𝗥𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗲𝘀𝗮𝘁𝘁𝗮: 𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗱𝗲 𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗼. 𝗔𝗱 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝘀𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮 𝗮 𝗳𝗮𝗿 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮: 𝗹𝗮 𝗕𝗼𝗿𝗱𝗼𝗻𝗶 𝗹𝗮 𝗶𝗻𝗱𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗮 𝗿𝗼𝘃𝗲𝘀𝗰𝗶𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗳𝗳𝗼𝗹𝗮𝗻𝗶 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗶𝗼𝗰𝗰𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮 𝗴𝗹𝗶 𝗦𝘁𝗲𝗺𝗺𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲. 𝗣𝘂𝗿𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘀𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶 𝘀𝘃𝗶𝘀𝘁𝗲; 𝗺𝗮 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗲 𝗜𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘃𝗼𝗿𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲
Abbiamo appena fatto in tempo ad elogiare, per una volta, la portabilità della Fascia Tricolore così come indossata ad Abbadia da Monica BORDONI (sottolineando l’eleganza del vice-Sindaco in luogo della sciatta tracolla esibita questa estate dall’Assessore STAFFOLANI), avvertendo per pura precauzione che trattavasi di un effetto ottico.
Mai avremmo sospettato che la BORDONI, nel compimento ufficiale delle proprie funzioni (remunerate 7.156.50 euro ogni mese) avesse potuto sbagliare spalla e indossare il vessillo Patrio a mò di sciarpa o foulard!
Ma a destra o a sinistra? E in che verso va messa?
C’è chi la indossa sulla spalla destra e chi sulla quella sinistra, ma la regola è solo una e a ricordarla, non più in la dell’estate 2020, è stato il Viminale.
Una legge che dica ai Sindaci italiani come indossare la fascia Tricolore non esiste, eppure la consuetudine vuole che ci sia una modalità più corretta per portarla.
A ricordarlo fu il sotto Segretario all’Interno del Governo CONTE, Achille VARIATI (Pd) intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama a tracciare un vero e proprio manuale d’istruzioni per i Primi cittadini.
La fascia Tricolore, ha redarguito VARIATI, va indossata dai Sindaci “sulla spalla destra, con la parte verde vicino al collo”.
E questo “per motivi di ordine storico ed evidenti esigenze di uniformità”. Poche parole, ma che hanno tracciato un netto e delineato vademecum, quello evidenziato dal Viminale in risposta al Senatore di Forza Italia Marco PEROSINO che a VARIATI aveva sottolineato:
“Sempre più sovente i Sindaci indossano indifferentemente la fascia Tricolore a tracolla della spalla destra o a tracolla della spalla sinistra, arrecando confusione circa la corretta modalità d’uso del distintivo del Sindaco”.
Di qui la richiesta al Ministero dell’Interno di definire “in modo corretto le modalità di indossare la fascia Tricolore”, che “rappresenta il distintivo del Sindaco” e “si caratterizza per il suo valore altamente simbolico”.
Quindi “il ruolo istituzionale svolto dal Sindaco impone – ha concluso VARIATI nel 2020 – un uso corretto e conveniente della fascia Tricolore”.
Ad onor del vero occorre ricordare come il Testo unico sugli Enti locali (TUEL), all’articolo 50, comma 12, recepito in Legge 267/2000, normi chiaramente la faccenda da quasi un quarto di secolo.
“Distintivo del Sindaco o del soggetto delegato è la fascia Tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del Comune, da portarsi a tracolla, indossata sulla spalla destra e con la parte verde vicino al collo”.
Fin qui come dovrebbe essere. Ad Osimo, poi, è sorto anche il problema del fiocco che lega la fascia, col davanti stampato l’emblema dello Stato e sul retro quello del Comune di riferimento.
Ebbene, nel caso esibito dalla STAFFOLANI, il fiocco è misteriosamente sparito mostrando al suo posto un banale legaccio Tricolore non previsto dal protocollo.
Insomma di due modi di indossare il simbolo distintivo da Sindaco – STAFFOLANI e BORDONI – ad Osimo, tra un Consiglio rinviato e una Giunta mai tenuta, siamo riusciti a sbagliare entrambi!
Per la serie la forma è sostanza.
