𝗢𝗹𝘁𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲! 𝗖𝗶𝗼̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘇𝘇𝗶𝘁𝗮, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗴𝗼𝗹 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗿𝗶𝗲𝘀𝗰𝗲 𝗮 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝘀𝗰𝗮𝗻𝗱𝗮𝗹𝗼 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗱𝗲𝗴𝗴𝗶𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼… 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗽𝗼𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶! 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗲 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗱𝘂𝗲 𝗺𝗶𝗹𝗹𝗲𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗺𝗮 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗕𝗮𝗻𝗮𝗻𝗲!
di Sandro PANGRAZI
E “Rigoletto” raddoppia! Dopo l’audio in cui spiega, con dovizia di particolari simil erotici, su come fare a metterlo con successo in qualche posto… buio e tendenzialmente sferico… stavolta, bandita ogni sguaiata allusione, il Consigliere comunale cambia target per rivolgersi amorevolmente alle mamme, a tutte le mamme del mondo… a cominciare dalla propria Anna Maria CINGOLANI!
Quale migliore occasione, del resto, la festa del Patrono San Giuseppe, per insignire della massima riconoscenza pubblica – la Medaglia d’oro di civica benemerenza – colei che 49 anni fa diede al mondo cotanto esemplare?
Perché è indubbio come ad ogni latitudine e in ogni tempo…
”Son tutte belle le mamme del mondo
quando un bambino si stringon al cuor.
son le bellezze di un bene profondo
fatto di sogni rinunce e d’amor.
E’ tanto bello quel volto di donna
che veglia un bimbo e riposo non ha.
sembra l’immagine d’una Madonna
sembra l’immagine della bontà”.
Giusto pertanto che Massimo CINGOLANI, mosso da riconoscenza, abbia pensato all’angelo del focolare e a colei a cui tutto diede… salvo, parrebbe, una corretta educazione elementare alla voce “pensierini”.
La motivazione che “Rigoletto”, come leggeremo e ascolteremo ad libitum più avanti, porta in Commissione ad avallo del riconoscimento è infatti tutto un florilegio privo di sintassi, una antologia di come a scuola si poteva prendere 4 e rimandati a settembre.
Di fronte all’intenzione di premiare addirittura una mamma, in Commissione pare che nessuno abbia avuto troppo da obiettare. Troppo ghiotta l’occasione, di fronte ad un figlio che esclama: “Mamma, son tanto felice, perche ritorno da te; la mia canzone ti dice che è il più bel sogno per me. Mamma son tanto felice, viver lontano perché? Mamma, solo per te la mia canzona vola; mamma sarai con me, non sarai più sola…”.
A scanso di equivoci narriamo subito come la benemerenza all’ex insegnante elementare Anna Maria CINGOLANI, per pura coincidenza anche mamma di “Rigoletto” Massimo CINGOLANI, è al momento solo una proposta mossa da amor filiare verso la genitrice-
Insomma non è detto che gli Osimani debbano ingoiare da messer PIRANI anche questo brutto rospo sfacciatamente nepotista; sullo stile dei Papi medievali che si nominavano e snominavano tra loro come se cambiassero un paio di mutande, indumento peraltro all’epoca sconosciuto.
Resta il fatto grave di averci provato; il fatto ancor più grave di non aver compreso che il Comune non è casa propria e il fatto, ormai sdoganato in maggioranza, di sentirsi come una sorta di Lanzichenecchi (ma del tipo “buono”), autorizzati dal popolo ad ogni tipo di scorreria e bassezza umana.
Insomma più che Lanzichenecchi buoni (in ogni caso dove passavano non cresceva più neanche l’erba), il Consigliere Antonelliano Massimo CINGOLANI sembra appartenere di diritto o alla Banda BASSOTTI o ad una allegra quanto improvvisata “armata”… ma armata Brancaleone!
Questo il testo fedele della motivazione alla Benemerenza portata in discussione dal figliolo per la madre, svarioni compresi ma ritoccati per una migliore comprensione.
“Anna Maria CINGOLANI, ancora in vita (ringraziando il Cielo) in pensione da parecchi anni, continua a prestare servizio a scuola (aiuto alle insegnanti come volontaria Anteas); ripetizioni a bambini e ragazzi, sempre gratuitamente; tramite Caritas al momento ha un ragazzo Centro Africa e una ragazza Tunisina. Questo da 15 anni. Dopo essere andata in pensione.
Inizialmente la CGIL l’hanno nominata presidente Auser e con loro e sette insegnanti aveva organizzato un dopo scuola, sempre gratuitamente, alla Bruno da Osimo.
Chiusa la scuola per ristrutturazione hanno smesso e lei ha proseguito individualmente”.
Spiegazione logica di CINGOLANI ai colleghi in Commissione: “Questa non è una raccomandazione… ma viste le scelte sopra (di cui parleremo diffusamente domani, NdR.) ho pensato di aggiungere anch’io qualcuno, che si impegna per vera passione. E’ mia madre… per chi non sapesse”.
Capito l’andazzo? Una parola sola: vergogna!