𝗔𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 “𝗴𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶̀ 𝗻𝗲𝗿𝗼” 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝟲 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗶 𝘀𝘂 𝟭𝟲, 𝗶𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗿𝗮𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘀𝘂 𝟵 𝘃𝗼𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗺𝗮 𝗿𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗱𝗱𝗼𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗮 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶, 𝗰𝗼𝗻 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝗿𝘃𝗶𝗮 𝗲 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝘁𝗼𝘀𝘁𝗮, 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲 𝗽𝗲𝘀𝗮𝗻𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗮𝗽𝗼 𝗮𝗹 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟰
Arroganza e protervia. Questi i sentimenti che scaturiscono alla lettura del comunicato del Sindaco PIRANI all’indomani del clamoroso “giovedì nero” di poche ore fa.
Anziché prendere atto di aver sbagliato tutte le mosse possibili e di raccogliere la sfiducia di fatto di 4 Consiglieri e di due non utilizzabili ai box per autolesionistica incompetenza politica, PIRANI ha concluso il giovedì non solo rifiutando di guardare ad una realtà di sconfitta… ma addirittura rilanciando una proposta amministrativa che non c’è più! E forse. Vien da credere, non è mai esistita se non nei buoni propositi da rivendere agli elettori.
Cittadini osimani di Centro-Destra increduli di aver dato fiducia, appena 59 giorni fa, ad un personaggio affatto interessato alle sorti della città ma voglioso di cogliere solo rivincite personali sui lontani fatti del 2011!
Vicende del 2011 per PIRANI; addirittura ancor più preistoriche e datate 2001 per CICCIOLI!
Una Osimo e una cittadinanza finita ostaggio del duo PIRANI-CICCIOLI, complice un interessato ANTONELLI, oggi impotente a riprendersi il proprio ruolo di libero Comune e lentamente “anconetizzata” dal progetto di acquisizione made in CICCIOLI e dei suoi fedeli sottoposti osimani di Fratelli, pardon, Parenti di Italia.
Bando alla Storia, torniamo alla nuda cronaca degli eventi di giovedì, conclusisi, formalmente, col seguente comunicato di sfida a firma PIRANI. “Il Consiglio comunale in programma oggi – si legge nel testo – è stato annullato per mancanza del numero legale, in seguito all’assenza dei Consiglieri di minoranza e dei Consiglieri di maggioranza appartenenti al nuovo gruppo consiliare composto da Dino LATINI, Emanuele CARPERA, Filippo ZAGAGLIA e Marco MONTEBURINI.
Nel prendere atto di tale comportamento, si evidenzia che il blocco ingiustificato dei lavori consigliari, di fatto, impedisce la realizzazione del programma amministrativo che i cittadini hanno. votato per il cambiamento della città.
L’Amministrazione, comunque – conclude una nota mai tanto cieca della realtà – intende proseguire nel suo operato, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati”.