𝗩𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗻𝗲𝘃𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗱𝗼, 𝗮 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝘁𝗲𝗼𝗿𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗼 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀. 𝗠𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝘇𝘇𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗰𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝗽𝗿𝗼𝗰𝗹𝗮𝗺𝗮𝘁𝗮 𝗦𝗲𝘃𝗲𝗿𝗶𝗻𝗶, 𝗹𝗮 𝗗𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗮𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮 𝗲 𝘂𝗹𝘁𝗿𝗮𝘀: “𝗔𝗹𝗹𝗼𝗿𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗺𝗶𝗹𝗹𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗶𝗼…”. 𝗔𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗮𝘃𝗲𝗿 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗶𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗴𝗮𝗹𝗹𝗶𝗻𝗲… 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗮𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗺𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶 𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗱𝗲𝘀𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗼… 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲. 𝗜𝗻𝘀𝗼𝗺𝗺𝗮 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗴𝗶𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗼𝘁𝗼, 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗱𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗲̀ 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗿𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲! 𝗗𝗮 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗼, 𝗶𝗻𝗳𝗶𝗻𝗲, 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗮𝗻𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝘂𝗺𝗮𝘁𝗮… 𝗺𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘀𝘂 𝗰𝗵𝗶 𝘁𝗿𝗮 𝗖𝗶𝘂𝗳𝗳𝗼 𝗺𝗼𝘀𝗰𝗶𝗼 𝗲 𝗣𝗲𝘀𝗮𝗿𝗲𝘀𝗶 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲! 𝗦𝗶𝗴𝗵. 𝗠𝗮𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘀𝘀𝗮𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗴𝗻𝗶𝘁𝗮̀? 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗺𝗮𝘁𝗮? 𝗢 𝗽𝗶𝘂𝘁𝘁𝗼𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝘁𝗮?
di Sandro PANGRAZI
Loading ... Loading ... Loading ... Loading ...“Che fai, la cacci?” in versione BERLUSCONI-FINI? Quasi una riedizione!
La reazione della stragrande maggioranza degli adepti ginnettiani al diktat che, dalla notte scorsa, ha portato Argentina SEVERINI ufficialmente fuori dal “progetto che non c’è”, sta letteralmente causando lo scappa-scappa indignato di quasi tutti gli attivisti delle due liste elettorali promosse dal medico politicante.
Se le informazioni, inseguitesi per l’intera giornata, dovessero avvicinarsi alla realtà, gli aficionados del brusco modo di fare del leader dovrebbero essere scesi, in un colpo solo, dai 34 di giugno ad appena 4!
Con Achille GINNETTI (347 voti) a comporre i “magnifici quattro” anche Marco FIORANELLI (70), Lanfranco MIGLIOZZI (48) e pare Elisabetta BALDANTONI (24), oltre al jolly-Lions TORCIANTI, per un totale miserrimo di 489 voti; un saldo numerico di lista (che non c’è più) che di fatto pone ufficialmente fuori GINNETTI dalla stanza dei bottoni e dalla corsa, virtuale sia per esprimere un Sindaco che porre veti e men che meno creare alleanze.
Tutto ovviamente avendo come presupposto l’idea basica di avere qualche possibilità, foss’anche remota, di vincere.
A proposito di idea basica: le conseguenze dell’ennesimo autogol in chiave “Michela GLORIO Sindaco senza troppi sforzi”, parrebbero essere maturate, sempre nella notte, nella richiesta di ospitalità (subito accettata da Raimondo ORSETTI) dei “magnifici quattro” nella lista elettorale, ormai vicina a raggiungere quota 24, di Base popolare-Progetto Osimo Futuro!
Di quale morte morire (col progetto ormai totalmente in mano a CIUFFO MOSCIO ANTONELLI e all’ex Direttore dei Direttore regionali ORSETTI) si saprà meglio all’alba di venerdì, momento in cui ORSETTI e ANTONELLI avranno risolto la questione principale: chi candidare alla missione impossibile di Sindaco, Sandro ANTONELLI o Stefano PESARESI?
Non che possa cambiare qualcosa ai fini del risultato da conseguire (eleggere al primo turno Michela GLORIO) ma la decisione almeno servirà a capire (portando Sandro ANTONELLI) se Base popolare e il Cerchio magico di Campocavallo intendono suicidarsi da soli o se invece, portando Stefano PESARESI a mancato Sindaco, il funerale annunciato riguarderà anche il trapasso mortale di chiunque altro non si chiami Dino LATINI.
Perché l’unica cosa certa di tanto caos è soltanto la volontà di consegnare Osimo, prima possibile, al Centro-Sinistra… lasciando in frigo i voti dei Civici storici.
