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Impianti trasformazione in biometanoโฆ la politica, tutta la politica, gioca a nascondino!
Accade troppo spesso in Italia ed รจ riaccaduto ieri mattina in Consiglio regionale con il Pd ad inseguire una mozione anti trasformazione presentata dal presidente LATINI, con gli uni e lโaltro consapevoli di perdere unicamente tempo e illudere i cittadini.
Del resto perรฒ, non sempre la colpa รจ cosรฌ specifica e tale da ricadere sulle spalle dei soli partitiโฆ quando di mezzo si pone un comitato, numeroso, di cittadini che si batte per la contrarietร di una realizzazione pur sapendo che tale opera รจ auspicata, garantita e in parte persino sovvenzionata da Europa e Italia come struttura di pubblica utilitร , addirittura urgente ed indifferibileโฆ occorrerebbe che i cittadini tornassero a fare io cittadini, fidarsi maggiormente dello Stato e dellโEuropa e tuttโal piรน, sollecitando la politica locale, chieda ai rappresentanti sul territorio di trattare, quasi da pari a pari con lโimpresa privata, le condizioni per le possibili e a volte necessarie migliorie al progetto.
Andare al muro contro muro, come i cittadini, spesso ignoranti, ambiscono nel voler procedere ad ogni costo, porterร , al massimo, a rallentare di qualche mese lโavvio dellโopera, scontando il ritardo con i mancati lavori che la SGR, pettinata non contro pelo, avrebbe forse potuto concedere ai residenti, in virtรน del fatto che la forza della Legge รจ tutta dalla parte riminese.
โQuesti impianti โ spiega lโAssessore regionale Stefano AGUZZI โ sono considerati dalla Legge dello Stato come โimpianti strategiciโ, tanto da stabilire che lโautorizzazione sugli stessi, ove occorra, vale anche quale variante allo strumento urbanistico.
Come dire se una zona รจ agricolaโฆ una volta approvato il progetto, quella zona diventa edificabile senza neanche una variante.
Quindi, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dellโambiente, del paesaggio, del patrimonio storico e artisticoโฆ tale rispetto diventa una questione di natura tecnica, garantito attraverso lโapposizione di vincoli normativi a garanzia; vincoli posti e valutati da tutte le Amministrazioni interessate che partecipano alla decisione, attraverso la Conferenza dei Servizi, cosรฌ composta: settore fonti energetiche della Regione Marche, il Genio civile Marche Nord, la Provincia di Ancona, il Comune di Osimo, i Vigili del Fuoco, lโAst, lโArpam, il Ministero dellโIndustria, la Sovrintendenza archeologica, nonchรฉ i gestori dei pubblici servizi per il rilascio (per quanto di propria competenza) dellโautorizzazione unica.
Preme sottolineare โ chiarisce AGUZZI โ che lโarticolo 12 della legge dello Stato 387/2003 definisce questa tipologia di impianti, nonchรฉ le opere connesse e le infrastrutture indispensabili per la costruzione e lโesercizio degli stessi, come di pubblica utilitร , indifferibile ed urgente.
In questo momento i due procedimenti di via Coppa e di contrada Cucchiarello โ spiega lโAssessore โ sono sospesi in attesa di ricevere dal proponente SGR le integrazioni richieste, in particolare riguardanti i settori viabilitร e delle nuove attivitร che la concessione porterebbe in quei luoghi.
Come dire? La preoccupazione esisteโฆ purtroppo โ segnala AGUZZI alla platea osimana โ cโรจ una norma che ci da degli obblighi da perseguireโฆ spero ci siano tutte le condizioni per poter impedire questa autorizzazioneโฆ ma non dipende da questo Consiglio regionaleโ.
Altro aspetto condannabile di una politica tutta tesa a ragranellare il consenso del momento, rinunciando ad educare i cittadini a crescere in una societร diversa, maggiormente rispettosa, in linea con gli interessi ampi di una comunitร , รจ invece dato dal fatto che, alla fine, tutti a parole si dicono favorevoli ad ospitare tali impianti ad energeia rinnovabile, purchรจโฆ impiantati a casa dโaltri!
Insomma non nel mio giardino di Casenuove e San Paterniano, alla fine, andrebbe benissimo alle due comunitร !
Su questo versante la politica regionale, anzichรฉ convenire che una buona amministrazione dovrebbe, in effetti, realizzare un piano regionale in cui lasciar scegliere il privato il territorio piรน adatto allโimpresaโฆ ha preferito, preferisce e preferirร polemizzare (stavolta Centro-Sinistra contro il Centro-Destra colpevole di aver fatto passare inutilmente oltre 4 anni di legislatura) incolpandosi a vicenda della mancata adozione di un piano specificoโฆ buttando la palla in tribuna, non operando scelte impossibili da adottare e sperando in definitiva di non doversi mai occupare, anzichรฉ regolamentarle, di vicende ambientali simili.
La buona politica, sempre piรน rara, al contrario, cavalca e anticipa queste situazioni; non illude falsamente i cittadini e tende comunque a ricavare qualcosa (dice nulla il termine indennizzo?) a fronte di un sacrificio, vero o supposto, destinato alla propria popolazione.
Facciamo un esempio, alla portata di comprensione di tutti. Quando il Comune di Osimo ebbe notizia del prossimo insediamento in cittร di Ikea, non pensรฒ a fasciarsi la testa o ad urlare disperato come diversi si diedero subito protagonisti.
Al contrario, era lโepoca dellโalleanza Civiche-Centro Destra, LATINI diede mandato allโAssessore Giancarlo ALESSANDRINI di trattare un accordo onorevole con Ikea alla voce indennizzi; una intesa finalizzata a portare a casa opere viarie importanti a vantaggio della collettivitร osimana.
A fronte del maggio traffico in ingresso e in uscita dallโinsediamento commerciale, il colosso svedese realizzรฒ, a proprie spese, la maxi rotatoria ancor oggi esiste sulla Statale, in grado di annullare qualsiasi coda da Ikea, sia in ingresso che allโuscita.
Inoltre, prospettando un maggior afflusso da Osimo verso i magazzini, ALESSANDRINI riuscรฌ ad ottenere anche lโallargamento a due ampie corsie, in pratica allo stato attuale, quasi i tre chilometri finali della Sbrozzola.
Direi non male da portare a casa, a costo zero, badando a pettinare la controparte dalla parte del pelo!
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