DAL ROSA DEL GIRO AL ROSSO PD
PUGNALONI NON SPENDE MAI UNA LIRA!
…CON I SOLDI DEGLI SPONSORS
OFFERTA CENA ELETTORALE A 200 PERSONE!
Serata al PalaBaldinelli a costo zero per celebrare la tappa e l’avvio della campagna PD
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 26 MAGGIO 2019: VOTA IL CANDIDATO A TE PIร VICINO
- Dino LATINI (Liste civiche) (29%, 292 Votes)
- Simone PUGNALONI (Partito Democratico + Movimenti di Sinistra) (25%, 247 Votes)
- David MONTICELLI (Movimento 5 Stelle) (14%, 144 Votes)
- Alberto Maria ALESSANDRINI PASSARINI (Lega) (13%, 130 Votes)
- Achille GINNETTI (Lista civica) (10%, 103 Votes)
- Maria Grazia MARIANI (Difendiamo Osimo + Fratelli d'Italia + Casa Pound) (4%, 43 Votes)
- Fabio PASQUINELLI (Estrema sinistra) (4%, 43 Votes)
Total Voters: 1.002
Si ringraziano sentitamente Astea Energia (50.000 volte), i commercianti indipendenti associati (15.000), Martio Simonetti Srl (4.000), Delta Motor SpA (3.000), Erogazione liberale (3.000), Cecconi Srl (3.000), C.D.P. gestioni Srl (2.000), Terspazio Srl (1.000), Oleificio Bartolini (500) ed Etoile (500) per il buon cuore e gli 86.000 euro erogati pro tappa Giro d’Italia.
Alla motivazione ufficiale, però, da venerdì scorso, occorrerebbe aggiungere – pro veritate – la didascalia “a vantaggio tappa Giro d’Italia e a sostegno attivo per l’avvio della campagna elettorale PD in vista delle elezioni 2019”.
A saperlo prima, magari, qualche sponsors sarebbe stato anche lusingato dell’accoppiata, qualche altro magari meno… addirittura – e in democrazia ci sta – altri ancora avrebbero potuto non gradire la mossa… e mettersi in guardia almeno per il futuro (per la serie, sponsor avvisato, mezzo salvato).
Tante sagge considerazioni, in testa a Pugnaloni, sono però durate meno di un attimo, svanendo senza lasciare tracce di fronte alla decisione di procedere d’istinto e, come sempre, a modo suo.
Per la serie le sagre offrono le braccia, l’Astea gli spazi e la Asso la pappa… ecco materializzarsi l’idea di auto-aggiungersi all’elenco dei benefattori; pronti in un batter d’occhio gli inviti del Sindaco per circa 200 lavoranti attorno alla ben riuscita giornata della Osimo in rosa.
200 inviti a cena valevoli, ai fini di simpatia elettorale, circa 400 voti teorici (200 per circa tre componenti la famiglia = 600 voti; scarto fisiologico di un terzo = 400 voti sulla carta); soprattutto 200 inviti significanti il grazie, per quanto volontariamente fatto ai fini della buona riuscita dell’evento; 200 grazie da trasformare rapidamente in testimonials dell’apertura ufficiosa della campagna per la riconferma a Sindaco.
Come? Facendo bella figura a costo zero, ovvero dando fondo agli ultimi spicci rimasti in cassa e già gentilmente donati; scopo? Portare all’incasso una serata da mettere a frutto assolutamente… tipo caramella, da passare e ripassare fino all’ultimo per addolcire labbra già al miele.
Una caramella che al momento buono Pugnaloni ha persino saputo trasformare in medaglia da appuntare ad un petto già pronto, da qui ai prossimi mesi, per ricevere più riconoscimenti possibili.
200 circa, forse qualcuno in meno, gli invitati dall’Amministrazione comunale a gustarsi lasagne, porchetta e patatine con aggiunta di acqua, pane e vino; tra questi da notare la figura del Prefetto, del Commissario, di alcuni poliziotti, rari carabinieri, qualche finanziere e vigili urbani in grande quantità.
Da citare, a merito personale, anche i dubbi saltati in mente a più di un invitato in divisa; subdorata una serata a forte rischio-immagine, più di una divisa ha deciso, all’ultimo, di dare saggiamente forfait preferendo non farsi vedere al PalaBaldinelli.
Per la cronaca l’evento si è consumato nella serata di venerdì scorso, con tanto di musica e dj (messi a disposizione da Agoradio) e fotografo ufficiale (quel Bruno Severini ormai innamorato perso, anche fuori orario di lavoro, di qualsiasi perfomances, pubblica o privata, intentata da Simone Pugnaloni).
Assicurata la disponibilità della Geosport (società satellite del gruppo Astea e in quanto tale affidataria della gestione del palasport), di ospitare la manifestazione senza costi reali (o solo simbolici) riconducibili agli organizzatori; verificata la possibilità di utilizzare dal bilancio della Asso (già imbuto di travaso per la raccolta degli sponsors per il Giro, nonchè titolare dei pasti per mense scolastiche ed affini delle scuole osimane) mangerie difficilmente individuabili nel preciso in quanto mescolate all’ordinaria amministrazione Asso; e assicurata la manovalanza ai tavoli (leggi camerieri volontari, improvvisati tali) del personale fornito liberamente dal mare magnum delle sagre cittadine, non è restato che curare con attenzione l’elenco degli aventi diritto alla pappata.
A questo punto, spazzolate le tavolate del prosciutto, delle lasagne, della porchetta rimasta e delle patatine di contorno offerte (il dolce sembra non essere pervenuto) e in attesa del caffè, perchè rinunciare di ricordare ai presenti chi ringraziare?
Non sia mai che la rivincita di una elezione aggiudicata a Pugnaloni, all’andata, grazie ad appena 2 voti di scarto cominci senza evidenziare il dovere con il piacere, gli oneri con onori, il voto intelligente da quello un pò zuccone.
Osimani, tenetevi forti… la pappata al palas pare essere stata solo la misura, stile anno ‘18, di un piccolo antipasto rubato; se questo dovesse confermarsi il metro di confronto, l’arma con cui darsi battaglia, prepariamoci a vederne delle belle… come mai viste prima!
Buon appetito. Gnam!