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Ultime ore di attesa. Se Osimo avrร indietro, da qui a domenica, almeno un pizzico di fortuna, ad oggi negata, la cittร potrร festeggiare lโultimo week-end a guida Francesco PIRANI.
Due gli episodi che dovrebbero condurre, combinati insieme, ad un lieto fine imminente e alla caduta di PIRANI: lโincombere della sentenza del Tar (Presidente Renata Emma IANIGRO) sullโistanza di sospensiva circa gli atti prodotti (vedi validitร dei lavori del Consiglio comunale 13 settembre, alla storia come โseduta 1915โ) e la coincidenza del rinnovo del Consiglio provinciale, domenica prossima, con ben tre Consiglieri osimani (SALLUSTIO, la MARTINI e MIGLIOZZI) sotto giudizio
Voto che seppur limitato a tre โciviciโ, potrebbe anche risultare decisivo, visti i delicati equilibri in ballo tra Centro-Destra e Centro-Sinistra; una ragione di piรน per il Tribunale amministrativo regionale, sospinto dal Prefetto ORDINE e dalle sollecitazioni a far presto nientemeno che del Ministro dellโInterno Matteo PIANTEDOSI.
Insomma il caso-Osimo deve restare confinato (e possibilmente risolto) entro le mura cittadine; non รจ pensabile di allargare il caos anche allโintera provincia accettando il voto di tre Consiglieri che potrebbero, magari, risultare invalidi. Con tutte le conseguenze, che nessuno vuole neanche immaginare, politiche e amministrative del caso.
Da qui lโurgenza per il Tar di far presto. E far bene nel solco che Prefetto e Ministro hanno giร sussurrato al giudice monocratico, anche senza volerlo ma comunque attraverso i giusti canali; vie informali che da sempre prevedono venga curato e soddisfatto, come primario bene, lโinteresse dello Stato.
In questa precisa ottica ieri mattina il Governatore regionale Francesco ACQUAROLI ha convocato in Regione il proprio โsottopostoโ (per usare un eufemismo) per comunicargli, per vie brevi, cosa la politica si aspetta da PIRANI dopo la sentenza del Tar.
Lโincontro, risultato particolarmente breve, si รจ svolto davanti a quattro testimoni (due per parte), a garanzie che stavolta non ci saranno sorprese: se il Tar dovesse, come pare piรน che scontato, azzerare la validitร della โseduta 1915โ, concedendo ai ricorrenti del partito Democratico e dintorni la soddisfazione politica di aver visto giusto per primi, a PIRANI non verrebbe concesso spazio per altri colpi di testa e โimpostoโ di fatto di rimettere il mandato seduta stampa, alla pronuncia della sentenza.
Ciรฒ in forza della circostanza di essere rimasto, in Consiglio comunale, con soli 7 voti a favore (oltre al proprio e a quello del Presidente SIMONCINI), ovvero molto meno consenso di quanto spettante, ad esempio, ali perdenti politici allโopposizione, forti comunque di 9 voti.
Lโincontro ad Ancona, di fatto, si รจ concluso al volo, senza neanche prendere in considerazione lโipotesi B che vorrebbe il Tar accreditare conforto alla tesi dellโex Segretario generale, il giovane DโANGELO junior; ovvero allโipotesi suggestiva (e persino un tantino romantica) di una sorta di immortale elisir di giovinezzaโฆ ovvero che i proclami di un Re, preoccupato per le conseguenze di una Guerra mondiale imminente, possano ancora oggi, 109 anni dopo lโemanazione, fungere da diretta via per lโItalia del 2024!
Nel caso di scuola, avanti si vada. Almeno fino alla ghigliottina di fine anno, da allestire in piazza Boccolino per PIRANI e lโintera Giunta, circa la mancata approvazione del Bilancio preventivo 2025.