𝗜𝗹 𝗱𝗼𝘁𝘁𝗼𝗿 𝗚𝗶𝗻𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗹’𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗠𝗲𝗿𝗰𝘂𝗿𝗶, 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗙𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, 𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗱𝗶𝗴𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗺𝗯𝘂𝗹𝗮𝗻𝘇𝗮. 𝗜𝗻𝘂𝘁𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗯𝗿𝗶𝗹𝗹𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲, 𝗻𝗼𝗻 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼. 𝗜𝗹 𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗮𝘃𝗲𝗿 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗹’𝗶𝗻𝘃𝗶𝘁𝗼 𝗮 𝗯𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮, 𝗵𝗮 𝗮𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗱𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗹 𝗴𝗮𝘇𝗲𝗯𝗼, 𝗺𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮… 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗼𝗶 𝘀𝗰𝗶𝘃𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗱𝗶𝗮 𝘀𝘂𝗶 𝘀𝗮𝗺𝗽𝗶𝗲𝘁𝗿𝗶𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗶, 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗮 𝗖𝗮𝘀𝗲𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 (𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮, 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝘂𝗻 𝗳𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼, 𝗲𝗿𝗮 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼) 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝘀𝗼𝘀𝗽𝗲𝘀𝗲 𝗲 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗹𝗹𝗮𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝘂𝘁𝘁𝗼
Stava andando a Piazza Nuova, alla chiusura elettorale di Michela GLORIO, per sostenere la candidatura dell’Assessore ai lavori Pubblici e “datore” di lavoro Massimo CARDINALI a cui, stando alle confidenze di chi lo ha visto per ultimo, aveva promesso la conferma del voto.
Fausto SANTICCHIA, appena uscito dalla casa di riposo Padre BAMBOZZI dove alloggiava di recente, accompagnato dal Presidente dell’istituto Laura CIONCO.
Per strada, da piazza Dante in poi, aveva dunque incrociato diverse persone, tra curiosi, invitati e addetti ai lavori, presenti al Caffè del Corso per la chiusura di Sandro ANTONELLI.
Come suo fare SANTICCHIA si è fermato un istante a curiosare la “concorrenza” quando qualcuno lo ha invitato ad entrare nel gazebo del Caffè a brindare alle elezioni con amici e “avversari”.
L’uomo, 67 anni, non ancora in preda ad alcun accenno, ha accettato con piacere prendendo posto alla riunione sedendosi quasi all’ingresso del gazebo, in mezzo alla piccola folla riunita.
Nessuno, tranne i vicini più prossimi, ha osservato nulla di SANTICCHIA che, dopo aver ingerito e/o bevuto qualcosa è letteralmente scivolato a terra dalla sedia, come un lenzuolo vuoto, finendo riverso sui sanpietrini.
Forse non un attacco di cuore, dunque, come a caldo abbiamo scritto nella notte, ma un possibile ictus che ha fatto come “scoppiare” il volto di SANTILLI, già scuro di carnagione di suo, tramutandolo in un tizzone irriconoscibile, occhi aperti, sbarrati sul nulla.
Difficile poter affermare l’uno o l’altro evento senza il ricorso ad un esame autoptico. Quasi certamente a sconvolgere il corpo dell’uomo lo scatenarsi di problemi di natura elettrica del cuore, tipici magari nei più giovani come casistica, ma non esclusivi. L’infarto, infatti, parrebbe a tutt’ora l’ipotesi più realistica di morte.
I più vicini, ovviamente, compresa la gravità dell’accaduto, hanno immediatamente dato l’allarme e distolto i bambini dalla scena in diretta, descritta da tutti come choccante, impressionante e mai vista.
Nessuno, per fortuna, ha trovato il tempo e il modo di riprendere con i telefoni, come triste usanza del momento, le concitate fasi seguite all’arresto cardiaco.
Tra i primi ad intervenire, trovandosi già in piazza Gallo, il dottor Achille GINNETTI e anche un candidato di Fratelli di Italia, Francesco MERCURI, infermiere, pure presente in zona, al Caffè della Piazza, per l’apericena della Fiamma.
Sul posto è arrivato anche il defibrillatore posizionato ad inizio corso Mazzini, nella speranza potesse servire a qualcosa. In realtà il cuore di Fausto SANTICCHIA, parrebbe, non abbia mai smesso del tutto di lanciare segnali, pur flebili, di vita; tanto che il mezzo non è stato utilizzato proseguendo con le normali tecniche rianimatorie e massaggi cardiaci.
Infarto o ictus o altri accidenti possano essersi scatenato nel corpo dell’uomo (per un referto certo occorrerebbe una autopsia che il magistrato potrebbe non richiedere), l’intera scena è stata davvero terribile da vivere per l’intero centro storico e per centinaia di presenti, vicini o virtuali, comunque distolti dalle proprie faccende, inevitabilmente, dal rapido passa parola e dall’arrivo a breve di ambulanza e Carabinieri.
Sul posto, una mezz’ora dopo, dopo le 21, giunto insieme al vice PELLEGRINI, anche il Sindaco PUGNALONI diretto, come SANTICCHIA, a Piazza Nuova.
Il corpo senza vita del 67enne dipendente comunale, coperto da un glaciale telo bianco, era ancora li, su piazza Gallo, piantonato dai Carabinieri tra cui il Maresciallo Massimo PAOLONI, in attesa delle decisioni del magistrato di turno.
Subito, tutto intorno, la musica e il clima di festa e di attesa elettorale è lentamente scemato, fino a spegnersi.
Anche a Casenuove dove la news è giunta con un pò di ritardo (località oltretutto natia di Fausto SANTICCHIA) la mesta notizia è valsa a smettere canti e balli e anche qui, l’appello elettorale, in questo caso del candidato PIRANI, si è sciolto in decine di capannelli privati, a ragionare di ballottaggio tra una difficile informazione e l’altra su quanto effettivamente accaduto in piazza.
Stessa cosa, grosso modo, dovrebbe essere successa a Piazza Nuova dove la funerea informazione, alla GLORIO e all’Assessore CARDINALI in particolare, è stata portata, come promesso dallo stesso PUGNALONI e dal vice PELLEGRINI.
Resta l’immagine terrificante, per chi l’ha vissuta, di una morte in diretta giunta in maniera del tutto inaspettata e davanti a decine di testimoni, come solo la morte di chiunque, nella sua crudezza sa purtroppo ben fare.
Resta anche, significativo di una campagna elettorale davvero particolare, un segno nero, a lutto, su due mesi di dibattiti, incontri e scontri crescenti per la successione a PUGNALONI, turbati da un evento diventato sin quasi di cronaca nera, da ricordare tragicamente negli annali.