanto è quella valida: o il vice Sindaco in pectore e la referente locale di Fratelli di Italia ignorano, al limite del vilipendio, le regole per poter maneggiare il simbolo di quella che dovrebbe essere anche la loro Patria… o i massimi referenti locali di Fratelli di Italia sono davvero questi, con tutti i loro limiti, difetti, convenienze personali e figuracce pubbliche a cui appaiono destinati.
P.S. La foto parlante è stata scattata a Pescara, poche ore fa, in una pausa della Conferenza programmatica di Fratelli di Italia che ha candidato Giorgia MELONI in tutte le Circoscrizioni europee per l’9 e il 9 giugno..