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𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗲𝗻𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲, 𝗽𝘂𝗿𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗽𝗮𝗴𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮. 𝗘 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗲𝗺𝗶𝘁𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗲𝗰𝗮𝗻𝗮𝘁𝗲𝘀𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝟰𝟬 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗣𝗲𝘀𝗮𝗿𝗲𝘀𝗲 “𝗜𝗹 𝗡𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗶 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶”, 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝟯.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼!

Da liquidarsi a TVRS l’importo lordo di 18.000 euro. Oggetto del bonifico sottoscritto dall’Amministrazione di Simone PUGNALONI: affidamento all’emittente recanatese del servizio di comunicazione sulle tematiche ambientali applicate dal Comune di Osimo, con attenzione particolare alla localizzazione dei siti ritenuti idonei all’esposizione dei campi elettromagnetici!

Il documento di liquidazione di una prima tranche di 6.000 euro (i restanti 12.000 euro prenderanno la via di Recanati nel 2024) è ben visibile all’albo pretorio on line del Comune di Osimo e porta la firma dell’architetto Manuela VECCHIETTI, responsabile del procedimento scaturito a trattativa diretta.

Da Osimo, sulla tv del fu Don Dino, soldi pubblici come se piovesse…

Non ce ne vorranno, a Tvrs e dintorni, se gli osimani paganti dovessero reputare la spesa come grandemente inopportuna; ed eccessiva.

La questione non riguarda certamente la tv del fu Don Dino ISSINI (deceduto un paio di anni fa per Covid) e neanche i suoi 154 spettatori medi al minuto (dati Auditel del 2023) e nemmeno i 29.948 utenti unici certificati in un mese da TVRS, purtroppo per Osimo sparsi lungo 200 chilometri di dorsale adriatica, da Rimini a Teramo.

Oddio, anche i dati, in fondo, potrebbero riguardarci: quanti di questi 154 telespettatori medi seguono TVRS da Osimo? Quattro, cinque, tre?

Giusto bruciare per una utenza quantificata a spanne in tre osimani, massimo cinque (ma fossero anche 50 cambierebbe nulla) la bellezza di 18.000 euro?

La risposta è in compenso certa. Enne. O. No.

Forse, ma azzardiamo il forse, il prezzo sarebbe stato da considerarsi giusto se, al posto dell’architetto VECCHIETTI (di manica decisamente larga nello spendere soldi non propri) il Comune di Osimo si fosse guardato intorno e affidato all’esperienza della dirigente di Regione Marche Paola MARCHEGIANI.

Anche in questo procedendo celermente, grazie all’affidamento diretto a TVRS dell’incarico, la MARCHEGIANI è riuscita a strappare una copertura video per il periodo 26 novembre 2022-6 gennaio 2023, del cosiddetto “Natale che non ti aspetti”, organizzato lo scorso inverno in 20 località dell’entroterra Pesarese.

Dall’albo pretorio on line del Comune di Osimo la prova dell’avvenuto pagamento della prima tranche 2023 a TVRS per 6.000 euro!

Ma lasciamo parlare il procedimento di Regione MARCHE: “L’offerta trasmessa dalla Società TVRS Srl prevede la realizzazione della campagna pubblicitaria attraverso la messa in onda di 10 spot al giorno, per tutta la durata dell’evento, con rotazione degli spot trasmessi a seconda della tipologia e durata.

Nel pacchetto spot sono incluse 5 interviste in diretta Skype e della durata di circa 5 minuti, all’interno di “Benvenuti in TV”, rubrica quotidiana in onda alle ore 12.45, in collegamento dai venti comuni partecipanti all’evento”.

E qui viene il bello. O meglio sopraggiungono i primi dolori di stomaco per i sempre più sbigottiti paganti osimani.

Regione MARCHE non ha versato in cassa a Tvrs un interessante bonifico da 180.000 euro, ovvero dieci volte quanto speso da PUGNALONI ma… esattamente sei volte meno di quanto speso da ACQUAROLI!

Sei volte meno significa che la copertura a tappeto, da novembre fino alla Befana, de “IL Natale che non ti aspetti” è costato ai marchigiani 3.000 euro + Iva; la messa in onda di generici servizi su tematiche ambientali specifiche della città, costerà esattamente i 18.000 euro ricordati in avvio.

Dove è andato a finire il cervello?