𝗦𝗼𝗹𝗶𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗯𝗼𝗰𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗳𝗼𝗻𝗶𝗰𝗼: “𝗦𝘂𝗼 𝗻𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲 𝗵𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲; 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗼𝗻𝗼 𝟭𝟭.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼. 𝗖𝗵𝗲 𝗳𝗮𝘁𝗲 𝗽𝗮𝗴𝗮𝘁𝗲 𝗼 𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼?”. 𝗨𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗿𝗶𝗽𝘂𝗹𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗰𝗮𝘀𝗮, 𝗿𝗶𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮 𝟰.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼, 𝘂𝗻 𝗽𝗼̀ 𝗱𝗶 𝗼𝗿𝗼 𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗜 𝗚𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲. 𝗣𝗲𝗿 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗳𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗮 𝗶 𝗳𝗶𝗻𝘁𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 (𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝘁𝗿𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗻𝗮𝗽𝗼𝗹𝗲𝘁𝗮𝗻𝗶) 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗿𝗶𝗻𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗮𝘀𝘂𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗖𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮𝗻𝗼𝘃𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗲 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼. 𝗕𝗼𝘁𝘁𝗶𝗻𝗼 𝗿𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗼, 𝗰𝗶𝗺𝗲𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗴𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶. 𝗜 𝗻𝗮𝗽𝗼𝗹𝗲𝘁𝗮𝗻𝗶, 𝗮𝗽𝗽𝗶𝗲𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗮𝗿𝗶, 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗿𝘂𝗳𝗳𝗮 𝗺𝗮 𝗿𝗶𝗺𝗮𝘀𝘁𝗶 𝗮 𝗽𝗶𝗲𝗱𝗲 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗼
Tre denunciati, tutti napoletani tra i 20 e i 24 anni, per truffa ai danni di una coppia di anziani di Offagna.
Venerdì pomeriggio hanno rimediato il divieto di tornare a Civitanova Marche fino al 2027.
Questo il risultato di una operazione condotta dalla Polizia della città maceratese, con tanto di inseguimento dell’auto sospetta, con i tre a bordo, non fermatasi all’alt.

E’ accaduto nell’ambito dell’intensificazione dei controlli del territorio civitanovese, a seguito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Durante un posto di controllo, all’uscita del casello autostradale A14, i poliziotti del Commissariato di Civitanova Marche hanno fermato un’auto con a bordo tre giovanissimi.
Sin dall’invito ad accostare, gli agenti hanno notato, da subito, l’atteggiamento sospetto del trio il quale, ignorando l’alt intimato, si è dato alla fuga.
È scattato un inevitabile inseguimento lungo la trafficatissima arteria che porta in città, con i poliziotti comunque capaci di bloccare l’auto prima ancora potesse inoltrarsi per le strade a maggior rischio del centro.

Identificati come residenti nell’hinterland napoletano, i tre fuggitivi, ricompresi i 20 ed i 24 anni, trasportavano il bottino appena spillato, 40 chilometri più a nord, ad Offagna.
Nell’auto sottoposta a perquisizione i poliziotti hanno rinvenuto, ben occultata, una busta contenente una somma pari a 4.000 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio.
Con i soldi, sono stati recuperati anche tre anelli, un orologio e una catenina d’oro, oltre a 14 tra nastrini, medaglie ed onorificenze militari e una pergamena affettiva relativa ad onorificenze militari guadagnate sul campo dal Capitano Giovan Battista SIMONETTI, eroe della IV Guerra di Indipendenza, più nota come I Guerra Mondiale.
Dall’attività a ritroso condotta dalla Polizia di Stato è così emerso che tutto il materiale di affezione, i monili in oro e il contante rinvenuto erano provento di una truffa appena consumata in danno di una coppia di anziani, ad Offagna.
Subito rintracciati a casa loro, i due vecchietti, moglie e marito 80enni, hanno raccontato la solita storiella, purtroppo non ancora nota nel centro medievale.
Qualche ora prima, infatti, appena terminato il pranzo, i due avevano ricevuto una telefonata da un finto Maresciallo dei Carabinieri che riferiva loro della disavventura subita stradale subita da un nipote.
In pratica la soluzione suggerita era quella di consegnare ad un Brigadiere che sarebbe arrivato a minuti, la somma di 11.000 euro necessaria a colmare il danno causato a terzi.
Diversamente, a malincuore, i Carabinieri avrebbero dovuto dar corso alla legge e arrestare il nipote, sbattendolo precauzionalmente in galera!
Spaventati quanto ignoranti, cioè molto, i due poveretti hanno così ripulito casa di ogni avere, in attesa che il gentile Brigadiere indicato nella telefonata, fosse giunto in casa per la cortesia.

Visita che come da copione si è materializzata nel breve volgere di pochi minuti, avvertendo il Carabiniere che non avevano a disposizione l’intero importo di 11.000 ma comunque 4.000 oltre a un po’ di oro e quella pergamena e quelle decorazioni di guerra, per la famiglia di valore impagabile.
Il Brigadiere, raccogliendo il tutto, ha sbrigativamente avvertito che avrebbe fatto il possibile per convincere la parte denunciante affinchè si accontentasse, per il momento, di un anticipo di quanto necessario.
Solo dopo, in un secondo momento, la coppia ha da prima avuto dei dubbi per poi sospettare fortemente di essere stata raggirata grazie alla loro buona fede e troppo amore.
Per una volta è comunque andata loro bene, anzi alla grandissima… tanto da non credere, sulle prime al ritrovamento in poche ore da parte dei veri poliziotti.
Solo quando hanno realizzato e toccato con mano il denaro e tutto il resto, moglie e marito sono scoppiati in un pianto emozionale di ringraziamento; non tanto e non solo per i 4.000 euro ritrovati tutti interi, quanto per quella pergamena e quelle 14 medaglie, vanto e ricordo della famiglia.
Tornando a Civitanova Marche, invece, l’auto utilizzata dai ragazzi campani per commettere il reato è stata ovviamente sottoposta a sequestro, insieme a due cellulari smartphone, probabilmente utilizzati per la telefonata di preavviso.

Essendo svanita la flagranza della truffa commessa, entrambi i giovani trasportati sono stati denunciati per truffa in concorso; mentre al guidatore i poliziotti hanno aggiunto anche l’aggravante di resistenza a pubblico ufficiale per la tentata fuga e l’inseguimento a cui sono stati costretti. Immediata anche la risposta del Questore di Macerata Gianpaolo PATRUNO che a tempo di record ha emesso nei confronti dei meridionali la misura ulteriore di prevenzione rappresentata dal foglio di via obbligatorio.
I tre non potranno ripresentarsi nel Comune di Civitanova Marche fino al 2027.
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