Ci fossero stati ancora dei dubbi, a sgombrare il campo han pensato tutte, personalmente, le restanti parti in causa, radunate giovedì sera in casa Patrizia ONORI, a Passatempo, per un totale di 20 persone agguerritissime, oltre la padrona di casa.
Questi gli schieramenti in campo: Dino LATINI e Monica BORDONI per i Civici (ma senza diritto di parola), Lanfranco MIGLIOZZI (ex Progetto Osimo Futuro) invitato in extremis solo come uditore, Monica SANTONI e la vice Katia BULGARINI (con Forza Italia a parlare e interrompere ma non troppo), Giulia DIONISI, Francesco SALLUSTIO e tal Daniele MARCHETTI (Rinasci Osimo, peraltro più impegnata, via social, a segare in diretta la disponibilità della SEVERINI, che a prendere parte al caos di parole, opere ed omissioni), Angela OLSARETTI, Carla VALENTINI, Fabiola MARTINI, Stefano PESARESI, Damiano PIRANI, Ciuffo moscio ANTONELLI e la padrona di casa Patrizia ONORI (tutti e sette impegnati a mostrare la nuova tessera fiammante di Base popolare), il Conte Duca Alberto MARIA ALESSANDRINI PASSARINI ecc (presente per tutelare se stesso e il contado), super Micy STAFFOLANI, Gianlorenzo PANGRAZI e Renato FRONTINI (Fratelli di Italia) e infine le due “gemelle” Federica GATTO e Annalisa PAGLIARECCI scappate lo scorso anno dalla gabbia Pugnaloniana per approdare in quella avrebbe dovuto essere la nuova reggia, se non di Caserta, almeno Antonelliana.
Scordato qualcuno? Fonti riservate assicurano che le microspie, piazzate per sicurezza nel salone delle feste di casa ONORI, hanno funzionato ancora una volta benissimo; tanto a prova di sicurezza che nel prossimo summit si conta di piazzare anche qualche telecamera travestita da foglia, in modo di mostrare alla cittadinanza, oltre che i ragionamenti, pure i volti paonazzi di signori incapaci di salvare se stessi, figuriamoci trarre in salvo Osimo!
Così la serata si è risolta, ben prima di mezzanotte (in un caldo terribile e senza neanche assaporare una crostata, un dolcetto, una specialità qualsiasi di casa ONORI) in un nulla di fatto che ha lasciato le posizioni di ciascuno, tali e quali, inalterate.
Il Conte Duca ALESSANDRINI ha riconfermato la propria indisponibilità a condurre le truppe, seppure unitarie, in quanto, a conti fatti, tra prebende varie alla Osimo Servizi, in Regione e soprattutto nella munifica Loreto… fare il Sindaco di Osimo, sia pur per ipotesi lontana, equivarrebbe ad un fallimento sul piano economico: quindi grazie no. Fratelli di Italia, dopo aver proposto tutti i nomi possibili (prima PANGRAZI e dopo persino CALCATERRA) e dopo pure quelli meno immaginabili (BORRONI e udite udite mademoiselle NASPETTI!) è infine atterrata sulla ipotesi-nobile di Renato FRONTINI Sindaco, senza neanche il pudore di utilizzare il punto esclamativo.
Rinasci Osimo, preso atto della disponibilità della SEVERINI, ha immediatamente replicato per bocca di una DIONISI riscoperta e pure apprezzata in versione paterna ed ultras “Cazzo… ma in confronto ad Argentina, allora sono mille volte meglio io…ma molto de più. Ma dove va con 100 voti?” – dimenticando di averne presi appena 70! – e comunque facendo sopravvenire un attacco immediato di bile al povero SALLUSTIO, sedotto e subito abbandonato in quanto, pare, troppo poco fotogenico… e poi con quel cognome oltre muro che ad Osimo davvero nun se pò sentì…
La povera Monica SANTONI, rimasta ultima ad esprimere il gradimento, ha infine suggerito a tutti di giocarsi la partita a testa e croce, democraticamente e senza spargimento di sangue… tanto nulla potrebbe cambiare dal partecipare ai festeggiamenti anticipati della GLORIO.
Non pervenuto MIGLIOZZI, impegnato a relazionare in diretta, tra un addio e l’altro degli ex progettisti del futuro osimano… è rimasto seduto in un angolo il povero Dino LATINI lasciato solo, ad un certo punto cruciale, anche nella proposta decisiva di avanzare o meno alla signora ONORI una mozione unitaria per un sorso di acqua fresca.
Mozione bocciata. E tutti a casa, in attesa dell’ultima alba su Osimo e del consiglio finale portato dalla notte.
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